Il disimpegno militare americano e della coalizione in Afganistan, ha qualcosa di macabro. Assomiglia alla fuga degli USA dal Vietnam, con la gente che saliva sui tetti dei palazzi per farsi portare via dagli elicotteri.
Da qualche giorno centinaia di migliaia di afgani stanno scappando da Kabul, perché probabilmente hanno lavorato con il governo Kazai o semplicemente perché si erano adattati al minimo di “democrazia” conseguenza dell’occupazione occidentale e hanno paura del ritorno dei Talebani e delle leggi che questi vorranno applicare.
Nei giorni scorsi, nel silenzio quasi totale dei media più importanti come la RAI, si è svolto un incontro non ufficiale fra il Comando di occupazione USA ed emissari Talebani. Io non conosco il contenuto della discussione, ma immagino abbiano trattato la durata della “free zone” per dare il tempo al personale della coalizione di lasciare Kabul e il territorio o forse per concordare anche l’occupazione della capitale da parte talebana possibilmente senza spargimento di sangue.
Agli americani, in termini di vite perdute, l’Afganistan è costato più di 3000 morti, decine di migliaia di feriti e più di 2000 miliardi di dollari.
Brutta roba, ma “cui prodest” se finisce cosi’? A nulla penso, se poi scappi, come tutte le invasioni del secolo scorso se non hanno solide basi di necessità o soprattutto di difesa. Oggi le guerre iniziate anche per importanti fini strategici, mi pare non abbiano avuto grandi possibilità di vittoria e il risultato è stato diverso solo quando in ballo c’era una questione di vita o di morte come quando si lotta per la propria libertà.
Domando: il terrorismo, le leggi coraniche piegate a interessi ideologici folli, la Shari’a, l’appoggio prima ad Al Qaida ed oggi all’Isis nella guerra non dichiarata all’occidente di cui anche noi italiani siamo parte importante, possiamo considerarla una questione di vita o di morte?
E ancora: l’Islam quello malato, asservito al traffico di droga, con pochi comandanti e molti sudditi, possiamo considerarlo nemico giurato dell’occidente?
Non voglio dare la mia risposta, ma se fosse SI allora la fuga americana è un tradimento bello e buono e crea i presupposti per la recrudescenza degli atti di terrorismo dopo la relativa calma seguita alla distruzione del Califfato nero.
Non so cosa accadrà nel proseguo del tempo ma se si fossero messe delle vere basi di discussione diplomatica, anche con i Talebani – se vogliono vivere così fatti loro – allora questo disimpegno di Biden e già annunciato prima da Trump, SARA’ UNA COSA POSITIVA, ma se fosse solo per togliersi il problema allora sarebbe una vigliaccata ed un’altra beffa verso chi ha dato la propria vita gratis e non sarebbe moralmente accettabile e la nostra sicurezza messa in forse.
Dovremmo allora tornare la e farla finita ….una volta per tutte!
Roberto Fossi, 2021-08-15
Post pubblicato su Facebook il 15-8-2021