Massimo Cazzari

ovvero, chi non ha cervello abbia Agamben

Alcune considerazioni sull’accoppiata vincente e stranamente convergente – visto il loro diverso orientamento politico – Cacciari-Agamben in merito alla questione controversa di dotarsi obbligatoriamente della green pass per poter circolare liberamente dopo essersi vaccinati contro il covid. Non si può certo negare che l’uscita estemporanea di Cacciari abbia fatto scalpore nonostante il caldo e l’azione allettante delle agognate – dopo tanta reclusione domiciliare – vacanze estive. Ma si sa, a spararle grosse prima o poi si fa centro, soprattutto se si fa parte di quel particolare gotha intellettuale tanto se-dicente di sinistra quanto funzionale alla destra.

Leggi tutto “Massimo Cazzari”

Il papa comunista

Ma quando mai s’è visto
un papa spogliarsi d’ogni avere come Cristo?.
Se appena uno ci prova
ecco l’intera corte a dir “cos’è sta nova?”

Imitare il principale
anche sol nell’intenzione
può far davvero male
può costar l’abdicazione.

È un attentato alla sacra tradizione
che vole il Cristo nudo in croce
e il papa ben assiso sul ricco cadregone
presto a tutti giudicar tonante voce.

‘sto Papa mi sa di comunista…
i gesuiti si sa son traditori…
o per lo meno al sociale vole aprir la pista
a socialisti modernisti ed altri impostori.

Marcinkus, Becciu e simil compagnia
di cardinali ed altri prelati
loro sì che rendon ricca e felice la badia
e che tutti gli altri siano cacciati.

Occorre tosto trovar la soluzione
ne va della Chiesa la sopravvivenza
per cancellare questa aberrazione
ditemi voi, quale sarà la sentenza?

Il Baffo Aretino, 29-7-2021

Se son corretti non si vogliono!

Note di Anna Maria Guideri a margine de “L’era della suscettibilità” di Guia Soncini

Suscettibilità

In questo pamphlet Soncini affronta, con la brillante vis polemica che la contraddistingue, il tema della suscettibilità dilagante, prendendosela a morte con l’uso sempre più virale del “politicamente corretto”, una specie di neolingua edulcorata, addomesticata, ipocrita, censoria, sostitutiva del linguaggio diretto e autentico che si usava “ai bei tempi andati.” Insomma, a suo dire, c’è troppa suscettibilità in giro. La gente si arrabbia per un nonnulla, per i più futili motivi: non possiede il senso del ridicolo. Spesso non comprende le battute perché non sa contestualizzarle e attribuisce intenzioni malevole a persone che vogliono solo fare innocentemente dello spirito. La suscettibilità sembra, leggendo Soncini, l’altro flagello nazionale, dopo il covid. Ne vede i letali effetti – conformismo, isteria da caccia alle streghe in perfetto stile maccartista, attacco alla libertà di espressione, vittimismo identitario e pernicioso delle minoranze che si sentono sempre discriminate, spesso a torto – ma non accenna minimamente alle possibili cause. Il suo è un ragionamento, anzi, direi uno sfogo, a senso unico. Estremizzando se ne può dedurre che chi insulta ha sempre ragione, chi si difende ha sempre torto. L’autrice non si accorge, in questo – senz’altro divertente – cupio dissolvi della suscettibilità, di incorrere negli stessi eccessi che lei rimprovera ai suoi malcapitati e “stupidi umiliati e offesi.” Una reazione perfettamente simmetrica tipica anch’essa della “caccia alle streghe, se per essa si intende ogni sorta di fanatica generalizzazione.

Leggi tutto “Se son corretti non si vogliono!”

Libertà: quella mia e quella degli altri

Una querelle tra Paolo Flores d’Arcais e Massimo Cacciari. A proposito di vaccini e Green Pass. Un approccio argomentato, non come quelli dei politichini che impestano media e comunicazione istituzionale

Paolo Flores d’Arcais a Massimo Cacciari su Micromega

Ecco perché dico no al Green Pass e alla logica del sorvegliare e punire. Massimo Cacciari su La Stampa 28/7/2021

L’articolo a cui fa riferimento Massimo Cacciari

Massimo Cacciari, Giorgio Agamben – A proposito del decreto sul “green pass” sul sito dell’Istituto italiano di studi filosofici

Massimo Cacciari, Giorgio Agamben – A proposito del decreto sul “green pass” (iisf.it)

Le parole tradite

Si dibattono sulla strada
come ali di rondini ferite
le pagine stampate
cadute, tradite.
Ingannevole il vento alimenta
il loro desiderio di volare,
di ritrovare parole vere,
il loro senso.
Parole incerte, calpestate, distorte,
annaspano cosparse di polvere densa,
illeggibili.
Sono parole alterate, perdute,
protese verso un difficile sogno di libertà,
di inafferrabile verità.

Anna Maria Guideri, 25-07-2021

Il Guerin Meschino

La crociata della II guerra fredda

Sull’ampio fronte del capital globale,
ove libertà è gridata, equità calpestata e giustizia non cale,
s’appresta una ciurma d’Occidente,
a muover contro il mandarin d’Oriente.

Lo yankee in testa, altri con aria un po’ dimessa,
far fronte occorre a celebrar la messa.
Tutti uniti al grido: noi soli siam nel giusto
che altri non s’azzardino, che non ci prendan gusto!.

È molto dolce il frutto del capitale,
per cui il pan d’altrui mai sa di sale,
in particolar quando ti costa il giusto
cioè niente: basta arraffar l’altrui, e proprio qui sta il gusto.

Nostra del Kapital è l’invenzione,
tutto il resto è mala imitazione.
Socialismo di mercato, ma quando mai c’è stato?
Son cineserie, robe dozzinali… comunismo confuciano?
ma non suona davvero troppo strano?

Per non parlare dell’intervento dello Stato,
quel welfare, quel riformismo, quella socialdemocrazia…
che vorrebber spianar il dislivello, mitigar la natural diseguaglianza,
tra questo e quello, che invece è il toccasana della panza.

Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato,
chi ha avuto avrà e chi ha dato darà,
questa è la giusta equazione, l’asimmetrica porzione
del natural rapporto tra il povero e il riccone.

Non c’è gocciolamento, né invisibil manina santa che tenga,
son teorie… sol vale l’aurea legge del Menga,
per cui: chi l’ha preso nel culo se lo tenga.
In conclusion: idea assai barlaccia
sarebbe di pretender una qualche piccola equità
tra chi proprio tutto e chi proprio niente ha.

Non è nella natura nelle cose:
il forte mangia, il debol vien mangiato e così sia,
con buona pace d’ogni idealistica utopia.
Partiamo dunque alla conquista dell’intero mondo,
benché arso e inquinato, almen fintantoché ancora è tondo.

Sull’altro fronte, con analogo ardore,
s’appresta alla tenzone il dorato imperatore;
grande la forza, saldo il suo intelletto
per cui, a nessuno andrà bene, ci scommetto.

Il Baffo Aretino, 26-7-2021

Viaggiare per conoscere il mondo

C’è uno che gira sempre il mondo appena pole.
E va in America e lì fucilate come i fochi a San Giovanni.
Poi va a Cuba e lì cignate come se piovesse.
Poi va in Cina e lì botte da orbi.
Poi torna a casa, accende la televisione, vede le stragi di stato, Bolzaneto, la mattanza nelle carceri…
se lo sapevo prima sai quanti quattrini risparmiavo.”

Il Baffo Aretino, 24-7-2021

L’inciampo

C’è uno che passeggia tranquillo per i fatti suoi con una pistola carica in tasca.
Arriva un balordo extracomunitario un po’ sonato che s’incazza e lo spinge.
Il tizio nel risollevarsi da terra inciampa e gli parte un colpo che va al cuore del balordo. Preterintenzionale. Il tizio è un personaggio politico locale: il suo capo nazionale dice subito che è legittima difesa, quindi ha fatto bene. Massimo massimo eccesso di legittima difesa.

Il tizio è agli arresti domiciliari in attesa degli eventi.
Dubbio uno: di chi è la colpa? Del balordo o della pistola?
Dubbio due: il tizio è una vittima delle circostanze o un eroe?
Dubbio tre: il tizio è stato in polizia ed è avvocato. Chi gli ha dato la laurea? chi l’ha congedato? chi lo ha lasciato circolare finora?
Dubbio quattro: quanto tempo passerà prima che tizio diventi parlamentare? E di quale banda?
Dubbio cinque: chi dei due è il balordo? Anzi chi dei tre?

Il Baffo Aretino, 22-7-2021