MOTTI DA LEGARE 15

1 – Meloni: Noi non siamo mostri … di-MOSTRA-lo!
2 – I politici di destra tengono molto alla famiglia … infatti molti ne hanno più di una!
3 – Meloni: La destra è chiamata a portare in salvo la nave Italia … però senza immigrati!
4 – Il vero problema è che la destra è veramente destra e la sinistra … pure!
5 – Renzi e Calenda, i migliori esperti In EGOLOGIA.6 – Bisogna riconoscere che la Meloni è coerente … Speriamo che da ora in poi non lo sia più.
7 – La Russa e Meloni hanno un merito storico, quello di testimoniare l’attualità del fascismo!
8 – Informazione mediatica: IN MEDIA STAT VIRUS!
9 – Domanda provocatoria. E’ possibile che la democrazia faccia più comodo agli antidemocratici che ai democratici?
10 – La Meloni ci crede davvero … PURTROPPO!
11 – La sinistra è rossa .. con 40 sfumature di grigio
12 – Dubbio metodico. La sinistra non è votata perché non è abbastanza di sinistra, o non è abbastanza di sinistra perché non viene votata?
13 – Non sense. Meno giornali si vendono, più giornali si stampano; meno cittadini votano,più partiti nascono.
14 – Il Paese è quello che è, e la sinistra è quello … che non è.
15 – I rigurgiti fascisti sono stati sottovalutati: dalla flemma alla fiamma.
16 – I media ora attaccano il governo dei fascisti : tanto hanno già vinto!
17 – Minaccia nucleare: l’assenza del senso del pericolo è il pericolo più grande.
18 – Come fa la sinistra ad unirsi se non esiste più?
19 – La Russa, Fontana, di peggio non c’è, che male s’è fatto pe’ avervi tra i piè?
20 – Guerra: dal diritto internazionale al delitto internazionale.
21 – Il governo di destra ha una larga maggioranza: la banda larga!
22 – Molti hanno votato la Meloni per vedere come andrà a finire. A finire, appunto.
23 – Meloni ha condannato le leggi razziali fasciste: speriamo che continui a fingere!
24 – Il popolo italiano è formato da talenti individuali e da idioti collettivi.
25 – Letta è un bravo politico per tempi normali …. Allora per nessun tempo!
26 – Quale libertà dobbiamo aspettarci dalla destra? La libertà obbligatoria!
27 – Questione di merito scolastico. Da Don MILANI a Donna MELONI il salto, per la scuola, è mortale!

Anna Maria Guideri, 30-10-2022

dominus vobiscum

tra tutti i padroni che ho
il gatto che mi ospita
nella casa che ho pagato
e che giudica il cibo che gli offro
è senz’altro il migliore
non grida non mi opprime
usa la moral suasion
il soft power e l’egemonia
come nessuna utopia
ha mai saputo enunciare
Ed è di compagnia
un amico vero
che non deve essere compiacente
per essere accettato
qualche ruffianeria è vero
ma con la dignità
della vera parità

Maokovskij, 28-10-2022

Intelligenti e stupidi

Le persone intelligenti comprendono la realtà e vi si adattano. Le persone stupide non la comprendono e per questo la vogliono cambiare e sono loro che la cambiano in meglio quando ci azzeccano e in peggio quando non ci azzeccano. Insomma, non ci resta che guardare agli stupidi o con timore o con speranza. Il futuro è dei cretini? Tutto lo fa pensare a giudicare dal presente. Infatti, se coloro che capiscono non si muovono e coloro che si muovono non capiscono, le persone intelligenti sono perfettamente inutili e quelle stupide sono pericolosamente utili!
Anna Maria Guideri 21 ottobre 2022

io zombo tu zombi lei zomba

Uno smombie appare dal nulla
davanti alla mia auto,
neanche la mia urlata e colorita
invettiva a finestrino aperto
distoglie il suo incedere,
cappuccio e dito rapsodico,
il passo del giusto,
nel mondo parallelo
della sua mente allucinata.
Ne passa un altro,
un altro ancora lo vedo all’angolo…
Che il mondo parallelo
sia il mio e non il suo?

Maokovskij, 17-10-2022

Zombie col cellulare

Nell’enciclopedia Treccani il neologismo ’smombie’: chi guarda lo smartphone mentre cammina

Smombie in Vocabolario – Treccani

ROMA A chi non è capitato di passeggiare sul ciglio della strada, su un marciapiede, in pieno centro con gli occhi fissi sullo smartphone? A questo fenomeno che sta dilagando, la versione on line di Treccani ha deciso di attribuire un nome: smombie, una parola utilizzata per la prima volta in Germania nel 2008 ed eletta parola dell’anno nel 2015 dal dizionario del tedesco edito da Langenscheidt. Per l’Italia, si tratta di un neologismo che fotografa una questione sociale che riguarda grandi e piccini e che, talvolta, rischia di trasformarsi in un pericolo di non poco conto. La parola smombie è figlia dell’unione tra i lemmi smartphone e zombie. In buona sostanza, quando camminiamo senza alzare lo sguardo da ciò che succede nelle chat di WhatsApp o sui social appariamo come zombie smartphone-dipendenti.A questo spettacolo quantomeno grottesco, deve essere aggiunto il fatto che non guardarsi intorno quando si cammina per strada comporta un minor controllo della situazione circostante e soprattutto una minore percezione del rischio. Per non parlare poi dell’alienazione. Un metaverso nel metaverso, verrebbe da pensare, che ha tutta l’aria di essere in grado di generare un cortocircuito di certo non sottovalutabile anche rispetto agli impatti psicologici di un simile comportamento. Che gli smombie possano, in un futuro prossimo, essere passibili di sanzioni esattamente come lo sono gli automobilisti beccati con lo smartphone in mano? Affermarlo è difficile, ma c’è da augurarsi che l’operazione promossa da Treccani possa almeno rendere anche le italiane e gli italiani sempre più consapevoli di un rapporto squilibrato con lo smartphone

MELONI NON OLENT

(ovvero, la fenomenologia del fascismo)

Per non fare schifo basta vincere. Lo sport preferito dalla maggioranza degli esseri umani è sempre stato quello del salto in alto , il cosiddetto salto sul carro del vincitore – chiunque fosse – e i media nostrani non fanno eccezione alla regola, anzi! L’anomalia più evidente non è quella del bersagliatissimo Pd che, per un malinteso senso di responsabilità, si è immolato sull’altare della governabilità dissanguandosi e riducendosi ad un ectoplasma fluidico, difficile da identificare e da votare. No, l’anomalia più intollerabile e ben mascherata è quella degli opinion maker che recitano la doppia parte in commedia. Da un lato criticano la destra, dall’altro bastonano la sinistra la quale, senza il loro eccesso di zelo, forse avrebbe avuto qualche chance in più per fronteggiare l’avversario e per ridurne il dilagare. Ma si sa, il successo annunciato è un ottimo deodorante. Non aspettano altro che consegnare alla soluzione finale, altrimenti detta rottamazione , il Pd, padre di tutte le disgrazie della sinistra. Peggiore assai dell’eterno fascismo capace di riciclarsi e trasformarsi, come un redivivo Fregoli, e di assumere di volta in volta le forme più disparate – e disperanti – di vari fenomeni, l’ultimo dei quali ha assunto le sembianze di una pulzella bionda dall’occhio glauco ma dalla voce simile a quella di Romeo er mejo – pardon – er bullo der Colosseo! La fenomenologia del fascismo ha potuto schierare in Italia, nell’arco di cent’anni, vari fenomeni che da Mussolini in poi, scendendo per li rami a Bossi, Berlusconi, Grillo, Salvini è approdata infine alla Meloni: un cambio di genere, ma non di DNA. Essi hanno surrettiziamente coltivato la pianta velenosa del ventennio sottoponendola a diversi innesti per renderla più confacente al clima dei nuovi tempi. Tanto che i cosiddetti intellettuali-liberal-democratici minimizzano i rischi e le incognite insite nella vittoria della Meloni ostentando una olimpica fiducia nella tenuta delle istituzioni democratiche, sia rimuovendo i recenti vulnus inferti alla democrazia dal ventennio berlusconiano, sia sottovalutando il sicuro declino della nostra civiltà se, come dichiarato dalla Meloni, verranno riviste, corrette o negate alcune importanti conquiste civili approvate o da approvare. Mi riferisco alle leggi sull’accoglienza, alla 194, alla battaglia per lo ius soli, al diritto all’eutanasia e ai diritti delle coppie omosessuali … Può darsi che gli osservatori in cuor loro si rallegrino – a pensar male si fa peccato, ma … – del fatto che finalmente sia arrivato qualcuno che forse ci libererà dall’ingombrante incomodo di ospiti sgraditi come gli immigrati e metterà un po’ di ordine nel caos, un ordine nuovo, appunto. Quelli che Romano Prodi definisce felicemente fenomeni sono dotati di strani poteri in grado di ipnotizzare l’immemore popolo italiano – eterno Pinocchio – attratto da l’ lsola che non c’è , o meglio, dal Paese dei balocchi con l’incantatore Berlusconi – omino di burro – e la finta fatina – Meloni –pronta a prendere per il naso – e non solo – Pinocchio e a trascinarlo nell’Eden dei normali: etero, cattolici, patrioti, stanziali, antiabortisti, nazionalisti, razzisti, mulini bianchi … Tutti uguali, tutti normali, e tutti armati contro il mondo disuguale, minaccioso, provocatorio, destabilizzante. Non so se l’autodafé invocato da molti per il Pd sia la soluzione più auspicabile a seguito del deludente esito elettorale, ma osservo sommessamente che coloro che ora lo invocano sono gli stessi che prima apprezzavano gli sforzi di Letta e avversavano la triade Berlusconi-Salvini-Meloni: tutto sommato Meloni non olent. Dalla foga con la quale si chiede al Pd di suicidarsi si direbbe che il vero male dell’Italia siano i Democratici e non la destra nera che ha vinto le elezioni. Panta rei, tutto scorre, diceva Eraclito, ma non è detto che per questo, tutto cambi!

Anna Maria Guideri, 09-10-2022