Canto notturno (glb)

(leopardiana) : ovvero della libertà -consolatoria- di espressione

Quando l’asino raglia alla luna,
rompe la quiete della notte
e turba il sonno del giusto,
non è sua la colpa,
è nella sua natura.

Legato alla macina
o piegato dalla soma troppo carica,
trova liberatorio il suo canto:
gli impedisce di vedere
nel suo torturatore
la causa prima del suo disagio esistenziale.

E canta, come può,
come mamma gli ha insegnato;
per gli altri sono raglii sgraziati e stonati,
per lui è melodia struggente.

Tutte le ragioni ha l’asino,
ma questo non toglie che
asino è e asino resterà

Maokowski, 2022

AVANTI E INDRE’ (amg)

Il cielo è offuscato da corvi gracchianti,
è un ciel che ci invia segnali inquietanti.
I venti che soffiano son tempestosi,
sollevano in alto potenti marosi.

Un turbine nero il caos alimenta,
ma è un ordine nuovo e chi si spaventa?
Un nuovo futuro è già stato annunciato …
ma quale futuro … si torna al passato!

Quel che ci raccontano son tutte balle …
Meloni è il futuro … dietro le spalle!
Se il nuovo che avanza è Giorgia Meloni …
è donna però, di Benito ha i coglioni!

Giorgia Meloni fa come San Pietro,
dice : “Vo avanti”, ma poi torna indietro.
Il truce ventennio ribussa alle porte …
per dirla col duce: O Roma o morte

Anna Maria Guideri, 02-10-2022