LA STORIA SU MISURA

di Anna Maria Guideri

(Il pensiero recondito di Giorgia Meloni)

So’ cristiana e patriota,
lo sa bene chi mi vota;
so’ la prima della lista:
italiana e anche fascista.

C’è chi dice – cosa strana –
che l’Italia è partigiana
nata dalla Resistenza:
non è vero, è una scemenza.

Gl’ ITALIANI siamo NOI,
non lo siete certo voi:
solo noi siamo italiani,
ieri, oggi e anche domani.

Mi chiedete di abiurare …
al fascismo rinunciare …
Dichiararmi antifascista?
Io son’anticomunista!

Non rompetemi i coglioni
con le commemorazioni!
Chi commise l’attentato
e colpì al cuor lo Stato,

fe’ saltare le cervella
dei tedeschi in via Rasella?
Furon solo i terroristi,
partigiani comunisti!

Se ci fu la rappresaglia,
ai nazisti la medaglia
per l’eccidio devon dare:
furon gli altri ad attaccare …

Impossibile la resa:
fu legittima difesa!

Qualche morto in più ci fu …
sì, trecento … su per giù:
qui lo dico e qui lo nego,
di quei morti me ne frego!

Per l’Italia, patria mia,
una strage … vuoi che sia …
eran solo partigiani,
mica erano italiani!

Anna Maria Guideri, 27-03-2024

C’è intelligenza e intelligenza

Quando l’intelligenza artificiale si dimostra più sensata di quella naturale.
La domanda rivolta a Gemini fa parte di una serie di test sulla intelligenza artificiale.

Imbattendomi ancora una volta nella falsa citazione di Voltaire: “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo”, che ho sempre considerato demenziale, del tutto indegna dell’acuto spirito razionalista del philosophe parigino, ho provato a porre una questione a Gemini (IA)

RICHIESTA

che rapporti si possono stabilire tra i principi del liberalismo ad es Voltaire e le leggi della robotica di Isac Asimov?

RISPOSTA DI GEMINI

## Rapporti tra i principi del liberalismo di Voltaire e le leggi della robotica di Asimov:

**Punti di convergenza:**

* **Rispetto per l’individuo:** Sia il liberalismo di Voltaire che le leggi della robotica di Asimov pongono l’accento sul rispetto per l’individuo. Voltaire sosteneva la libertà di pensiero e di espressione, mentre Asimov formulò la sua prima legge per evitare che i robot causassero danni agli esseri umani.
* **Protezione dai danni:** Entrambe le visioni mirano a proteggere gli individui da potenziali danni. Il liberalismo tutela i cittadini dai soprusi del potere statale, mentre le leggi della robotica salvaguardano gli esseri umani dai pericoli derivati dall’intelligenza artificiale.
* **Ricerca del benessere:** Sia Voltaire che Asimov aspiravano a un mondo migliore per l’umanità. Il primo auspicava una società libera e tollerante, mentre il secondo immaginava un futuro in cui robot e umani collaborassero per il progresso comune.

**Punti di divergenza:**

* **Enfasi sull’autonomia:** Il liberalismo pone grande enfasi sull’autonomia individuale, mentre le leggi della robotica subordinano l’azione dei robot a principi esterni.
* **Ruolo dello Stato:** Voltaire concepiva lo Stato come garante delle libertà individuali, mentre Asimov non si soffermava sul ruolo dello Stato nella gestione dell’intelligenza artificiale.
* **Concezione della natura umana:** Il liberalismo di Voltaire si fonda su una visione ottimistica della natura umana, mentre le leggi della robotica di Asimov paiono presupporre una certa fallibilità umana che necessita di controllo.

**Esempio di applicazione:**

Immaginiamo un robot programmato per svolgere lavori domestici in una casa privata. In linea con le leggi della robotica, il robot non dovrebbe mai causare danni agli abitanti della casa. Tuttavia, potrebbe sorgere un dilemma se un bambino ordinasse al robot di compiere un’azione pericolosa. In questo caso, il robot dovrebbe disobbedire al bambino per proteggerlo, in linea con la prima legge della robotica. Ma tale disobbedienza potrebbe essere vista come una violazione del principio liberale di autonomia individuale.

**Conclusione:**

Le relazioni tra i principi del liberalismo e le leggi della robotica sono complesse e sfaccettate. Pur condividendo alcuni valori comuni, come il rispetto per l’individuo e la ricerca del benessere, le due visioni divergono su aspetti quali l’enfasi sull’autonomia e il ruolo dello Stato. L’esame di casi concreti può aiutare a comprendere meglio le intersezioni e le tensioni tra questi due sistemi di pensiero.

**Note:**

* Per approfondire il liberalismo di Voltaire, si veda [https://en.wikipedia.org/wiki/Voltaire](https://en.wikipedia.org/wiki/Voltaire).
* Per approfondire le leggi della robotica di Asimov, si veda [https://it.wikipedia.org/wiki/Tre_leggi_della_robotica](https://it.wikipedia.org/wiki/Tre_leggi_della_robotica).

Autodeterminazione

( La vexata quaestio …)
di Anna Maria Guideri

Fra i vari motivi di dissenso all’interno del PD, uno dei più dirimenti riguarda il dibattito sull’autodeterminazione nell’affrontare il fine-vita da cui emerge una spaccatura netta fra laici e cattolici che riaffiora frequentemente mettendo a repentaglio la compagine del partito. Ho tratto motivo per riflettere ulteriormente su questo tema circa un mese fa, dalla pubblicazione sul quotidiano Domani di alcuni articoli a firma di Mario Giro, Giorgio Merlo e Gianfranco Pellegrino a seguito del caso Bigon, la senatrice del PD della regione veneta costretta a dimettersi per avere impedito l’approvazione della legge sul fine vita. Alcuni punti su cui riflettere , non nuovi, ma mai abbastanza chiariti, sono i seguenti:
1) si può parlare di diritto alla libertà di coscienza per chi non vuole riconoscere ad altri di decidere liberamente della propria vita e della propria morte? Esiste il diritto di negare i diritti altrui? Esiste la libertà di impedire la libertà degli altri quando questa non nuoce al bene comune?
2)Con quale diritto lo Stato interferisce sulla volontà del singolo cittadino per impedirgli di porre fine ad una sofferenza divenuta insopportabile? Con quale diritto ne sequestra il corpo sostituendosi al suo legittimo proprietario?.
3) In democrazia tutte le idee hanno diritto di cittadinanza (tranne l’apologia di reato), ma non tutte possono essere convertite in leggi come nel caso di negare al cittadino l’autodeterminazione riguardo alla propria vita.
4) – Nel momento in cui una questione che riguarda il singolo individuo diventa, in virtù della legge, un obbligo per tutti negando il diritto inalienabile di ognuno di decidere sulla propria vita, la democrazia cessa di esistere e subentra il regime autoritario.
5) A scanso di equivoci mi permetto un’ovvietà, non si sa mai… Se il rapporto con la propria vita è personale, non altrettanto dicasi del rapporto con il fisco che ci riguarda non come esseri umani, ma come cittadini facenti parte di una comunità che dobbiamo sostenere compatibilmente con i mezzi che abbiamo. Se esiste la libertà di vivere e di morire quando e come vogliamo, non esiste la libertà di evadere il fisco.
6) La vexata quaestio sull’autodeterminazione ci riporta all’eterno conflitto fra Stato e Chiesa mai del tutto risolto che riemerge periodicamente quando irrompono controversie che coinvolgono la sfera morale, etica, umana e civile. Questi aspetti si intrecciano in modo confuso e arbitrario e necessitano di essere ordinati e distinti secondo l’ambito al quale ognuno di essi appartiene.
7) La democrazia si afferma nel pluralismo, non nel caos, non nell’assemblaggio indifferenziato di categorie differenti e incompatibili fra loro. Come l’acqua e l’olio che sono due sostanze non mescolabili, così ciò che attiene alla sfera coscienziale e privata di ogni individuo non può mescolarsi alla sfera pubblica che è competenza dello Stato il quale non può arrogarsi il diritto di perpetuare la sofferenza di chi vuole smettere di soffrire.
8) Lo Stato può intromettersi solo dimettendosi, cioè ritirandosi e riconoscendo ad ognuno la libertà di decidere del proprio destino.
9) Se lo Stato sostituisce o affianca il Vaticano traducendo in legge gli insegnamenti della fede cattolica venendo meno alla sua laicità che gli impone di garantire i diritti di tutti indistintamente, anche di chi non è credente, cessa di essere democratico e diventa teocratico. Vogliamo fare la fine dell’Iran?
10) I cattolici non possono pretendere che lo Stato agisca per conto del papa: libera Chiesa in libero Stato!
11) E anche se la vita ce l’avesse data il Creatore, semmai è con lui che ce la dovremmo vedere, non con i suoi invadenti interpreti!

Anna Maria Guideri, 13 marzo 2024

Mavilla. La solitudine e la follia

Lamento spesso
con te e con il vento
di un mio vaniloquio d’amore
che altro non è che la futile
lamentazione
di manicomi spenti.
Aimé a quei teatri di vita
dove morivano gli affetti
e già morti i diseredati
coloro che non ebbero una
carezza
adesso sono tombe segrete
per i centauri.

Alda Merini

(per un mio libro d’artista QUEI TEATRI DI VITA – “la solitudine e la follia”) Marco Marchiani

MOTTI DA LEGARE 31

1 – La sinistra ha vinto in Sardegna: il riscatto del depresso.
2 – Un underdog al potere: meglio il censo del cesso!
3 – Destra: la politica è rutto.
4 – Vannacci, nomen omen: il cognome è un dispregiativo ed un presagio.
5 – R. Vecchioni: Il fascismo è un fatto da dimenticare … ma fa di tutto per farsi ricordare!
6 – Meloni, la migliore, ha scelto i peggiori, perché? Perché solo i peggiori l’hanno votata!
7 – In America niente di nuovo, sempre il solito Trump Trump!
8 – La Russa, Salvini, Sgarbi, Donzelli: Il mondo è brutto perché è vario, ce lo dice il bestiario!
9 – Social: quanto più l’odio è virtuale, tanto più è letale!
10 – La morale non è necessariamente appannaggio della religione, ma lo è senz’altro della ragione!
11 – Democrazia, il meglio per tutti, il meglio da tutti.
12 – RAI, meglio il manuale Cencelli, che la fascistizzazione dei cervelli!
13 – Il populismo è contro il potere del sistema per conquistare il sistema di potere.
14 – Putin piace perché in Russia ha eliminato la criminalità … e allora perché lui è ancora a piede libero?
15 – Salvini farà precipitare la Lega molto in basso. Già fatto. Già fattooo?
16 – Per battere la destra dobbiamo batterci la testa … ma non ce l’abbiamo già battuta tanto tempo fa?
17 – Nella democrazia c’è sia il bene che il male; nella dittatura c’è solo il male, ma non si può dire sennò sarebbe democrazia.
18 – Il problema della convivenza sociale sta nel fatto che essendo la realtà formata da molteplici aspetti, ognuno sceglie quello che gli pare senza preoccuparsi troppo di quello che hanno scelto gli altri.
19 – Il rischio di chi vuole salvare la memoria storica è quello di salvarla per chi ce l’ha e di non saperla trasmettere a chi non ce l’ha, cioè, alle nuove generazioni.
20 – Comunicazione. Il ragionamento spesso porta a scegliere il male minore, lo slogan porta quasi sempre a scegliere il male maggiore.
21 – Mediterraneo, cimitero dei migranti: MARE MONSTRUM.
22 – Problemi a spendere i soldi del PNRR: chi troppo ha, niente ha.
23 – Com’è brava la Meloni …Chi riceve troppi apprezzamenti può illudersi di meritarseli davvero.
24 – Fascisti d’Italia: mai dare il potere a chi per lungo tempo lo ha inutilmente inseguito.
25 – Alessandra Todde ha vinto in Sardegna: mai una vittoria così risicata, è stata tanto politicamente centrata.
26 – Voltaire col manganello: la tua libertà di manifestare finisce dove comincia la mia di manganellare.
27 – I grandi manipolatori conoscono talmente il bene che lo usano per fare il male.
28 – Molti politici vivono il potere, come qualcosa che serve a chi ce l’ha, non a chi non ce l’ha.
29 – Corpo e corpi. Salvini: Bisogna difendere il corpo della polizia senza se e senza ma … anche quando bastona i corpi degli studenti.
30 – Il potere non ha bisogno di impartire ordini, i servi sanno perfettamente cosa vuole.
31 – Contorsioni mentali. C’è chi, come Soru, preferisce essere sconfitto dal nemico pur di far fuori “ l’amico. “
32 – Voto sardo? Voto sordo alla destra!
33 – Meloni è la migliore … il peggio come lo fa lei non lo fa nessuno.

Anna Maria Guideri