IL VISPO ALESSANDRO

by Anna Maria Guideri

Il ministro Giuli e l’egemonia culturale.
(Parodiando
La vispa Teresa)

Il vispo Alessandro
or è nominato,
in modo inatteso
Ministro di Stato

E tutto Giuli-vo
giungendo all’arrivo
grida sorpreso:
l’ho preso! L’ho preso!

Insegue la gloria
con una missione:
riscriver la storia
della Nazione.

Dall’alto suo scranno
pronuncia il discorso
-se pur con affanno-
di stile destrorso.

Vuol esser famoso
-un uom di cultura-
ma è solo fumoso …
Che brutta figura!

A lui supplicando
il popol gridò:
“vivendo, votando,
che male ti fo?

Tu sì, mi fai male
con i’ curturale …
Deh, vattene, anch’io
son figlio di Dio!”

Perplesso, Giuli-vo
un attim pensò,
ma d’ etica privo…
alfine restò!

Anna Maria Guideri 25-10-2024

AL VOTO! AL VOTO!

(Nel senso scolastico del termine)
di Anna Maria Guideri

Anche la Pubblica Istruzione – tra le varie – non sfugge al saccheggio delle conquiste democratiche che, pur fra infortuni e inciampi, hanno segnato per circa cinquant’anni il cammino della scuola verso il rinnovamento e il superamento della riforma Gentile. Al diffuso disagio giovanile, sempre più preoccupante, figlio di una complessa crisi di sistema che richiederebbe visioni prospettiche e strumenti attuali più adeguati, i demagoghi di questo governo fanno la voce grossa ricorrendo a misure tanto repressive quanto inadeguate a mantenere sia l’ordine sociale che scolastico. Ricette facili per situazioni difficili che, anziché portarci avanti ci fanno tornare indietro in linea con il ripristino delle magnifiche sorti e regressive. Il ricorso al 5 in condotta per scoraggiare la crescente violenza nelle scuole, e una valutazione del merito espressa, per le scuole medie e superiori, solo con voti numerici senza un minimo di descrizione dei percorsi individuali, mi inducono a riflettere sul voto e sulla sua funzione valutativa in chiave pedagogica e politica.

Leggi tutto “AL VOTO! AL VOTO!”

La Cassa 1

I racconti di Gino (Benvenuti)

Era un giorno piovoso e freddo di fine Novembre quando Irene, tornata anticipatamente dal lavoro, entrando nella camera della suocera le comunicò: -Beatrice ora comincio a prepararti e così tra un’ora quando rientrerà Berardo andremo fuori- . Gli occhi della donna anziana, quasi inferma da tre mesi per una grave fattura al femore a seguito di una caduta provocata da uno scippo, si illuminarono e su quel visto triste e rassegnato, spuntò un sorriso radioso. Con cura la nuora cominciò a curarle il volto.

Leggi tutto “La Cassa 1”

A Puccio

A PUCCIO
(Per non dimenticare)

Piccola vita, vita mia,
devo a te la scoperta
della mia inaspettata tenerezza;
il piacere di arrendermi alla tirannia,
la mia fiducia in un essere vivente
che non doveva fingere di essere buono
per farsi amare.

Non esistevano dispetti
che la tua grazia non rendesse divertenti,
né graffi che non fossero perdonati
in cambio dell’irresistibile tremolio.
della tua gola.

Piccola creatura d’amore e di mistero …
di nascondigli segreti,
di fantasmatiche apparizioni,
di imperscrutabili sguardi
e silenzi …
di premeditate rappresaglie,
di sommessi rimproveri,
di contriti pentimenti …

Per arcane alchimie,
ciò che negli umani è riprovevole,
in te era solo incanto.

Dove hai nascosto la tua folta coda
che ti tradiva sempre
sbucando a tua insaputa
da recessi impensabili?

Ti evocano ombre fugaci,
soffici cuscini, indumenti raggomitolati
sparsi qua e là , vibrazioni indefinibili,
strani cigolii …

Ti vedo ancora danzare sul tappeto
a far festa al mio ritorno
offrendo tutto te stesso
– dalla testa alla coda –
al mio tocco amoroso.

Da ultimo, per pudore,
ti rifugiavi in angoli remoti
per nascondere il fiore malato
della tua bocca
e ti allontanavi senza un lamento
in punta di polpastrelli,
arreso, ormai, al tuo destino.

E mentre piangendo ti salutavo
e ti spiegavo che non potevo fare di più,
tu mi guardavi con tenerezza infinita
e mi ringraziavi per l’ultima volta
con tutto l’amore che potevi raccogliere
dentro il mormorio impercettibile delle fusa.

Ora ti sei accoccolato sul mio cuore
e stai lì e ancora mi fissi
con i tuoi verdi occhi indagatori
e mi incalzi per capire
cosa mi passa per la mente.,

Rivivo ogni istante del tuo ultimo viaggio:
la tua riluttanza verso i medici,
ma poi la tua fiducia in me,
il tuo commovente abbandono
alla dolce fermezza delle mie mani,
della mia voce.


Ti ho accompagnato fino alla fine
raccogliendo il tuo ultimo respiro
che conservo per sempre nel mio cuore..

La tua anima felina aleggia già
oltre i confini dello spazio e del tempo
tenera e corrucciata, permalosa e ruffiana,
arrendevole e imperiosa, amorosa
come un canto sommesso e segreto
bisbigliato al mio orecchio
solo per me, per noi.

Anna Maria Guideri 25-08-2024