Quando l’anzianità non è saggezza

«Ahi serva Europa, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!»

quasi Dante

Per la guerra Russo-Ucraina il Parlamento europeo dichiara la Russia “stato terrorista”. Gli Usa, che hanno preparato incentivato e sostenuto la guerra e che da questa sono gli unici a trarre benefici, non l’hanno fatto.
Con il prolungarsi del conflitto aumenta il rischio di una guerra nucleare. La maggior parte dei paesi getta acqua sul fuoco, la vecchia Europa preferisce gettare benzina, anche se gliene rimane davvero poca.

Più realisti del re

di Fabrizio Marchi da Sinistrainrete

Il Parlamento europeo ha votato una risoluzione che riconosce “la Russia come stato terrorista”. La risoluzione è stata approvata a larghissima maggioranza (494 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astensioni)
E’ evidente che siamo in una fase storica dominata dalla irrazionalità e dalla irragionevolezza. Verrebbe spontaneo chiedersi – se tanto mi dà tanto – come dovrebbero allora essere definiti stati come la Turchia, l’Arabia Saudita e Israele che praticano terrorismo sistematico contro i popoli curdo, yemenita e palestinese. Ma anche gli stessi Stati Uniti che hanno organizzato in tutto il mondo colpi di stato che hanno rovesciato legittimi governi democraticamente eletti, instaurato dittature, finanziato organizzazioni terroriste, bombardato indiscriminatamente civili con armi chimiche, organizzato centri di addestramento per torturatori di tutto il mondo. L’elenco degli stati terroristi potrebbe essere molto lungo.

Il paradosso (apparente) è che gli stessi Stati Uniti stanno andando cauti rispetto a questa dichiarazione. L’ambasciatrice generale degli USA per la giustizia penale internazionale, Beth Van Shack, ha infatti dichiarato che “la nostra legislazione dà una definizione leggermente diversa da quella europea. Ad essere onesti, la Russia semplicemente non rientra nella definizione di uno stato sponsor del terrorismo”.
Casuale? Non credo, forse un gioco delle parti, per la serie “facciamo abbaiare i cani, e noi ci teniamo aperto uno spiraglio diplomatico”.
La UE non esiste come entità politica, ormai dovrebbe essere evidente anche agli occhi dei più ingenui. La pochezza e Il servilismo della sua classe dirigente (un ceto di burocrati e tecnocrati privi di ogni autonomia e dignità politica) ha pochi precedenti nella storia europea.
Ci tocca rimpiangere il generale De Gaulle. Non sarebbe mai arrivato a tanto…

Fabrizio Marchi è anche l’autore di: Contromano. Critica dell’ideologia politicamente corretta / Fabrizio Marchi. Zambon Editore, 2018 EAN 9788898582686

Print Friendly, PDF & Email

Un commento su “Quando l’anzianità non è saggezza”

  1. C’è poco da commentare. Marchi prende atto di un dato di fatto assolutamente evidente e lo riporta con semplicita’ e senza alcuna forzatura retorica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *