La guerra in Ucraina sta cambiando radicalmente il nostro mondo.
Le conquiste sociali e civili dei ultimi decenni del 900 sono ormai insostenibili freni alla costruzione del nuovo assetto di potere, con l’impero americano alle corde, che ricompatta le sue colonie nella logica di uno scontro con il resto del mondo.
O di qui o di là, e questo passa attraverso la destrutturazione dei poteri democratici, della libertà di pensiero, delle spese per il walfare.
Governi europei vassalli, sistemi informativi da Grande Fratello, economia mondiale schiava dei decisori imperiali, che dettano regole, impongono sanzioni, sequestrano beni, cancellano trattati. Criminalizzazione del dissenso (Francia, Israele, noi, non più solo paesi dell’est).
Totale indifferenza per l’opinione pubblica, cavallo di battaglia per mezzo secolo della narrazione imperiale americana, oggi totem completamente svuotato.
La situazione può solo peggiorare, visto il deficitario quadro strategico proposto dalla direzione dell’impero, che esclude ogni concetto di multipolarita’, quindi di condivisa governance mondiale, e si affida sempre più alla forza bruta.
Mala tempora.
Corrado Cirio, 1 agosto 2023