Tre anni fa , il 5 Gennaio 2017 mia figlia Francesca mi telefonò per dirmi che era morto Tullio De Mauro. Mi sembrò impossibile. Giusto pochi giorni prima avevo spedito via e.mail come faccio ormai da qualche anno con mia moglie Gigliola i miei auguri “circolari” ad amiche e amici. Questa volta avevo inviato l’immagine del maestro Saber Hosseini che faceva l’andirivieni in bicicletta fra le nevi delle montagne afghane per portare i libri ai bambini; accompagnando questa immagine con un augurio e una breve riflessione . Il primo a rispondermi , quasi subito, fu Tullio De Mauro. Non una formula di rito e di semplice ricambio di auguri, ma una sua personale riflessione sul valore dell’impegno per la costruzione e la condivisione del sapere e della conoscenza e -al tempo stesso- l’importanza del momento dell’amicizia, della convivialità, del riposo ristoratore. Tullio era fatto così: sempre attivo (in questo caso chino sul computer) e sempre disponibile ad esprimere in maniera vivace, personale, amichevole il suo “pensare e sentire”. Mi sembrò impossibile -ripeto- che Tullio non fosse più fra di noi. Purtroppo invece la notizia che mi aveva dato mia figlia era vera. Tullio, insieme ad altri intellettuali a lui vicinissimi, come l’editore Luciano Manzuoli e il fisico Carlo Bernardini, era stato amico di Gigliola e di me condividendo, animando , sostenendo, il nostro modesto impegno per la scuola, l’educazione, il sapere. Un’amicizia che andava di pari passo con il suo smisurato-incommensurabile direi- spessore culturale e intellettuale. Perché Tullio De Mauro era anche un uomo che accompagnava la sua opera di storico della cultura, linguista, antropologo, filosofo, con il dono personale dell’ascolto affettuoso, della piacevole ironia, della complice arguzia, del dono amichevole (come -ad esempio- quello di donare ai suoi amici una raccolta fotografica di comuni momenti di vita). Io e Gigliola pensiamo che avere conosciuto Tullio De Mauro sia stata una delle grandi fortune che hanno illuminato la nostra esistenza. Tullio è sempre presente a noi , come figura di grande intellettuale italiano, impegnato nella riforma culturale, politica e morale del nostro paese. Ogni giorno continuiamo ad avvertire il rammarico per la sua assenza , l’incredulità del non poterlo avere ancora qui fra di noi. Cerchiamo di porre rimedio a questa privazione tentando di portare avanti nel nostro ambiente e con le nostre limitate forze e capacità l’insegnamento di scienza e di vita che egli ha dato a noi e a tutti coloro (un infinità di persone…)che in qualche giorno della vita incrociarono i loro sguardi, il loro ascoltare e sentire con “il Maestro Tullio”.
PER TULLIO DE MAURO
Da Facebook da parte di Mauro Sbordoni questo ricordo di Tullio De Mauro