Nella più totale indifferenza dei media italiani , che hanno derubricato la cosa a notiziola tra tante, ieri in Ucraina è stato utilizzato per la prima volta nella storia dai russi un missile balistico intercontinentale ipersonico a testata plurima, denominato Oreshnik.
L’uso di tale arma -questa volta con testate cinetiche-è stato accompagnato dall’annuncio di Putin che la Russia si ritiene in guerra con le nazioni che forniscono agli ucraini missili e assistenza per colpire in profondità il territorio russo. Il riferimento è esplicitamente diretto in particolare alla Gran Bretagna, che ha fornito gli storm shadow che hanno colpito ieri il comando russo del fronte nord, provocando a detta dello stesso Putin “morti e feriti”.
Tale arma ha dimostrato al di là di ogni dubbio che la Russia è in grado di colpire senza alcuna possibilità di opposizione entro 12.000 chilometri qualsiasi obbiettivo, rilasciando un elevato numero (le immagini sembrano indicare 36) di testate singole.
Se è comprensibile la continua ricerca di innalzare il livello dello scontro da parte degli ucraini, ormai alla disperazione per le continue sconfitte sul fronte, è incomprensibile la sottovalutazione del crescente rischio di inarrestabile estensione del conflitto da parte soprattutto di inglesi e francesi, ed il silenzioso assenso da parte di paesi come il nostro che sono comunque coinvolti nell’escalation. L’evanescente leadership americana ha con tutta evidenza perso il controllo della situazione.
Il messaggio che porta con sè l’Oreshnik è chiarissimo: al prossimo utilizzo degli storm shadow in territorio russo verrà colpita in qualche modo l’Inghilterra.
Se qualcuno è così folle da pensare che si tratti di vuote minacce, o di bluff, è da temersi fortemente quello che succederà nei prossimi giorni, non nei prossimi mesi.
Corrado Cirio