Bologna Children’s Book Fair 2022

Caterina Betti

Fiera e onorata di essere anche quest’anno nella shortlist di questo prestigioso concorso, con artisti provenienti da tutto il mondo. In questi momenti mi dimentico delle innumerevoli insidie, inciampi e cadute nascoste dietro la professione dell’illustratrice, dei vuoti creativi ed anche esistenziali. È come avere la sensazione di leggerezza mentre si è intenti nella costruzione di un’immagine, dove i confini tra l’esterno e l’interno si assottigliano e pure la chitarra dall’angolo della stanza ormai ricoperta di polvere e noia, mi fa l’occhiolino dicendomi che ce la posso fare anche io. Un grande in bocca al lupo a tutti gli artisti in gara!! (grazie questa volta a Stella Nosella di avermi avvisata:) #bolognachildrensbookfair2022
https://www.bolognachildrensbookfair.com/…/11546.html

CACCIARI & COMPARI

(Pensiero astratto e pensiero autoritario)

Tra i vari articoli che trattano delle posizioni assunte da alcuni intellettuali – in primis Cacciari e Agamben – contro la decisione del governo di imporre l’uso del green pass e surrettiziamente del vaccino, si segnala quello di Carla Benedetti apparso su Domani il 04 Gennaio. Criticando il punto di vista puramente astratto dei suddetti filosofi, la Benedetti cita molto opportunamente il pensiero filosofico di Leopardi, vasto e lungimirante in grado di abbracciare la condizione umana in tutta la sua problematica complessità e dipendenza dalle forze della natura. Il punto debole del pensiero di Cacciari & compari sarebbe dunque un eccesso di astrazione che prescinde dalla valutazione del contesto nel quale l’essere umano vive in stretto rapporto con tutto ciò che lo circonda. Condivido totalmente il punto di vista dell’autrice dell’articolo con una precisazione che può apparire banale, ma che a parer mio non lo è. Mi chiedo se non sia più opportuno parlare, anziché di pensiero astratto, di pensiero autoritario. Questa attribuzione potrebbe suonare strana, vista la loro pretesa di battersi per difendere, in nome della Costituzione, la lesa libertà dei cittadini italiani. Eppure credo si tratti proprio di un evidente caso di ottuso autoritarismo ad opera di chi si vanta di essere ultrademocratico! Nessuno è più autoritario di chi prescinde dall’esperienza concreta, di chi presume di interpretare la realtà senza tenerne conto, di chi si rifiuta di fare i conti con gli effetti devastanti di una pandemia sfuggita al controllo, per costruirsi pseudoverità a misura del proprio delirio di onnipotenza. Non credo che il pensiero astratto, in quanto tale, porti necessariamente a prescindere dalla realtà o a sottovalutarla. Per astrarre occorre attraversare la realtà scartandone il superfluo per estrarne l’essenziale. Astrazione ed estrazione sono termini abbastanza affini. Nel caso dei provvedimenti anticovid non è il pensiero astratto che può ridurne l’efficacia, ma quello autoritario e antropocentrico dei filosofi no pass come sostiene Piero Bevilacqua su Il manifesto del 06 Gennaio.
Anna Maria Guideri, 08-01-2022

L’articolo di Piero Bevilacqua sul Manifesto del 6 gennaio 2022

Della vecchiaia

da Facebook segnaliamo questa poesia senza versi di autore che non vuol palesarci

La strada è piena di insidie. La cera non è sufficiente per non udire . C’è sempre una voce che chiama per nome. Distintamente, nel frastuono, acuta, riconoscibile tra mille. La notte non basta per nascondere: dallo scuro dei sogni sbuca uno o una che ti ha conosciuto da sempre: bimbo, giovane, maturo uomo arrivato o sconfitto; ti riconosce, ti chiama, allarga le braccia per stringerti, come fosse ieri. Senza colpa, tu che in leta via ambulasti et perfecte amasti costringi qualcuno ad arrestare il passo.
Guai a girare la testa e a guardare negli occhi quello che è stato!

Gia.Ro

libertà

Da Facebook riportiamo
Enrico Lucchesi
Ecco un pensiero di mia figlia, infermiera di rianimazione a Careggi.
la libertà è quella cosa che spesso tiriamo per la giacca per portarla dalla nostra parte. Perché conta la libertà personale, quella di ognuno di noi e di cui ognuno di noi ha il suo personale concetto.
Giusto.
No. Affatto. La libertà è un concetto preciso. Definito. Poi ognuno le può dare le sfumature che preferisce, ma il concetto di fondo è uno soltanto: si è liberi entro il limite della libertà altrui. Che è sacra quanto la nostra.
Io per esempio vorrei essere libera dalla paura. Quella paura che ho incollata addosso da anni ormai, e che si chiama covid 19.
Vorrei essere libera – ora dopo tre dosi di vaccino, e con un tampone ogni 10 giorni – dalla paura di essere un pericolo per le persone che amo e che voglio proteggere da quello che io vedo ogni giorno mentre faccio il mio lavoro.
Voglio essere libera dalla fame d’aria che fa annaspare i miei pazienti. Da questo compito immane di dare fiato ad altri giorni a cui siamo chiamati da anni ormai, e che ci sta soffocando un po’ alla volta.
Vorrei essere libera di sedermi con la mia coscienza e il mio cuore a contare i danni di una valanga di morti che mi sono passati sotto le mani in un tempo brevissimo.
Con le facce di tutti quei pazienti le cui storie erano diventate parte della mia. Le cui mani hanno cercato le mie. I cui occhi hanno incrociato i miei dietro a visiera e mascherina.
Perché nessuno di noi sara più lo stesso quando tutto questo finirà.
Chiedete a chiunque. Ognuno di noi ha una storia da raccontare, dagli attacchi di panico sulla porta di reparto, agli svenimenti per il caldo dentro la tuta; dal pianto incoercibile di certi giorni, alla morte che ti senti sempre intorno.
E non liquidatemi dicendomi che ce lo siamo scelto. Certo abbiamo scelto di essere infermieri, ma abbiamo vissuto qualcosa di disumano. E ci stiamo di nuovo barricando dentro ai nostri reparti, liberando posti che domani saranno occupati da qualcuno con polmonite da sars-cov-19. Ci stringiamo ai nostri colleghi perché siamo stanchi.
Allora per Natale vorrei regalarmi e regalarci la libertà di non avere più paura. Di non sognare più la notte i nostri pazienti deceduti. Di dare pace alle emozioni sfinite, ai cuori che ci fanno male più delle gambe.
È qui che entra in gioco anche la vostra libertà.
Nessuno può essere obbligato a sottoporsi a un trattamento sanitario, lo dice la costituzione che quindi vi benedice liberi di non vaccinarvi.
Ma la vostra libera scelta di non vaccinarsi si scontra col limite del contagiarsi, di ammalarsi e di aver bisogno di cure e quindi con la libertà mia e di chissà quante altre persone di non avere più paura.
Oltre che con il diritto di mille altre persone di curarsi per altre patologie che non sono il covid, ma che abbiamo dovuto dimenticare perché nei nostri ospedali non ci sono posti letto per tutti, sale operatorie per tutti, medici per tutti e infermieri per tutti. E allora qualcuno rimane indietro…ma non lo sceglie.
Vaccinarsi invece può essere una scelta.
Pensateci.
E pensate anche a quanto è davvero libera la vostra scelta di non vaccinarvi? Libera da preconcetti, libera da falsità, libera da ignoranza (nel senso di ignorare, non in senso offensivo), libera dalla paura.
E pensateci…alla fine vogliamo tutti la stessa cosa: che questo incubo in cui siamo piombati finisca.
Ma non finirà se ognuno usa là propria libertà “a cane sciolto”.
Io sono stanca. Sono stanca soprattutto della paura, non del lavoro, non delle tute, non del sudore…della paura che si infila dentro di me ad ogni tampone che faccio.
E ve lo sto chiedendo per favore. Vaccinatevi e vaccinate i vostri figli.
È legittimo avere dubbi. È legittimo avere paura. Informatevi. Fatevi aiutare per trovare i canali giusti di informazione. Fate lo sforzo di fidarvi della scienza, fate lo sforzo di limitare un pochino la vostra libertà (se così la pensate) in nome della libertà di tutti.
Perche non si può solo recriminare. Bisogna fare là propria parte e ascoltare chi la pensa diversamente.
Io lo faccio quotidianamente di ascoltare i motivi di chi ha deciso di non vaccinarsi e spesso sono le ultime parole che sento uscire dalla bocca di quella persona prima che sia intubata.
Pensateci.
Ve lo chiedo per favore, sottovoce, senza polemiche, senza giudizio.
Ve lo chiedo in nome della libertà perché torni ad essere un patrimonio di tutti, e non solo di pochi a danno di molti.
Pensateci.
Vaccinatevi.
Per favore.
un bel messaggio di vita quotidiana di una donna che ogni giorno combatte per gli altri e per i tanti operatori sanitari che hanno dato la loro vita con straordinario altruismo e dedizione senza mai tirarsi indietro…..
Grazie Beatrice Pelini
Commenti: 5
Enrico Lucchesi
Beatrice …. figlia di Valerio Pelini

Motti da legare 7

1 –Differenze: Socrate morì per difendere il vero, i NO VAX muoiono (e fanno morire) per difendere il falso.
2 –Gli autori dei femminicidi: “Noi amiamo e l’odiamo le donne.
3 – Non si è mai parlato tanto di cultura come in questo periodo in cui dilaga l’ignoranza.
4 – Draghi non ha fatto sparire il virus: duro colpo per i credenti!
5 – “La Meloni ha il coraggio di dire quello che pensa.” Sarebbe meglio non ce l’avesse!
6 – Cacciari: più che la verità poté la visibilità.
7 – Il frastuono dei no vax supera ampiamente le loro ragioni, ma non le loro farneticazioni.
8 – Renzi non risponde alle domande: dritto di replica.
9 – Le piazze no vax sono espressione di un libero dissesto.
10 – I no vax: “Non vogliamo arricchire le case farmaceutiche …” meglio arricchire le imprese di pompe funebri!
11 – Credibilità e influencer. Renzi aveva promesso che in caso di sconfitta avrebbe lasciato la politica; non l’ha fatto, ma nessuno ci aveva creduto. Fedez aveva annunciato il suo ingresso in politica; non l’ha fatto, ma tutti ci hanno creduto.
12 –“ Pensare solo per sé uccide …” gli altri.
13 – Lanciamo una petizione per mettere il burqa obbligatorio a chi ha il coraggio di insultare mettendoci la faccia.
14 – Campagna antivirus: facciamo tutti un green pass avanti!
15 – A volte la nostra ignoranza nuoce più agli altri che a noi stessi, così come la cultura, in certi casi, può danneggiare più i colti che gli ignoranti …(vedi come si è ridotto M. Cacciari)
16 – Selvaggia Lucarelli è stata aggredita durante la manifestazione dei NO green pass : testata giornalistica.
17 – “La politica ha fatto molti passi per i diritti delle donne…” sì, anche gli assassini li hanno fatti!
18 – Più il villaggio è globale, più aumenta il separatismo.
19 – Le donne e i loro assassini: le belle e le bestie.
20 – I cattivi maestri sono coloro che si innamorano delle proprie idee e ne sono così gelosi che non le lasciano nemmeno se scoprono che sono demenziali.
21 – Scioglilingua rivisitato. Sopra la panca il NO VAX campa, sotto la panca il NO VAX crepa.
22 – “Gli italiani vogliono Berlusconi al Quirinale perché non hanno memoria … “ Al contrario, lo vogliono perché se lo ricordano bene!
23 – “ Renzi avrà tanti difetti, ma ha coraggio …” A volte la più grande prova di coraggio è quella di vergognarsi.
24 – No vax? Ma vax!
25 – Berlusconi Presidente della Repubblica sarà il difensore dell’ordine prostituito.
26 – Non è il vaccino che divide, sono i morti: c’è chi li vede e chi non li vuol vedere.
27 – NO VAX pensiero/ da nebbia offuscaaato,/ NO VAX ti posa sui vili e sui grulli/ dove dormono ignari i cerveeelli/ il sooonnooo della ragion …

Anna Maria Guideri, 23-12-2021

Il covid è un problema didattico?

(Le parole per dirlo)

In un momento di grave crisi e di incertezza per la nostra vita presente e futura ci consola sapere che, tutto sommato, il diavolo non è proprio brutto come lo si dipinge e che la chiave per uscire dalla pandemia più che nella vaccinazione sta nella comunicazione. A giudicare dallo spazio che i vari salotti televisivi dedicano al deficit comunicativo dei politici, dei medici e degli organi di informazione, sembra si tratti più di un problema didattico-pedagogico che sanitario. A seconda dei casi, la comunicazione sul covid viene definita carente, paternalistica, contraddittoria, confusa, strumentale, parziale, inattendibile … Senza voler minimizzare gli errori e l’inadeguatezza di una comunicazione costretta a reggere il passo con la velocità del contagio e delle varianti, mi sembra proprio che si guardi il dito e non la luna. E’ mai possibile che chi non si convince a vaccinarsi con i 130mila e passa morti e con l’intasamento delle terapie intensive, possa convincersi con l’ars oratoria di buoni comunicatori? Quali parole potrebbero essere più eloquenti dei fatti per chi è già convinto che il covid è una gigantesca bufala montata dai poteri occulti della Spectre mondiale? In barba agli scettici che si attengono scrupolosamente all’evidenza dei fatti – che dovrebbero parlare da soli – molti confidano nel potere taumaturgico delle parole sensate e bene ordinate … Convincere i no vax non sarebbe una questione emergenziale, ma un problema grammaticale. Basta saper trovare le parole giuste, il modo giusto … basta saper spiegare bene come stanno le cose e gli irriducibili saranno indotti a più miti consigli sottoponendosi, come mansuete pecorelle, alla vaccinazione conquistando, per la gioia di tutti, l’immunità di gregge! L’insistenza – innocente o pretestuosa(?) – sul tema del deficit comunicativo rischia di mettere in ombra il vero dramma che stiamo vivendo: il virus che muta e acquista velocità e capacità di contagio. Mentre ci si balocca con le parole come soci dell’Accademia della Crusca e si indugia ad imporre l’obbligo vaccinale a tutti, il virus procede sordo alle nostre sottili disquisizioni sull’arte della comunicazione. E’ proprio il caso di dirlo: fatti, non parole!

Anna Maria Guideri, 20-12-2021