(leopardiana) : ovvero della libertà -consolatoria- di espressione
Quando l’asino raglia alla luna,
rompe la quiete della notte
e turba il sonno del giusto,
non è sua la colpa,
è nella sua natura.
Legato alla macina
o piegato dalla soma troppo carica,
trova liberatorio il suo canto:
gli impedisce di vedere
nel suo torturatore
la causa prima del suo disagio esistenziale.
E canta, come può,
come mamma gli ha insegnato;
per gli altri sono raglii sgraziati e stonati,
per lui è melodia struggente.
Tutte le ragioni ha l’asino,
ma questo non toglie che
asino è e asino resterà
Maokowski, 2022