da Alessandro Volpi: “Mi domando davvero se i commentatori italiani hanno letto i numeri della Legge di Bilancio. Certo, la mole di emendamenti ha contribuito a stravolgerla e dunque a rendere più complessa la lettura. Ma alcuni punti sono chiarissimi. In base alle richieste della Commissione Europea, votata unanimemente da forze di governo e dal Pd. il nostro paese si impegna ad abbattere l’indebitamento netto dal 7,2% del Pil del 2023 all’1,8% del 2029, scendendo già nel 2024 al 3,8%! Ma, dato ancora più folle, l’Italia dovrà ricostruire il proprio avanzo primario dal meno 3,5 del 2023 ad un più 2,4% del 2029, con un salto, anche qui formidabile, allo 0,1 nel 2024. Tutto questo dovrebbe avvenire mentre la spesa per interessi passerà del 3,7 al 4,2%, secondo una valutazione certamente ottimistica, e il Pil rimarrà costantemente sotto l’1%. Numeri di questo tipo significano una sola cosa: lo smantellamento dello Stato sociale, con drastici tagli alla spesa e con solerti privatizzazioni. Nel frattempo il governo abbassa l’Ires sui profitti dal 24 al 20%, dimenticando che proprio i profitti hanno beneficiato dell’inflazione e che la strada di “competere con i paradisi fiscali” si è rivelata il modo migliore per abbattere ulteriormente le entrate dello Stato. La quadreria di Casa Meloni dovrebbe cambiare….”
Franco Bortolotti 17-12-24
COMMENTI
Luciano Pallini
Il portogallo lo ha fatto con un governo di sinistra.
Franco Bortolotti
con ben altre politiche del lavoro e della casa