DOLORE NUDO

(ovvero: l’essenziale umano)

Niente più protegge la tua carne viva, uomo.
cadono le bombe,
cadono le maschere:
il dolore è nudo.

Invano cercherai consolazione
nelle false seduzioni,
nelle stupide aspirazioni,
negl’idoli di cartapesta.

Non ti aiuterà inseguire l’effimero,
cancellare il tempo,
credere che un momento vincente
duri all’infinito.

Non ti aiuterà scambiare
la tua fragilità per sicurezza,
il tuo rifiuto della verità,
per coraggio.

Non ti basterà
affidarti al nulla
travestito di bellezza …
alla leggerezza del vuoto
all’eccesso truccato
da successo …

Forse non sarai più
né vittima né complice
della contraffazione informatica,
promessa mancata
di verità.

Né sarai più attratto
da falsi modelli di felicità.

Il dolore nudo
sostituirà la rabbia urlante
impigliata tra veli opachi
e parlerà con la voce sommessa
e chiara dell’anima.

Lo sentirai, il nudo dolore,
nel profondo del tuo essere.
Lo sentirai nella tua carne,
nella tua mente, nel tuo cuore,
nelle tue vane parole …

Il dolore spezzerà le reni
alle tue difese,
alle tue sciocche pretese,
ai calcoli meschini
di chi crede che il suo cortile
sia il mondo.

E sarà un bene.
Da lì potrai rinascere
come creatura nuova,
privata di tutto l’inutile,
dotata solo di ciò che conta:
l’essenziale umano.

Anna Maria Guideri, 18-03-2022

L’ALTO E IL BASSO

(al tempo del covid)

Precipitati nel turbine del covid
brancoliamo smarriti:
tutto si confonde.

Il cielo e la terra non sono più quelli.
A che serve mirare al cielo
della nostra fede e del nostro orgoglio
quando è la terra che grida?

Dove sono l’alto e il basso
dei nostri pregiudizi,
dei nostri occhi velati?

E’ in alto il cielo
delle grandiose ambizioni?
E’ in basso la terra
delle nostre fatiche,
che calpestiamo e devastiamo
da insensati predatori?

Scopriamo oggi che è la terra
il nostro cielo da salvare,
il nostro alto a cui mirare.

Solo chinandoci su di lei
umili e vinti
eleviamo il nostro spirito
per ritrovarci umani.

Ed è la sua ampiezza
che può renderci
accoglienti e fratelli.

Nello scompiglio pandemico
lontano
è chi si avvicina
incurante del male;
vicino è chi si allontana
perché ci vuol bene.

Fuggiamo dal recinto cosmico
delle nostre paure.
Possiamo perderci o salvarci

dentro un unico, libero spazio,
in un unico tempo.
Insieme.

Anna Maria Guideri, 17-02-2022

UNA DONNA AL QUIRINALE?

(Anche no, però …)

Ci vuole una piccola stecca nel coro unanime delle ragionevoli e prevedibili lamentazioni per la mancata elezione di una donna – in gamba (?) – al Quirinale. A tal riguardo mi preme sottolineare un punto, sfuggito ai più, ma, a parer mio, non banale: quello del bicchiere mezzo pieno. Non eleggere una donna alla presidenza della Repubblica è un dramma? A giudicare dagli alti lai dei media allineati con il politicamente corretto sembrerebbe di sì. Penso che, visto il favore di cui le donne godono, soprattutto nei ruoli apicali del potere, averne proposte due, sia già un risultato, infatti non era mai accaduto prima. Il fatto che il volo di Belloni e Casellati sia stato interrotto proprio sul più bello, può essere letto – anche se non eletto – diversamente. Per esempio che si è infranto un tabù, che si è sbloccata una situazione di stallo secolare che potrà costituire un precedente per esiti migliori nel prossimo futuro. E che forse, con la mancata assunzione al cielo, pardon, al Colle, della Casellati, l’abbiamo scampata bella. E qui mi corre l’obbligo di ammettere che non ricordo meriti attribuibili alla sua persona al netto dell’uso privato dei voli di Stato, ai conflitti d’interesse di natura familistica e al voto da lei espresso a suo tempo a favore della tesi della stretta parentela di Ruby Rubacuori con l’ex Presidente dell’Egitto, Mubarak. Sarebbe – ella – stata la figura più idonea ad inaugurare l’era delle donne al Quirinale? Non è azzardato supporre di no. Ma il punto più importante che mi preme sottolineare è quello del falso egualitarismo di quanti si sono stracciati le vesti gridando all’ennesimo oltraggio alle donne che, in quanto tali, dovrebbero assurgere alla carica più alta dello Stato a titolo di risarcimento, indipendentemente dai meriti acquisiti. E questo solo per poter issare per primi la bandierina femminista sulla vetta del Colle. I trattamenti diversificati relativi al genere, anche se fatti con intento riparatore, sono discriminanti perché stigmatizzano la differenza assumendola come criterio di valutazione e non come un dato oggettivo che ha tutto il diritto di essere riconosciuto e rispettato per quello che è.

Anna Maria Guideri, 08-02-2022

MOTTI DA LEGARE 9

1 – Mattarella rieletto Presidente della Repubblica: lo sventurato rispose.
2 – Perché Salvini ha impallinato i candidati della destra? Perché li ha scambiati per quelli della sinistra!
3 – La politica, dopo essersi suicidata, pretende di occupare il centro della scena. Praticamente cerca di riempire il vuoto con il nulla.
4 – A Massimo Cacciari: “Cosa pensa della Belloni Presidente della Repubblica?” “Cosa volete che ne pensi? Io non la conosco …” e se IO non la conosco, cosa volete che valga?
5 – Femminismo. Se per essere considerate brave come i maschi bisogna somigliare alla Meloni, allora meglio la discriminazione!
7 – Letta, Lucia Annunziata & C. : “Berlusconi non è candidabile perché è divisivo:” No, è divisivo perché non è candidabile.
8 – Montanelli: “Berlusconi sarà un vaccino che ci immunizzerà per sempre.” Stiamo pagando ancora il prezzo dei tagli alla ricerca!
9 – Pier Ferdinando Casini: l’insostenibile pesantezza del non essere.
10 – Berlusconi : in Mediaset stat virus.
11 – I no vax non si arrendono … Una bandierina val bene la morte di migliaia di persone.
13 – Quirinale: Berlusconi è stato dismesso con il massimo dei veti!
14 – “Draghi dovrebbe essere sia capo del governo che Presidente della Repubblica:” un uomo per tutte le poltrone.
15 – I politici chiamano un tecnico perché non sanno governare e poi pretendono di governare riparandosi dietro al tecnico.
16 – Casellati al Quirinale? Soluzione finale!
17 – Molti neofascisti negano il ritorno del fascismo. Perché si sottovalutano così tanto?
18 – Draghi ha tolto il pallino ai partiti? No, i partiti l’hanno tolto a Conte e a se stessi dandolo a Draghi.
19 – Quirinale. Ogni parte vuole un candidato super partes che sia dalla … propria parte!
20 – Chi ha il mito del capo ha l’anima di un servo.
21 – La matematica è un’opinione. Le donne per essere considerate pari agli uomini devono valere il doppio.
22 – Salvini: “Avremo una Presidente donna in gamba. ..” … quindi, un’eccezione, infatti … Mattarella bis!
23 – Berlusconi si candida al Quirinale: la voce dell’indecenza.
24 – Letta: “Dobbiamo essere i preservatori di Draghi.” No comment.
25 – L’anno del Dragone. Draghi, meglio al governo o meglio al Quirinale? Se va al Quirinale, chi ci va al governo? E se resta al governo chi va al Quirinale? Meglio sarebbe se andasse da tutte e due le parti, mezzo di qua e mezzo di là: Il Dragone dimezzato.
26 – Berlusconi ha rinunciato alla corsa al Quirinale. Vox media: “Ci mancherà.” Preferisco piangere perché non posso più ridere di lui che ridere perché mi fa piangere.
27 – Cosa pensare di Berlusconi? Ai postumi l’ardua sentenza.
28 – No vax: “Abbiamo il diritto di esprimere le nostre idee.” Quali?
29 – Migranti: hanno raggiunto la fame internazionale.
30 – “Nella contesa quirinalizia hanno perso tutti i leader di partito – compreso Letta – tranne la Meloni che è rimasta immobile” (A. Padellaro, Il Fatto Quotidiano). Non si capisce perché la Meloni che non ha ottenuto nulla si sarebbe rafforzata e Letta che ha portato a casa il risultato che voleva, si sarebbe indebolito.

Anna Maria Guideri, 1 febbraio 2022

Salvini, un eroe del nostro tempo

come il piffero di montagna

La sinistra era il bersaglio,
ma lui ha preso un forte abbaglio:
con la mira sua maldestra
ha sparato al centrodestra.

Uno ad uno son caduti
sotto i colpi ricevuti
dal killmaker della Lega
– l’assassin che tutto nega –

Pera, Nordio e la Moratti
– questi sono i nudi fatti –
con Frattini e Casellati
sono stati sterminati!

E’ Salvini l’omicida;
or nessun di lui si fida:
per suonare era andato,
ma ahimè, fu lui il suonato!

Anna Maria Guideri, 31-01-2022

Un paese normale …

( … con B. al Quirinale …)

E’ l’Italia un bel paese
che non ha molte pretese …
Si accontenta – bene o male –
d’esser semplice e normale.
Qualche nota di colore
può destar qualche timore
di subire un bel tracollo,
ma tutt’è sotto controllo.
Un elenco ora facciamo,
cosicché ve lo mostriamo.

Silvio punta al Quirinale?
Sì, allor che c’è di male?
Anche se per un reato
lui è stato condannato,
quello di frode fiscale,
in Italia ciò è normale!

Se la mafia ha finanziato,
se lo stato lui ha piegato
al conflitto d’interessi
e a salvarlo dai processi
coi reati in prescrizione
– salvo Cesano Boscone –
dite un po’ che c’è di male?
In Italia ciò è normale!

Dà via libera ai fascisti
che così non s’eran visti …
come i repubblichini
quando c’era Mussolini.
Poi sdogana a profusione
bunga bunga e corruzione
finanziando candidati,
olgettine e deputati.
Ma alla fin che c’è di male?
In Italia ciò è normale!

Contro la magistratura
gonfia una montatura
di accuse e vilipendio
provocando un vero incendio,
distruggendo verità,
onestà, legalità.
Ma alla fin che c’è di male?
In Italia ciò è normale!

Per il suo dubbio passato
di inquisito e condannato
B. non può fare il bidello,
ma può rendere un bordello
il Palazzo Quirinale …
In Italia ciò è normale!

L’uom con molte qualità
è uno senza dignità;
sempre al centro della scena
con la sua presenza oscena,
con le sue mezze calzette
e le sconce barzellette,
il linguaggio da osteria
che fa tanta simpatia …
Ma su via, che c’è di male?
In Italia ciò è normale!

Cavaliere, ci consenta,
lei ben ci rappresenta
e perciò è assai normale
che lei ambisca al Quirinale.
E’ democrazia, bellezza:
giovinezza, giovinezza!

Anna Maria Guideri, 20-01-2022

TOTO’- QUIRINALE

(La dietrologia quirinalizia come arma di confusione di massa)

Quanto più Draghi cerca di sfuggire all’assalto della stampa con dichiarazioni oblique o elusive in merito alla sua disponibilità a candidarsi al Colle, tanto più la fantasia dei giornalisti si sbizzarrisce prodigandosi in ipotesi tanto varie quanto poco supportate da riscontri oggettivi. Mancando di dichiarazioni esplicite da parte del designato – a furor di media – al Quirinale, i giornali si esercitano nel difficile compito di interpretare e di processare – più o meno fantasiosamente – le sue intenzioni. Con lo zelo e la pignoleria dell’entomologo, vengono esaminati i suoi silenzi, il suo, dire e non dire, i suoi mezzi sorrisi, la sua mordacchia alla stampa … Quale sarà il futuro di questo grande uomo che tutto il mondo ci invidia, che porta in dote all’Italia imprese finanziarie gloriose ed ha davanti a sé, alla sua bella età, praterie sterminate da percorrere, lancia in resta, sul cavallo bianco ? Sarà lui che ci libererà dall’incubo del cavaliere nero? Oppure rimarrà a fare il capo del governo, o – ultima spiaggia – si accontenterà più modestamente, di fare il nonno portando i nipotini ai giardinetti? Qualunque cosa dica – o non dica – ognuno, a seconda dell’area politica ed editoriale di riferimento , la interpreta a modo suo ed è molto raro che venga dato credito a ciò che viene detto apertamente. Cosa ci sarà dietro ai suoi silenzi? Cosa ci sarà dietro alle sue parole? Mai che ci si fermi un attimo a pensare a cosa c’è davanti. Se tace, acconsente, se dice qualcosa, ne vuol dire un’altra; se dichiara di essere un nonno, vuol dire che pensa al Quirinale, se si rimette alla volontà del Parlamento, vuol dire che lo tira per la giacchetta per farsi eleggere … Ma anche le parole di Mattarella, che pure ha dichiarato ripetutamente e in modo inequivocabile di non voler continuare il suo mandato, sono oggetto di varie e arbitrarie supposizioni da parte dei media. E’ il Totò Quirinale che imperversa e che spinge ad oltrepassare i confini della realtà, ad inseguire i propri sogni, pardon, i propri ineressi. E’ vero, fermarsi a ciò che è evidente, può risultare limitante e fuorviante, ma saltarlo del tutto a piè pari per forzare la situazione nella direzione desiderata da chi ha corposi interessi in gioco, è altrettanto sbagliato e cinicamente strumentale. Una cosa è certa: Draghi ha contribuito, forse a sua insaputa, forse suo malgrado, a dare un forte impulso alla cultura dietrologica del nostro paese, ma non se ne sentiva proprio il bisogno, visto l‘uso che ne viene fatto dai no vax. Decodificare i segni di Draghi è un’impresa ardua che trova, nella lontana decifrazione dei geroglifici egiziani, uno storico e illustre precedente.

Anna Maria Guideri, 15-01.2022

Motti da legare 8

di Anna Maria Guideri

1 – Massimo Cacciari si è paragonato a Socrate perché, vaccinandosi, ha rispettato la legge dello Stato anche se non la condivide. Precisiamo. Il governo di Atene ordina a Socrate di bere la cicuta. Socrate obbedisce e muore. Il governo italiano ordina a Cacciari di vaccinarsi contro il virus; lui obbedisce e si salva. Socrate rispetta la legge anche se lo uccide. Cacciari contesta la legge anche se lo salva. Ogni epoca ha i filosofi che si merita. Con uno scambio di filosofi avremmo risolto tutti i nostri problemi e avremmo salvato la vita a Socrate!)
2 – Effetto Berlusconi al Quirinale: vomito ergo sum!
3 – Covid: “Bisogna comunicare meglio …” Come se 140mila morti non bastassero!
4 – Renzi: “E’ merito mio se il governo Conte è caduto, è merito mio se c’è Draghi al governo, è merito mio se la sinistra è un colabrodo … “ La rosa dei vanti.
5 – Democrazia fragile. Tutte le dittature si somigliano, ma ogni democrazia è democratica a modo suo. (Parafrasi dell’incipit di Anna Karenina.)
6 – Berlusconi e lo shopping in Parlamento per farsi eleggere al Quirinale: il mercato delle cacche.
7 – Il quotidiano La verità ha aumentato le sue vendite. Poiché la verità non è una merce che si vende bene, è difficile credere che tale quotidiano la racconti.
8 – A modo loro i no vax sono coerenti. Se non credono all’efficacia del vaccino come possiamo pretendere che si sentano responsabili verso chi si ammala di covid? Loro non si sentono untori, ma salvatori!
9 – Vicini alla ggente. La piacioneria di molti politici in cerca di voti serve a coprire il loro cinismo e la loro incompetenza.
10 – Più gli interessi dei partiti sono privati, più essi si somigliano, più gli interessi sono pubblici, più si differenziano. Le grandi visioni sono riconoscibili, le piccole, no. Non è un caso che oggi si dica che sono tutti uguali.
11 – Berlusconi redivivo (e recidivo): la zecca garbugli dello Stato.
12 – Un filosofo come Cacciari discende dall’homo sapiens o dall’homo insipiens?
13 – Lottare è un rischio, ma è l’unico mezzo che abbiamo per migliorare il mondo … o per distruggerlo!
14 – Amor di patria. Ci sono i patrioti e i patridioti.
15 – Covid: “La vita prima di tutto e a qualunque costo … “ Anche quella di Renzi, Berlusconi, Salvini, Cacciari … ? Via non esageriamo, a volte la vita è sopravvalutata!
16 – Populisti al potere: far credere al popolo di fare quello che vuole lui per fare quello che vogliono loro.
17 – Avere le stesse idee politiche: affinità elettive.
18 – Politicamente scorretto: il problema è l’altro che si offende non tu che sei razziata.
19 – No vax, quanta fatica sprecata per dimostrare l’indimostrabile!
20 – Cause – e case – comuni: non è necessario essere diversi per battersi per i diritti dei diversi.
21 – Civiltà dell’immagine: tenere più alla propria immagine che alla propria vita.
22 – C’è chi ha una buona vista, ma non ha una visione e c’è chi non ci vede, ma ha una visione grande.
23 – I no vax lottano contro la dittatura della ragione.
24 – Perché il male sembra più forte del bene? Perché non ha dubbi.
25 – Gogna mediatica: licenza di offendere.
26 – Salvini è un accattolico, uno che accatta i voti dai cattolici sventolando croci, rosari e madonne…
27 – No vax: la legittima difesa del diritto di esprimere le proprie idee si traduce nel diritto di difendere le idee più sbagliate e pericolose.
28 – Obbligo vaccinale. Siccome siamo costretti a fidarci di chi può sbagliare, cerchiamo allora di fidarci di chi può sbagliare un po’ meno, ad esempio, della scienza.
29 – Berlusconi, una candidatura unificante. Se i partiti dissentono tra loro, io sono d’accordo con me stesso. (Parafrasi da Oscar Wilde: Se i critici dissentono tra loro, l’artista è d’accordo con se stesso.)

Anna Maria Guideri, 13-01-2022

CACCIARI & COMPARI

(Pensiero astratto e pensiero autoritario)

Tra i vari articoli che trattano delle posizioni assunte da alcuni intellettuali – in primis Cacciari e Agamben – contro la decisione del governo di imporre l’uso del green pass e surrettiziamente del vaccino, si segnala quello di Carla Benedetti apparso su Domani il 04 Gennaio. Criticando il punto di vista puramente astratto dei suddetti filosofi, la Benedetti cita molto opportunamente il pensiero filosofico di Leopardi, vasto e lungimirante in grado di abbracciare la condizione umana in tutta la sua problematica complessità e dipendenza dalle forze della natura. Il punto debole del pensiero di Cacciari & compari sarebbe dunque un eccesso di astrazione che prescinde dalla valutazione del contesto nel quale l’essere umano vive in stretto rapporto con tutto ciò che lo circonda. Condivido totalmente il punto di vista dell’autrice dell’articolo con una precisazione che può apparire banale, ma che a parer mio non lo è. Mi chiedo se non sia più opportuno parlare, anziché di pensiero astratto, di pensiero autoritario. Questa attribuzione potrebbe suonare strana, vista la loro pretesa di battersi per difendere, in nome della Costituzione, la lesa libertà dei cittadini italiani. Eppure credo si tratti proprio di un evidente caso di ottuso autoritarismo ad opera di chi si vanta di essere ultrademocratico! Nessuno è più autoritario di chi prescinde dall’esperienza concreta, di chi presume di interpretare la realtà senza tenerne conto, di chi si rifiuta di fare i conti con gli effetti devastanti di una pandemia sfuggita al controllo, per costruirsi pseudoverità a misura del proprio delirio di onnipotenza. Non credo che il pensiero astratto, in quanto tale, porti necessariamente a prescindere dalla realtà o a sottovalutarla. Per astrarre occorre attraversare la realtà scartandone il superfluo per estrarne l’essenziale. Astrazione ed estrazione sono termini abbastanza affini. Nel caso dei provvedimenti anticovid non è il pensiero astratto che può ridurne l’efficacia, ma quello autoritario e antropocentrico dei filosofi no pass come sostiene Piero Bevilacqua su Il manifesto del 06 Gennaio.
Anna Maria Guideri, 08-01-2022

L’articolo di Piero Bevilacqua sul Manifesto del 6 gennaio 2022