IL DITO E LA LUNA

(Flash sulla crisi climatica)

Dall’articolo di Fabrizio Sinisi – La lotta ambientalista è arrivata a un bivio – apparso su Domani domenica 9 gennaio, ho tratto alcuni spunti di riflessione. Sinisi sostiene che i gesti di protesta a base di vernice scagliata contro opere d’arte – per fortuna protette – e il palazzo del Senato compiuti da alcuni giovani ambientalisti con l’intento di sensibilizzare al problema non solo l’opinione pubblica, ma i massimi organi di potere, lasciano il tempo che trovano. Di fatto non sensibilizzano un bel nulla e sono sopravvalutati sia per i danni che potrebbero produrre ai beni pubblici, sia per la capacità di incidere sulle scelte dei governi. Non c’è bisogno di sensibilizzare nessuno – sostiene Sinisi – il problema della crisi ambientale è noto e arcinoto da tempo, ma scarsamente considerato dai potenti della terra al netto di un dibattito culturale tanto salottiero quanto inutile. Condivido il contenuto dell’articolo traendone alcune osservazioni di natura più psicologica che politica. Pochi ragazzi che protestano in modo “poco ortodosso” sono il dito o la luna? Di fronte alle prospettive alle quali il disastro ambientale ci pone, è evidente che sono il dito, ma sembra che nell’immaginario collettivo il dito sia la luna e viceversa. Questa distorta percezione della realtà può dipendere da diversi fattori. Uno può essere attribuito alla manipolazione mediatica di un sistema che vede in pericolo il proprio modello di sviluppo ed ha quindi tutto l’interesse a dirottare l’attenzione pubblica verso obiettivi secondari; l’altro – non meno importante – credo sia dovuto alla natura della psiche umana propensa a prendere in considerazione ciò che è vicino nello spazio e nel tempo, rispetto a ciò che appare lontano. Siamo, anche psicologicamente molto più miopi che presbiti. Lo sguardo prospettico, soprattutto se di lunga gittata, non ci appartiene più di tanto. Il gesto vandalico è presente, dirompente, sporadico: fa notizia perché ci prende alla sprovvista. Il degrado ambientale è un fenomeno al quale da tempo ci siamo assuefatti e con cui abbiamo imparato a convivere perché è somministrato a piccole dosi e gli eventi catastrofici che ne derivano non vengono vissuti, a livello percettivo generale, strettamente correlati ai nostri irresponsabili – comportamenti, al nostro stile di vita. Per un piatto di lenticchie – il consumismo – abbiamo venduto la primogenitura, la salvezza del pianeta. I tempi delle cause (sfruttamento e inquinamento irresponsabile del suolo) e degli effetti (alterazioni climatiche, pandemie e disastri ambientali vari) non coincidono e questo mantiene bassa la soglia dell’attenzione e della preoccupazione generale. E così, paradossalmente, uccidere la vita, risulta meno grave che deturpare un’opera d’arte o la facciata di Palazzo Madama. Rifarsela col dito è molto più facile e politicamente più redditizio che rifarsela con la luna, molto più difficile, anche se non impossibile, da raggiungere. Guardare la luna significa uscire dai salotti dei dibattiti mediatici e prendere concretamente sul serio – come fa il movimento guidato da Greta Thunberg – il tema della catastrofe ambientale prefigurando, per salvare il mondo, un altro mondo. Siamo disposti per questo a rivedere il nostro stile di vita e cioè, soprattutto i nostri consumi, le nostre priorità? Siamo disposti a comportarci da ospiti, piuttosto che da padroni insensati, da predatori, da turisti per caso? Come figli grati della terra anziché come sfruttatori famelici? Si parla del dito perché è facile criticare e punire chi imbratta la bellezza del patrimonio pubblico; più difficile è denunciare i responsabili della devastazione ambientale e condannarli a cambiare radicalmente vita, anche perché gli accusatori dovrebbero condannare se stessi!

Anna Maria Guideri, 13-01.2023

FRANKENSTEIN – 2

(la destra e la plastica facciale)

Da quando la destra si è installata al potere, i vari osservatori – soi disant – moderati, o benpensanti, o possibilisti, o beneauguranti, o attendisti … vagheggiano di una destra liberal-democratica che bisogna lasciar lavorare , non ostacolare né giudicare a priori … come se Salvini, Meloni e La Russa – tanto per non far nomi – fossero nati con Gesù Bambino in questo Natale del 2022! Accarezzano l’ipotesi – non si sa dove fondata – di una destra che, per quanto post-fascista, sia in grado di guidare la nave Italia fra i marosi della crisi economica e sociale e sia garante delle istituzioni democratiche sia a livello nazionale che internazionale. Ma su cosa si fonda questa rosea previsione, questo auspicio che forse, nemmeno il candido Forrest Gamp, si sentirebbe di formulare? Su dati concreti? Lo escludo. Su un’ingenua speranza? Mi pare improbabile. Sull’inconfessato desiderio che un po’ di fascismo ci faccia bene e metta le cose a posto? Propenderei per quest’ultima ipotesi. La destra italiana è quella, solo quella. Hai voglia di girarci intorno e di addobbarla con le lucine natalizie! Sotto i cascami del patriottismo da ancien regime conserva intatti i caratteri ereditari che si tramandano inalterati di generazione in generazione. Non si è ancora prodotto quel salto di specie dal regime autoritario alla cultura democratica che giustifichi tante inutili attese. Perché dunque arrabattarsi tanto per scorgere, all’interno di questa destra così orgogliosamente nostalgica, sprazzi di democrazia che si fanno tanto desiderare? Si assiste con una certa commiserazione agli sforzi estenuanti ed infruttuosi di quanti desiderano conferire a questa destra – che più destra non si può – una parvenza di presentabilità democratica all’interno del consesso europeo e mondiale, ma il rischio è quello di dotarla di innesti del tutto incompatibili con la sua vera natura. Con il risultato di ottenere un effetto Frankenstein come accade in un intervento di chirurgia estetica mal riuscito che trasforma la bruttezza naturale in una mostruosità artificiale e pertanto, ingannevole. Un restyling che vorrebbe essere esteticamente passabile, ma che di fatto risulta democraticamente impossibile. E quanto più gli osservatori-chirurghi si accaniscono per farli sembrare belli, più i fascisti – tanto affezionati alla propria identità – si ostinano a rimanere brutti. A fronte di un evento antistorico – la vittoria di un partito post-fascista a cent’anni dalla marcia su Roma e a quasi ottanta dalla sconfitta dell’originale e della sua esclusione dall’arco costituzionale – si assiste oggi ad un evento antiestetico: il rifacimento di uno strano soggetto politico di governo con le gambe in avanti e la testa girata indietro. Per evitare che il nuovo Frankenstein ci confonda le idee, eccovi un breve, non esaustivo promemoria dei capisaldi identitari dell’ideologia fascista, tuttora presenti e orgogliosamente rivendicati dai suoi militanti: 1) la triade Dio-patria-famiglia; 2)l’intolleranza verso le minoranze di ogni tipo; 3) la discriminazione di genere (vedi i tentativi di attacco alla legge 194); 4) il nazionalismo; 5) Le disuguaglianze come principio cardine dell’assetto sociale; 6) il conservatorismo inteso come chiusura al dialogo interculturale; 7) il mito del capo … Questi sono alcuni punti di un soggetto politico fortemente ancorato al passato, ma tremendamente presente ed in grado di prefigurare un inquietante futuro. Un partito che non rinnega niente, ma che si è preso tutto. Che gli osservatori di professione osservino, ma soprattutto, riflettano.

QUANTO E’ BRUTTA LA MONNEZZA
CHE CI APPESTA TUTTAVIA …
CHI E’ FASCISTA VADA VIA:
DEL DOMAN VOGLIAM CERTEZZA!

Anna Maria Guideri 02-01-2023

QATARGATE

(dialogo fra un elettore di FI e un elettore del PD)

FI – Ma che scandalo in Europa con il Qatar per colpa della sinistra! Chi se lo sarebbe aspettato proprio dal PD che fa tanto il moralista!

PD – E chi se la sarebbe aspettata tanta indignazione morale da uno che ha sempre votato per Berlusconi?!

FI – Che c’entra Berlusconi? Siete voi i moralisti, mica noi!

PD – Infatti, voi non avete mai corso il rischio di difendere l’onestà, ma stranamente ora siete voi che vi scandalizzate! La vostra è una morale a corrente alternata, a seconda di chi delinque. Chi condanna Berlusconi è corrotto e chi condanna Panzeri è corretto. – Nella casa delle libertà si può! – diceva Corrado Guzzanti.

FI – Ma via, vuoi mettere, qui ci va di mezzo l’Europa, l’immagine dell’Italia ….

PD – O da quando in qua vi preme tanto l’Europa e l’immagine dell’Italia, con Berlusconi che ha fatto sbellicare il mondo intero?!

FI – Voi di sinistra fate tanto i santerellini e siete peggio di tutti! Berlusconi ha avuto qualche problema per via delle donne, ma per il resto è stato un grande!

PD – Sì, un grande puttaniere, corrotto, corruttore, indagato per mafia, piduista … Noto con piacere che non è stato per merito di Berlusconi che ti sei convertito alla causa della morale pubblica, ma questa folgorazione sulla via di Damasco la devi tutta allo scivolone – grave, gravissimo – di un politico della sinistra. La lunga vita che Berlusconi ha dedicato alla nobile causa della corruzione non è valsa a risvegliare la tua coscienza morale, l’amore per l’Europa e per la legalità. Potere della sinistra! Se fossi Berlusconi mi sentirei frustrato!

FI – Sfotti, sfotti, intanto siete nella m…a fino al collo!

PD – Mai quanto voi. Vi siete talmente assuefatti alla m … a che il fetore vi sembra olezzo di verbena! Un conto è la corruzione individuale, un altro è la corruzione di sistema. La sinistra non giustifica l’illegalità, la destra, sì, fa parte della sua visione politica.

FI – Ma voi predicate bene e razzolate male; non c’è coerenza.

PD – E invece voi siete perfettamente coerenti: predicate male e razzolate peggio! Certo, rispetto alla sinistra siete più credibili: evasori e delinquenti su di voi possono contare.

FI – Se Berlusconi non fosse stato perseguitato dai magistrati comunisti a quest’ora ….

PD – … sarebbe Presidente della Repubblica, ne convengo! Ma non ti scoraggiare, finché c’è mafia c’è speranza. Tutto sommato dovete essere fieri e soddisfatti. Il contagio della sinistra è la chiara dimostrazione che Berlusconi ha vinto, come corruttore non ha rivali. Per quanto a sinistra si diano da fare, non potranno mai competere con lui: con Berlusconi non c’è partita!

Anna Maria Guideri, 27/12/2022

MOTTI DA LEGARE 17

1 – C’è da ammirare il fascismo perché ce la mette proprio tutta per non farsi dimenticare!
2 – Meloni: Come fo a dare la caccia agli evasori fiscali se mi hanno votato? Mi darei le martellate sui coglioni! Meglio dare le martellate ai coglioni che le tasse le pagano!
3 – Meloni non subisce il maschilismo … No, però lo fa subire!
4 – Per gli ultimi della terra vivere è una colpa e morire è una liberazione … per chi resta!
5 – Flat tax e non solo. Equo vuol dire giusto; uguale vuol dire indifferenziato … a volte anche indifferente.
6 – Il numero dei canali televisivi è inversamente proporzionale al numero dei programmi che vale la pena di vedere.
7 – Elogio dell’imperfezione. E’ più facile che esista una dittatura perfetta che una democrazia perfetta.
8 – Fanatismo. Se i fanatici amassero davvero le proprie idee, non si darebbero tanto da fare per farle fallire.
9 – PD e M5S: marciare divisi per non colpire gli uniti!
10 –Politichese: non si cerca altro che di essere fraintesi!
11 – Nessuna equidistanza. Si può essere super partes riguardo ai partiti ed essere molto di parte riguardo alle idee
12 – Nel nuovo Ministero dell’Istruzione e del Merito , il governo del merito non può vantare alcun merito.
13 – Legge di Bilancio del governo Meloni: ai poveri? A nessuno il suo!
14 – Destra: concepire il potere come forza contro qualcuno anziché contro qualcosa.
15 – Le correnti dentro il PD: eppur si muove!
16 – Perché i partiti della sinistra non riescono ad unirsi? Perché le idee simili uniscono, ma le ambizioni simili dividono!
17 – Paradossi. Chi sono gli avversari dei sovranisti per la redistribuzione dei migranti? I sovranisti!
18 – Razzismo. L’altro prima di essere umano è un diverso? No, proprio perché è diverso non è umano.
19 – Pubblicità: stalking per gli acquisti.
20 – Problemi di ciclo. Migranti: è difficile avere un flusso regolare.
21 – PD 1: vincere per perdersi o perdere per ritrovarsi?
PD 2: vincere per perdersi o perdere per perdersi? La seconda che hai detto!
22 – Bisogna andare oltre il PD… ma bisogna che ci sia il Pd!
23 – Tutti contro il PD. Non sparate sulla croce rosa! E non ci sono errori di ortografia!
24 – Meloni ai migranti: botte da Orban!
25 – Europa, accoglienza e condivisione : Bisogna accogliere i migranti …affinché possano condividere con noi le idee … sull’immigrazione!
26 – Presente storico. Il fascismo non può tornare com’era … infatti è tornato com’è.
27 – Questione di merito. Ce lo siamo meritato il governo della destra!
28 – Sempre meno B. L’irresistibile discesa di Silvio BURLESCONI.
29 – Puoi cambiar nome e vestito, dici Giorgia, ma è Benito!

Anna Maria Guideri, 04-12-2022

MOTTI DA LEGARE 16

1 – Il PD ha perso perché ha governato con le idee degli altri … Sì, con quelle di Renzi!
2 – Il PD è come la democrazia secondo Churchill: è il partito peggiore salvo tutti gli altri.
3 – Agenda Draghi: Come l’araba fenice/che vi sia ciascun lo dice/dove sia nessun lo sa.
4 – Politica italiana: polvere di stallo.
5 – Chi ha votato la Meloni ha seguito la corrente … e ha provocato un corto circuito!
6 – Chi è più puttana chi vende il bene pubblico per fare il proprio interesse privato o chi vende il proprio bene privato senza danneggiare il bene pubblico? A voi il compito di individuare i soggetti.
7 – Offendere, in generale, è politicamente scorretto, ma dire la verità su Meloni, Salvini, La Russa e Fontana … è politicamente PERFETTO!
8 –Meloni ai nomadi: Se sei nomade devi nomadare … E se sei fascista non puoi fare altro che fascistare!
9 – Amare riflessioni. La destra conosce bene se stessa e anche la gente. Non la vuole cambiare perché vuole sfruttarne le debolezze a proprio vantaggio. La sinistra invece, non conosce bene se stessa né la gente, ma pretende di cambiarla e di farsi votare …
10 – Se volete che il male trionfi fatene tanto, ma tanto, così la gente non ci farà più caso.
11 – Prima di rispondere a chi vi chiede cosa ne pensi? Chiedetevi se siete capaci di pensare.
12 – La Meloni ha vinto. Mai le donne hanno vinto così bene e così … male!
13 – Meloni: Ve lo do io il femminismo!
14 – Corsi e ricorsi: le marce. 27 Ottobre i922 , prima marcia su Roma. 25 Settembre 2022, seconda marcia su Roma.
15 – La massificazione del sapere non è altro che la massificazione dell’ignoranza.
16 – Non esiste la sinistra; esistono i sinistri.
17 – Molti criticano il PD non perché gli dispiace che sia stato sconfitto, ma perché hanno fatto di tutto perché ciò avvenisse.
18 – C’è una sinistra governativa che per governare perde se stessa e c’è una sinistra antigovernativa che per non governare lascia che governi la destra.
19 – PD: Andremo a fondare la nuova sinistra! Affondare?
20 – Letta : il caposbanda del PD.
21 . Visto il livello medio-basso dell’elettorato italiano, per vincere bisogna puntare al peggio: puntare al peggio è meglio!
22 – Pur di avere ragione, diversi preferiscono che le cose vadano male piuttosto che dover ammettere di avere sbagliato le previsioni.
23 –Se il centro-sinistra si univa, vinceva … Se c’era!
24 – I mali della sinistra: responsabili con poca identità; irresponsabili con troppa identità.
25 – Destra al potere, prospettive. Passare dal diritto di voto al diritto di veto (del potere)?
26 – Meloni: Noi crediamo nel merito … E La Russa, allora?

Anna Maria Guideri, 30-10-2022

Il caso Carlotta

Massimo Gramellini

Il Corriere della Sera 5 novembre 2022

Carlotta che non può essere brava

Capisco che una ragazza che, dopo essere stata la prima della classe al liceo, si laurea in Medicina con 110 e lode e sei mesi di anticipo, trovando pure il tempo di girare il mondo e di posare da modella, possa non risultare simpatica a tutti. Però l’exploit di Carlotta Rossignoli da Verona non le ha procurato solo qualche umanissimo sbotto di invidia, ma una vera campagna di delegittimazione. I compagni di corso sono arrivati a scrivere alla preside del San Raffaele per sapere come sia stato possibile che Carlotta si sia laureata così in fretta. E sui social sono fiorite le insinuazioni sul suo modo di vestire e sul sostegno economico garantitole dai genitori. È probabile che, se Carlotta avesse dovuto lavorare per mantenersi agli studi, avrebbe impiegato più tempo a completarli. Però è indubbio che non ha sprecato l’aiuto dei familiari, e che non tutti coloro che si laureano in ritardo, o non si laureano affatto, sono nullatenenti. Apprezzerete il fatto di essere riusciti ad arrivare sin qui senza sentir echeggiare la famigerata parola «merito». Poiché ci tocca escludere (vero?) che il pregiudizio su Carlotta abbia a che fare con il suo essere donna, sfugge la ragione dell’accanimento con cui si cerca di sminuire il successo di una studentessa in gamba. Ci viene in soccorso quanto diceva Montanelli a proposito degli italiani che, se vedono  parcheggiata una fuoriserie, non pensano al modo migliore per comprarsene una, ma a quello più rapido per tagliarle le gomme.

Guideri lettera a Gramellini

Gentile Dott. Gramellini,

il problema di Carlotta Rossignoli, al netto della campagna denigratoria della quale è fatta oggetto – vergognosa perché molto personale – ci rimanda al modello educativo che lei incarna. Onore dunque ai suoi meriti – non possiamo che chiamarli così – e condivisibile l’apprezzamento dell’uso responsabile che Carlotta fa dei vantaggi di cui gode fin dalla nascita. Detto questo, penso che il punto non banale sollevato dai media non ultimo quello di Domani a firma di Selvaggia Lucarelli, riguardi ciò che lei rappresenta: il modello veicolato non tanto dalla sua indiscutibile eccellenza, quanto piuttosto dall’uso che ne viene fatto. Se si fa di tutto per porsi come un esempio alto di merito tanto da diventare un potente influencer,

ci si espone inevitabilmente ai commenti – anche a quelli meno benevoli – perché il problema non riguarda più solo Carlotta, ma tutti noi. Il problema diventa politico, o meglio, come si diceva una volta “Il personale è politico”. Vivere a 23 anni esclusivamente per raggiungere i più alti traguardi scolastici rinunciando alla vita sociale e sentimentale “per non perdere tempo”, inseguendo ritmi frenetici per essere sempre e comunque “la prima della classe” è più che legittimo, ma se questo diventa un esempio educativo, chiediamoci se può essere utile alla nostra società più di quanto possa esserlo un modello altrettanto responsabile, ma un po’ meno nevrotico. 

Un caro saluto

Anna Maria Guideri

MOTTI DA LEGARE 15

1 – Meloni: Noi non siamo mostri … di-MOSTRA-lo!
2 – I politici di destra tengono molto alla famiglia … infatti molti ne hanno più di una!
3 – Meloni: La destra è chiamata a portare in salvo la nave Italia … però senza immigrati!
4 – Il vero problema è che la destra è veramente destra e la sinistra … pure!
5 – Renzi e Calenda, i migliori esperti In EGOLOGIA.6 – Bisogna riconoscere che la Meloni è coerente … Speriamo che da ora in poi non lo sia più.
7 – La Russa e Meloni hanno un merito storico, quello di testimoniare l’attualità del fascismo!
8 – Informazione mediatica: IN MEDIA STAT VIRUS!
9 – Domanda provocatoria. E’ possibile che la democrazia faccia più comodo agli antidemocratici che ai democratici?
10 – La Meloni ci crede davvero … PURTROPPO!
11 – La sinistra è rossa .. con 40 sfumature di grigio
12 – Dubbio metodico. La sinistra non è votata perché non è abbastanza di sinistra, o non è abbastanza di sinistra perché non viene votata?
13 – Non sense. Meno giornali si vendono, più giornali si stampano; meno cittadini votano,più partiti nascono.
14 – Il Paese è quello che è, e la sinistra è quello … che non è.
15 – I rigurgiti fascisti sono stati sottovalutati: dalla flemma alla fiamma.
16 – I media ora attaccano il governo dei fascisti : tanto hanno già vinto!
17 – Minaccia nucleare: l’assenza del senso del pericolo è il pericolo più grande.
18 – Come fa la sinistra ad unirsi se non esiste più?
19 – La Russa, Fontana, di peggio non c’è, che male s’è fatto pe’ avervi tra i piè?
20 – Guerra: dal diritto internazionale al delitto internazionale.
21 – Il governo di destra ha una larga maggioranza: la banda larga!
22 – Molti hanno votato la Meloni per vedere come andrà a finire. A finire, appunto.
23 – Meloni ha condannato le leggi razziali fasciste: speriamo che continui a fingere!
24 – Il popolo italiano è formato da talenti individuali e da idioti collettivi.
25 – Letta è un bravo politico per tempi normali …. Allora per nessun tempo!
26 – Quale libertà dobbiamo aspettarci dalla destra? La libertà obbligatoria!
27 – Questione di merito scolastico. Da Don MILANI a Donna MELONI il salto, per la scuola, è mortale!

Anna Maria Guideri, 30-10-2022

Intelligenti e stupidi

Le persone intelligenti comprendono la realtà e vi si adattano. Le persone stupide non la comprendono e per questo la vogliono cambiare e sono loro che la cambiano in meglio quando ci azzeccano e in peggio quando non ci azzeccano. Insomma, non ci resta che guardare agli stupidi o con timore o con speranza. Il futuro è dei cretini? Tutto lo fa pensare a giudicare dal presente. Infatti, se coloro che capiscono non si muovono e coloro che si muovono non capiscono, le persone intelligenti sono perfettamente inutili e quelle stupide sono pericolosamente utili!
Anna Maria Guideri 21 ottobre 2022

MELONI NON OLENT

(ovvero, la fenomenologia del fascismo)

Per non fare schifo basta vincere. Lo sport preferito dalla maggioranza degli esseri umani è sempre stato quello del salto in alto , il cosiddetto salto sul carro del vincitore – chiunque fosse – e i media nostrani non fanno eccezione alla regola, anzi! L’anomalia più evidente non è quella del bersagliatissimo Pd che, per un malinteso senso di responsabilità, si è immolato sull’altare della governabilità dissanguandosi e riducendosi ad un ectoplasma fluidico, difficile da identificare e da votare. No, l’anomalia più intollerabile e ben mascherata è quella degli opinion maker che recitano la doppia parte in commedia. Da un lato criticano la destra, dall’altro bastonano la sinistra la quale, senza il loro eccesso di zelo, forse avrebbe avuto qualche chance in più per fronteggiare l’avversario e per ridurne il dilagare. Ma si sa, il successo annunciato è un ottimo deodorante. Non aspettano altro che consegnare alla soluzione finale, altrimenti detta rottamazione , il Pd, padre di tutte le disgrazie della sinistra. Peggiore assai dell’eterno fascismo capace di riciclarsi e trasformarsi, come un redivivo Fregoli, e di assumere di volta in volta le forme più disparate – e disperanti – di vari fenomeni, l’ultimo dei quali ha assunto le sembianze di una pulzella bionda dall’occhio glauco ma dalla voce simile a quella di Romeo er mejo – pardon – er bullo der Colosseo! La fenomenologia del fascismo ha potuto schierare in Italia, nell’arco di cent’anni, vari fenomeni che da Mussolini in poi, scendendo per li rami a Bossi, Berlusconi, Grillo, Salvini è approdata infine alla Meloni: un cambio di genere, ma non di DNA. Essi hanno surrettiziamente coltivato la pianta velenosa del ventennio sottoponendola a diversi innesti per renderla più confacente al clima dei nuovi tempi. Tanto che i cosiddetti intellettuali-liberal-democratici minimizzano i rischi e le incognite insite nella vittoria della Meloni ostentando una olimpica fiducia nella tenuta delle istituzioni democratiche, sia rimuovendo i recenti vulnus inferti alla democrazia dal ventennio berlusconiano, sia sottovalutando il sicuro declino della nostra civiltà se, come dichiarato dalla Meloni, verranno riviste, corrette o negate alcune importanti conquiste civili approvate o da approvare. Mi riferisco alle leggi sull’accoglienza, alla 194, alla battaglia per lo ius soli, al diritto all’eutanasia e ai diritti delle coppie omosessuali … Può darsi che gli osservatori in cuor loro si rallegrino – a pensar male si fa peccato, ma … – del fatto che finalmente sia arrivato qualcuno che forse ci libererà dall’ingombrante incomodo di ospiti sgraditi come gli immigrati e metterà un po’ di ordine nel caos, un ordine nuovo, appunto. Quelli che Romano Prodi definisce felicemente fenomeni sono dotati di strani poteri in grado di ipnotizzare l’immemore popolo italiano – eterno Pinocchio – attratto da l’ lsola che non c’è , o meglio, dal Paese dei balocchi con l’incantatore Berlusconi – omino di burro – e la finta fatina – Meloni –pronta a prendere per il naso – e non solo – Pinocchio e a trascinarlo nell’Eden dei normali: etero, cattolici, patrioti, stanziali, antiabortisti, nazionalisti, razzisti, mulini bianchi … Tutti uguali, tutti normali, e tutti armati contro il mondo disuguale, minaccioso, provocatorio, destabilizzante. Non so se l’autodafé invocato da molti per il Pd sia la soluzione più auspicabile a seguito del deludente esito elettorale, ma osservo sommessamente che coloro che ora lo invocano sono gli stessi che prima apprezzavano gli sforzi di Letta e avversavano la triade Berlusconi-Salvini-Meloni: tutto sommato Meloni non olent. Dalla foga con la quale si chiede al Pd di suicidarsi si direbbe che il vero male dell’Italia siano i Democratici e non la destra nera che ha vinto le elezioni. Panta rei, tutto scorre, diceva Eraclito, ma non è detto che per questo, tutto cambi!

Anna Maria Guideri, 09-10-2022

AVANTI E INDRE’ (amg)

Il cielo è offuscato da corvi gracchianti,
è un ciel che ci invia segnali inquietanti.
I venti che soffiano son tempestosi,
sollevano in alto potenti marosi.

Un turbine nero il caos alimenta,
ma è un ordine nuovo e chi si spaventa?
Un nuovo futuro è già stato annunciato …
ma quale futuro … si torna al passato!

Quel che ci raccontano son tutte balle …
Meloni è il futuro … dietro le spalle!
Se il nuovo che avanza è Giorgia Meloni …
è donna però, di Benito ha i coglioni!

Giorgia Meloni fa come San Pietro,
dice : “Vo avanti”, ma poi torna indietro.
Il truce ventennio ribussa alle porte …
per dirla col duce: O Roma o morte

Anna Maria Guideri, 02-10-2022