331 metri al secondo
è la velocità di propagazione
del suono nell’aria.
Vedo i lampi all’orizzonte
e conto mentalmente la distanza
in attesa del tuono.
Potrebbe essere l’ultimo.
Maokovskij, 12-10-2022
331 metri al secondo
è la velocità di propagazione
del suono nell’aria.
Vedo i lampi all’orizzonte
e conto mentalmente la distanza
in attesa del tuono.
Potrebbe essere l’ultimo.
Maokovskij, 12-10-2022
Per non fare schifo basta vincere. Lo sport preferito dalla maggioranza degli esseri umani è sempre stato quello del salto in alto , il cosiddetto salto sul carro del vincitore – chiunque fosse – e i media nostrani non fanno eccezione alla regola, anzi! L’anomalia più evidente non è quella del bersagliatissimo Pd che, per un malinteso senso di responsabilità, si è immolato sull’altare della governabilità dissanguandosi e riducendosi ad un ectoplasma fluidico, difficile da identificare e da votare. No, l’anomalia più intollerabile e ben mascherata è quella degli opinion maker che recitano la doppia parte in commedia. Da un lato criticano la destra, dall’altro bastonano la sinistra la quale, senza il loro eccesso di zelo, forse avrebbe avuto qualche chance in più per fronteggiare l’avversario e per ridurne il dilagare. Ma si sa, il successo annunciato è un ottimo deodorante. Non aspettano altro che consegnare alla soluzione finale, altrimenti detta rottamazione , il Pd, padre di tutte le disgrazie della sinistra. Peggiore assai dell’eterno fascismo capace di riciclarsi e trasformarsi, come un redivivo Fregoli, e di assumere di volta in volta le forme più disparate – e disperanti – di vari fenomeni, l’ultimo dei quali ha assunto le sembianze di una pulzella bionda dall’occhio glauco ma dalla voce simile a quella di Romeo er mejo – pardon – er bullo der Colosseo! La fenomenologia del fascismo ha potuto schierare in Italia, nell’arco di cent’anni, vari fenomeni che da Mussolini in poi, scendendo per li rami a Bossi, Berlusconi, Grillo, Salvini è approdata infine alla Meloni: un cambio di genere, ma non di DNA. Essi hanno surrettiziamente coltivato la pianta velenosa del ventennio sottoponendola a diversi innesti per renderla più confacente al clima dei nuovi tempi. Tanto che i cosiddetti intellettuali-liberal-democratici minimizzano i rischi e le incognite insite nella vittoria della Meloni ostentando una olimpica fiducia nella tenuta delle istituzioni democratiche, sia rimuovendo i recenti vulnus inferti alla democrazia dal ventennio berlusconiano, sia sottovalutando il sicuro declino della nostra civiltà se, come dichiarato dalla Meloni, verranno riviste, corrette o negate alcune importanti conquiste civili approvate o da approvare. Mi riferisco alle leggi sull’accoglienza, alla 194, alla battaglia per lo ius soli, al diritto all’eutanasia e ai diritti delle coppie omosessuali … Può darsi che gli osservatori in cuor loro si rallegrino – a pensar male si fa peccato, ma … – del fatto che finalmente sia arrivato qualcuno che forse ci libererà dall’ingombrante incomodo di ospiti sgraditi come gli immigrati e metterà un po’ di ordine nel caos, un ordine nuovo, appunto. Quelli che Romano Prodi definisce felicemente fenomeni sono dotati di strani poteri in grado di ipnotizzare l’immemore popolo italiano – eterno Pinocchio – attratto da l’ lsola che non c’è , o meglio, dal Paese dei balocchi con l’incantatore Berlusconi – omino di burro – e la finta fatina – Meloni –pronta a prendere per il naso – e non solo – Pinocchio e a trascinarlo nell’Eden dei normali: etero, cattolici, patrioti, stanziali, antiabortisti, nazionalisti, razzisti, mulini bianchi … Tutti uguali, tutti normali, e tutti armati contro il mondo disuguale, minaccioso, provocatorio, destabilizzante. Non so se l’autodafé invocato da molti per il Pd sia la soluzione più auspicabile a seguito del deludente esito elettorale, ma osservo sommessamente che coloro che ora lo invocano sono gli stessi che prima apprezzavano gli sforzi di Letta e avversavano la triade Berlusconi-Salvini-Meloni: tutto sommato Meloni non olent. Dalla foga con la quale si chiede al Pd di suicidarsi si direbbe che il vero male dell’Italia siano i Democratici e non la destra nera che ha vinto le elezioni. Panta rei, tutto scorre, diceva Eraclito, ma non è detto che per questo, tutto cambi!
Anna Maria Guideri, 09-10-2022
Quando l’asino raglia alla luna,
rompe la quiete della notte
e turba il sonno del giusto,
non è sua la colpa,
è nella sua natura.
Legato alla macina
o piegato dalla soma troppo carica,
trova liberatorio il suo canto:
gli impedisce di vedere
nel suo torturatore
la causa prima del suo disagio esistenziale.
E canta, come può,
come mamma gli ha insegnato;
per gli altri sono raglii sgraziati e stonati,
per lui è melodia struggente.
Tutte le ragioni ha l’asino,
ma questo non toglie che
asino è e asino resterà
Maokowski, 2022
Il cielo è offuscato da corvi gracchianti,
è un ciel che ci invia segnali inquietanti.
I venti che soffiano son tempestosi,
sollevano in alto potenti marosi.
Un turbine nero il caos alimenta,
ma è un ordine nuovo e chi si spaventa?
Un nuovo futuro è già stato annunciato …
ma quale futuro … si torna al passato!
Quel che ci raccontano son tutte balle …
Meloni è il futuro … dietro le spalle!
Se il nuovo che avanza è Giorgia Meloni …
è donna però, di Benito ha i coglioni!
Giorgia Meloni fa come San Pietro,
dice : “Vo avanti”, ma poi torna indietro.
Il truce ventennio ribussa alle porte …
per dirla col duce: O Roma o morte
Anna Maria Guideri, 02-10-2022
Rara e preziosa era l’informazione:
lungo e faticoso il tempo per reperirla,
vaste le biblioteche, polverosi gli archivi,
alte le pile dei libri, innumerevoli
le pagine da consultare,
folti gli appunti rigorosamente scritti a mano;
lunghe le ore sottratte agli amori.
E molte le trappole da evitare per svelarla,
ardui i sentieri per rintracciarla;
analizzare le tracce e fiutare le orme
tesoro disvelato solo ai più fortunati,
e meritati, quelli dal culo di cuoio,
premio a chi riesce a vedere
l’albero e il bosco.
Vero discrimine di classe e d’ingegno,
dubbi i criteri per valutarla, e selezionarla
mai una certezza, e annotarla:
fogli e foglietti, che poi non leggi:
o magari perdi, o riscrivi …
e grande parte di piccola mente per ritenerla,
e denari per permetterti l’otium del tuo vagare.
Gratificante la conoscenza faticosamente acquisita,
frutto prezioso di operosa elaborazione,
tratto indelebile del carattere
e plasma dell’io.
Per non parlare del trono su cui puoi sederti;
anche il villano, nella sua ignoranza
s’inchinava al dottore, al solo sentore della
superiorità di sapienza e di classe.
Una tranquilla consapevolezza ti attende,
élite della competenza, il connettoma sociale
che solo garantisce l’ordinato progresso
d’ogni consorzio umano: sei tu
il ceto medio riflessivo, essenziale cerniera
tra il potere del denaro
e l’impotenza della miseria.
Sei tu che mantieni in vita il sistema.
Sei tu che puoi sognare di cambiarlo.
Zoòn logikòn, zoòn politicòn, zoòn egemòn.
Animale Razionale, sociale, capo e padrone del proprio destino.
Abbondante e gratuita è oggi l’informazione
è varia, è vasta, è lei che ti cerca
ti sovrasta ti assilla e ti frastorna,
non si lascia sedurre, è lei che ti inebria
E poi è gratuita,
come la prima dose.
Ogni dato è alla portata di tutti,
del professore e della massa incolta,
non conosce barriere di lingua paese istruzione
basta un cellulare, nuovo Oracolo di Delfi,
che ti propone dati e informazioni,
a cascata, avulse da ogni contesto
del tuo vissuto o del tuo elaborato,
sempre nuove, anche discordi,
mirate o random che siano,
allucinazioni che neppure avevi intravisto
nei tuoi sonni più profondi
e neppure negli incubi più angosciosi.
Tu non conosci chi te l’offre e perché,
non hai l’obolo che induce il sacerdote
a renderti edotto, a recarti il conforto della sua verità,
ignota ti è la natura, arcane le fonti.
Ombre di conoscenza mai svelate,
vacue fiammelle in labirinti senza soluzione,
la cecità della buia notte in cui
tutte le vacche sono nere.
E tu stesso contribuisci al grande Caos
anche tu lo implementi con piccole gocce,
non frutto di conoscenza,
ma solo copie inconsce dal Metaverso.
Un vortice di segnali confusi ti avvolge,
come allora col vino “pede libero pulsanda tellus”
ora col ditino compulsi frenetico una virtual tastiera:
è la facile illusione del possesso che ti inebria,
il Dato ti esalta, ti avvinghia e t’avvolge,
come il Minòs del Sommo,
come nel rito Dionisiaco.
Ebbro di hybris ti innalzi a dio,
ubriaco di nulla sprofondi nella melma,
inibito ad ogni possibile conoscenza
ed empatia.
La sbornia passa,
Incerto avverti il tuo destino,
poche le carte che ti ha dato la sorte,
non hai nemmeno un padrone
che si prenda cura di te
che ti conceda una ciotola e magari
una mezza carezza come gratifica
dopo una giornata di dura ed alienata fatica.
Come te ce ne sono tanti, praticamente tutti,
imprenditori di se stessi come recita
il liberalpensiero, in piena libertà di godersi
lo status di neoschiavo, sopravvivi senza sapere
e soprattutto senza chiederti il perché.
Tutti, come te, vittime della medesima droga:
l’informazione che non è diventata conoscenza,
tutti inconsapevoli del mondo liquido ed opaco
in cui siamo immersi.
Sei un precario senza bandiera che ti dia speranza
senza speranza di trovare una bandiera.
Ignavo senza colpa, solo fuochi fatui ti sono stendardo.
Zoòn alogikòn, zoòn akoinòn, zoòn eremòn
Animale Stupido, asociale, individualista e solitario.
Requiescat conoscenza, avvizzi l’empatia,
e pace eterna alla sapientia.
E così sia
Zoòn zotikòn
Fascisti dei lager e delle Ardeatine,
tornate in orbace e col manganello?
Che fate, picchiate ancora con quello?
Ma sono spariti la falce e il martello!
Che fate, picchiate ancora con quello?
Ma sono spariti la falce e il martello!
Voi sporchi fascisti che cuor non avete,
che i neri migranti respinger volete
nei luoghi di fame della loro terra,
nei luoghi di fame, di sete, di guerra …
Ma questo è un prezzo che non va pagato:
morire di fame, di guerra o affogato …
Mia cara DUCESSA è triste la sorte:
le idee del fascismo non sono mai morte …
Se c’è chi lo afferma sa cosa vuol dire:
gli basta ascoltarti per poter capire.
Se c’è chi lo afferma sa cosa vuol dire:
gli basta ascoltarti per poter capire.
Volete combattere contro i diversi:
drogati, obesi e gay son perversi;
non hanno diritto di cittadinanza,
volete guarire la lor devianza.
Non hanno i diritti degli esseri umani
perché son diversi, son troppo strani!
Tu invochi con grinta Dio, Patria e Famiglia,
ma senza sposarti hai fatto una figlia
e chi abortisce – con il tuo governo-
vorresti spedirlo dritto all’inferno!
E chi abortisce – con il tuo governo –
vorresti spedirlo dritto all’inferno!
Ai muri che alzi, i ponti opporremo,
uniti – siam tanti – alfin vinceremo
e l’accoglienza con l’integrazione
sconfiggeranno l’emarginazione …
E questo è l’impegno dei pacifisti :
SBARRARE PER SEMPRE LA STRADA AI FASCISTI!
Anna Maria Guideri, 28-09-2022
1 – Il qualunquismo è l’alibi per far vincere il peggiore.
2 – Odio la Meloni perché mi rende molto difficile difendere la parità di genere.
3 – Tranquilli, anche se vince la destra non cambierà niente … Allora perché si dà tanto da fare?
4 – La Meloni non è contro i gay, anzi, essendo contro l’aborto, li fa nascere … (Alessandro Sallusti)
5 – Talk show: supermercato dell’informazione dopata.
6 – I populisti dicono di apprezzare le virtù del popolo, ma di fatto ne assecondano i vizi.
7 – Perché tanti giornali, pur criticando la Meloni, pubblicano le sue gigantografie? Perché sanno che la gente non legge, ma guarda le figure!
8 – Non si sa bene cos’è la sinistra … invece si sa benissimo cos’è la destra!
9 – Il PD non fa abbastanza, perciò non lo voto … così farà ancora meno!
10 – Identitarismo : fare del proprio IO un DIO.
11 – Riforma fiscale: se ci sei fammi un fisco!
12 – La sinistra moderna deve passare dal comunismo al comunitarismo.
13 – FDI: un partito conservatore … del fascismo.
14 – L’identità esiste per riconoscersi, non per combattersi.
15 – L’ONU e il vincolo dell’unanimità: l’impotenza legalizzata.
16 – E’ morta la Regina Elisabetta II; il Principe Carlo è re del Regno Punito!
17 – Anaffettività : Bisogna amare i nostri simili … e chi li conosce?
18 – Educare i bambini a diventare adulti non significa educarli a diventare adulti simili a noi.
19 – Il rispetto delle opinioni altrui non nasce tanto dalla consapevolezza che anche noi possiamo sbagliare, ma dalla convinzione che, anche se abbiamo ragione, gli altri hanno tutto il diritto di sbagliare e di … ricredersi!
20 – Ninì Tirabusciò. Calenda con una mossa ha rotto con Letta: l’uomo che inventò la mossa!
21 – L’antidoto più efficace al razzismo è la ricchezza; se sei ricco non c’è colore che tenga!
22 – Il dramma che viviamo con Renzi e Calenda consiste nel fatto che, sì, sono politici piccoli piccoli, ma non abbastanza perché tutti se ne accorgano!
23 – In politica la matematica è un’opinione, anzi, tante opinioni. L’alleanza di forze politiche diverse porta spesso alla diminuzione anziché all’aumento dei voti. La somma diventa sottrazione!
24 –Chi segue chi? I populisti trascinano il popolo perché gli vanno dietro.
25 – Sinistra vagante. Se la gente non la vota si sposta al centro e se il centro non c’è … ruzzola a destra!
26 – Le donne che desiderano un tipo di uomo che non esiste non sono idealiste, sono femministe!
Anna Maria Guideri, 23-09-2022
Che fare nel bel mezzo dell’ondata pandemica della campagna elettorale? Affrontiamola con il sorriso ironico e scanzonato della satira mirando a tre obiettivi sicuri – Renzi, Calenda, Meloni – rivisitando due note canzoni : Il ballo del qua qua e Ma l’amore no
La Meloni no,
Meloni no, non può
vincere le prossime elezioni …
se pur forte non ce la farà
e perderà.
Io non la voterò.
io la combatterò
con le più strampalate coalizioni
anche se non batterà il mio cuor,
se non è amor…
Forse rideraidel bidone di Calenda e soffrirai
ahimè …
perché penserai
che purtroppo la sinistra è già sfiorita
in me …
…
Ma Meloni no,
Meloni no, non può
resuscitar Benito Mussolini …
finché vivo non permetterò:
IL DUCE NO!
Forse piangerai
se abbracciata con Di Maio mi vedrai,
ahimè
e ti stupirai
e insistentemente chiederai:
perché?
Ma Meloni no,
Meloni no, non può
vincere le prossime elezioni
finché vivo non succederà:
NON PASSERA’!
Testo Anna Maria Guideri Interprete vocale Manola Nifosi Arrangiamento e montaggio Eric Butler e Luigi Monticelli
Che fare nel bel mezzo dell’ondata pandemica della campagna elettorale? Affrontiamola con il sorriso ironico e scanzonato della satira mirando a tre obiettivi sicuri – Renzi, Calenda, Meloni – rivisitando due note canzoni : Il ballo del qua qua e Ma l’amore no
Ecco i bulli del qua qua
che fan solo bla bla bla
sono due calamità
e nullità…
Se ne vanno qua e là,
cercan di farsi notar
e per fotter la sinistra
si uniran.
Le ginocchia piegan già
ai poter che in alto stan:
loro battono le mani
e fan qua qua.
Ogni patto fan crollar
per farsi pubblicità
ma nessun li vuol votar
i qua qua qua.
Vanno sottobraccio
a sparar qua e là,
ma è un mortale amplesso
ed il successo
non lo vedran!
I due bulli del qua qua
privi di genialità,
ma di spocchia invece ne han
in quantità;
firman patti e li disfan,
giravolte a tutto spian …
tutto ciò per comandar,
ma perderan!
I due bulli del qua qua
con la loro vanità
e la gran stupidità
fan bla bla bla
e la gente riderà,
certo non li voterà
e così scompariran
i qua qua qua.
Contro il killeraggio
la sinistra va
e con gran coraggio
all’arrembaggio
dei qua qua qua!
Per il cambiamento
batterci vogliam,
per l’affossamento
del 2 per cento
dei qua qua qua!
Testo Anna Maria Guideri Interprete vocale Manola Nifosi Arrangiamento e montaggio sonoro Eric Butler e Luigi Monticelli, grafica e animazione Sonia Squilloni
Ad un mese di distanza dalle elezioni del 25 settembre i giochi sembrano fatti.
I sondaggi hanno già stabilito quali saranno i risultati.
L’unica incertezza riguarda la possibilità per la destra di avere una maggioranza in grado di cambiare la Costituzione senza che tale cambiamento debba essere confermato da un referendum – perché in effetti anche questa disastrosa eventualità sembra essere a portata di mano di Meloni e soci -.
Un accordo tecnico, e non programmatico, fra tutti i soggetti che si oppongono alla destra, avrebbe impedito, o comunque ridimensionato, il quasi sicuro successo, nei collegi uninominali, dell’unico rappresentante della destra, a cui si contrappongono più candidati – quelli del centro, del centro-sinistra, della sinistra -.
Costituzionalisti come Azzariti e politologi come Floridia avevano sollecitato in più occasioni un accordo del genere, ma il PD ha scelto di muoversi in maniera schizofrenica,
da un lato andando alla ricerca di un accordo programmatico con Calenda su posizioni indigeribili per altri possibili alleati – vedi Sinistra Italiana e Verdi -, ma anche per il PD medesimo, se non rinnegando in parte le sue posizioni sull’ambiente e sulle questioni sociali, un accordo rifiutato invece da Calenda stesso un secondo dopo averlo sottoscritto,
dall’altro proponendo alleanze a difesa della Costituzione contro la minaccia Meloni, con l’esclusione però dei Cinque Stelle, colpevoli di lesa maestà nei confronti di Draghi, da tale arco costituzionale.
Il PD probabilmente pensa di ricorrere all’appello al voto utile, usato già in altre occasioni, per convogliare più voti possibili sui suoi candidati.
Ma può darsi che si riveli un’arma spuntata e che vi sia un forte aumento delle astensioni.
Va ribadito che risulta assolutamente suicida il rifiuto piddiino di un accordo con i Cinque Stelle, assieme ai quali il PD è stato al Governo e che risultano essenziali, anche dopo la forte riduzione dei consensi di quest’ultimo periodo – sempre secondo i sondaggi -, per un forte schieramento anti-destre.
Il contrasto alle destre – destre di cui è ormai capofila riconosciuta Giorgia Meloni – ma anche ai centristi di Calenda e Renzi, probabili alleati delle destre perlomeno su alcune scelte, non va condotto solo per un sacrosanto rifiuto del fascismo, come da Costituzione, ma per le scelte devastanti contenute nei loro programmi, e cioè, in primo luogo,
– il rilancio delle grandi opere, compreso il ponte sullo stretto, il contrario di ciò che andrebbe fatto per opporsi alla crisi climatica e ambientale,
– la riproposta del nucleare, nonostante la bocciatura espressa attraverso un referendum, per far fronte alla crisi energetica – invece di impegnarsi a fondo sul terreno delle rinnovabili -,
– la riduzione delle tasse attraverso la flat tax, che in effetti riduce le tasse ai redditi medio-alti, attaccando la progressività della tassazione prevista dalla Costituzione, con conseguenze gravi nella erogazione, già pericolosamente ridotta, dei servizi sociali da parte delle istituzioni,
– politiche inumane contro i migranti,
– il presidenzialismo, cioè l’elezione diretta del presidente della repubblica
da parte dei cittadini-delle cittadine e non più ad opera del Parlamento, una misura populista che intacca il sistema parlamentare su cui si basa il nostro ordinamento,
– l’autonomia differenziata, che aumenta il divario fra le regioni più ricche di risorse e quelle più svantaggiate,
– la propensione a criminalizzare il dissenso e ad adoperare la forza per reprimerlo, con un uso di classe del carcere ed una visione per cui l’istituzione deve essere debole con i forti e forte con i deboli,
– l’opposizione ai diritti civili secondo una visione bigotta e reazionaria della società, ostacolando il cammino dei movimenti delle donne e lgbtq,
– l’intreccio fra populismo e neo-liberismo, che produce governi come quello di Orban in Ungheria,
– la disponibilità a seguire le indicazioni della NATO, anche quando producono situazioni di guerra, senza la ricerca ostinata e continua di soluzioni pacifiche ai conflitti,
– l’impegno a potenziare le forze armate per renderle più efficienti, senza provvedimenti che limitino invece la produzione ed il commercio delle armi.
Ce n’è abbastanza per essere decisamente contrari a quanto le destre propongono – e che, in alcuni casi, si ritrova anche nei programmi del centro-sinistra. E ce n’è anche abbastanza per non dare per scontato il loro prevalere alle prossime elezioni.
Abbiamo argomenti forti da mettere in campo per motivare al voto anche coloro che, sfiduciati, si sono rifugiati nell’astensione o nella scheda bianca.
Occorre cercare con convinzione di ricollegare le rilevanti attività in campo sociale sul terreno della solidarietà e della difesa dei diritti con l’impegno elettorale, in modo che vi sia una loro rappresentanza parlamentare.
All’interno di questa opera di contrasto alle destre è necessario anche la ricerca di una presenza di sinistra, non subalterna al PD, nel prossimo Parlamento.
Seppure per la costruzione di una sinistra visibile ed efficace nel nostro Paese occorrano tempi lunghi, una presenza del genere può costituire un punto di riferimento per l’indispensabile processo di rifondazione..
Perciò voterò convinto Unione Popolare, di cui va sollecitato un ancor più forte impegno programmatico sul tema della pace – contro l’acquisto degli F35, per l’adesione dell’Italia al TPNA, per il sostegno a sistemi di difesa non armata e nonviolenta etc. -, nella speranza di una condivisione diffusa di tale convinzione da parte di molte persone che avvertono la mancanza di una sinistra e che sono disponibili a sostenere l’inizio di un cammino comune.
E’ evidente che il gioco si sta facendo sempre più duro e che il pericolo del predominio delle destre – destre in cui è centrale la componente fascista – è altissimo.
Ma non dobbiamo comunque dimenticare ciò che dice John Belushi nel film Blues Brothers – E’ quando il gioco si fa duro che i duri cominciano a giocare.
Perciò ribadiamo, senza alcun cedimento alla rassegnazione, al disimpegno, all’indifferenza, il motto conclusivo dell’epigrafe – L’avrai camerata Kesselring il tuo monumento … –
ORA E SEMPRE RESISTENZA.
Moreno Biagioni, 29 agosto 2022