Sliding doors

Qualche riflessione in merito all’eterno moto (apparente?) della sinistra incarnatasi nel PD, il partito dai mille volti e con nessun volto …
una riflessione di Anna Maria Guideri

(PD che viene, PD che va … )

Qualche riflessione in merito all’eterno moto (apparente?) della sinistra incarnatasi nel PD, il partito dai mille volti e con nessun volto … Più facile definirlo al negativo – come l’Onnipotente – per ciò che non è piuttosto che per ciò che è. Chiamare in causa la variegata titolistica pirandelliana – uno, nessuno e centomila, il gioco delle parti … – è il minimo per dare l’idea del tormentone confuso e inconcludente che si ripete immancabilmente ad ogni cambio di Segretario nell’intento di escogitare il modo migliore per farlo fuori. E anche Elly Schlein rischia di non fare eccezione alla regola e di allungare la lista dei condannati all’estinzione, in perfetto stile dieci piccoli indiani. Il raduno dei delusi bonacciniani ha tutta l’aria di essere l’ennesima resa dei conti ancor prima che i conti si possano fare, visto il poco tempo trascorso dalla vittoria della Schlein alle primarie del PD. L’oggetto del contendere, stando a ciò che emerge – ma sarebbe interessante anche il sommerso – riguarderebbe il tasso di democrazia che la segretaria riesce ad esprimere rispettando tutte le sensibilità di un partito ultrasensibile e plurale, ascoltando, includendo, integrandone il moderatismo con il radicalismo, in una visione di sinistra, ma non troppo, che rispetti i diritti, ma senza esagerare, socialmente equo, ma attento alle sfumature, contro l’evasione fiscale, ma tenendo conto che anche gli evasori votano, ambientalista, ma senza penalizzare troppo il sistema produttivo … Insomma, il PD dovrà essere un partito che tiene insieme tutto e il suo contrario, fedele al maanchismo di veltroniana memoria: Vaste programme! Si chiedono alla segretaria capacità eccezionali, ma se lei dimostra di averle, la si accusa di essere poco democratica cercando puntigliosamente il pelo nel nuovo, in tutto ciò che dice e fa, ma che sembra riscuotere, almeno per ora, un incoraggiante consenso fra gli elettori di sinistra. Prima di inneggiare al tutti dentro (che potrebbe anche essere frainteso), gettiamo un’occhiata all’iter del PD partendo dalla sua nascita. Se è vero che esso è nato come un partito di centro-sinistra per unire le due visioni cattolica e laica facenti rispettivamente capo all’ex DC e all’ex PCI con le derivazioni che dalla svolta della bolognina e da tangentopoli in poi hanno segnato drammaticamente la storia politica italiana, è pur vero che questo amalgama, come disse D’Alema, non è riuscito. Il percorso funestato da scosse telluriche e da strappi e fallimenti ha visto due eventi significativi che avevano fatto sperare in una svolta decisiva per la vittoria del centro-sinistra: L’Ulivo di Prodi e il governo Renzi. Per motivi diversi sono entrambi falliti e non per la destra cinica e bara ma per l’implosione interna: l’Ulivo per lo strappo di Bertinotti, il PD per la politica rottamatoria di Renzi molto più interessato a far fuori i competitors interni che quelli esterni. Il lato tragicomico della sinistra è dato dal fatto che non ha bisogno di un nemico per essere fatta fuori: ci riesce benissimo da sola. Tutti i tentativi di unire le varie anime (o animosità) sono falliti. Ha ragione Bersani nel sostenere che il PD deve fare uno sforzo per trovare punti in comune con le altre forze politiche di opposizione, ma il problema del PD è il PD! Sono le fibrillazioni interne che lo mandano in tilt molto più delle divergenze con i possibili alleati. Il dato che mi interessa qui sottolineare riguarda Elly Schlein, il motivo della sua vittoria che ha risvegliato grandi speranze nel rinnovamento del PD e della sinistra in genere e mi chiedo che cosa ci starebbe a fare una cittadina del mondo come lei in un partito che sembra tanto affezionato al proprio cortile, se non avesse la possibilità di imprimergli una svolta decisiva? Si teme tanto che la fuoruscita di molti renziani e di altri moderati di area cattolica, possa compromettere una buona affermazione del PD alle elezioni europee e non solo, come se potessimo vantare gloriosi precedenti alle recenti elezioni politiche ed amministrative. Notiamo invece che, malgrado queste gravi perdite, il PD a guida Schlein sta salendo nei sondaggi: come si spiega? Forse si spiega col fatto che c’è un PD che va e un PD che viene in un gioco di scambio e di ricambio in stile sliding doors. Per tanti delusi che se ne andranno, molti altri – forse di più – speranzosi e rimotivati ritorneranno. Forse tanti elettori in crisi di astinenza di una sinistra riconoscibile e militante, tornernno finalmente a votare per il PD. Questa è la scommessa, questa è la sfida. Non è il numero delle componenti di un partito che può farne crescere il consenso, ma la credibilità e la compatibilità dei valori e dei progetti da attuare. La somma delle parti può diventare sottrazione di voti se le parti non si integrano. Non si può sconfiggere una destra vera con una sinistra finta. Questo non è il tempo della normalità intesa come routine, ma della eccezionalità laddove l’impegno eccezionale richiesto dalla grave crisi che ci attanaglia può diventare normale in quanto strutturale e costante.

Anna Maria, 26-07-2023

Silvio e Piersilvio

una storia lunga un miglio
e ancor di più. Già non se ne pol più.
Dice il Baffo Aretino che con la barba già è arrivato all’ultimo gradino

a proposito dell’annunciato incontro
del figlio Piersilvio
di Silvio Berlusconi
una sola cosa da dire
prima ancor di cominciare
ci hai già rotto i coglioni
e vogliamo andare al mare

Il Baffo Aretino 10 luglio 2023

MOTTI DA LEGARE 23

Speciale fattore B. di Anna Maria Guideri
26 giugno 2023

1 – Dopo la sbornia berlusconiana la sinistra deve ritrovare sobrietà e serietà … Finita la lotta di classe non ci resta che la classe.
2 – Silvio Berlusconi è morto: menomale che Silvio un c’è!
3 – La morte di Berlusconi: la morte mette fine alla vita, ma non la cancella.
4 – La più grande colpa de Berlusconi è quella di avere creato il berlusconismo … E il suo più grande merito è quello di avere creato l’antiberlusconismo.
5 – Berlusconi per milioni di italiani è un eroe da romanzo Ma quali romanzi leggono gl’italiani?
6 – Il miracolo di Berlusconi è stato quello di avere sdoganato i fascisti … Ma quale miracolo, o se non aspettavano altro!
7 –Meglio di Alberto Sordi. Berlusconi non ha cambiato gli italiani, gli ha dato il coraggio di farsi vedere come sono.
8 – Anche la morte non è uguale per tutti: Berlusconi, il celebrato, Nuti, l’oscurato.
9 – Si piange per la morte di Berlusconi … no, per la sua resurrezione!
10 – Meloni è il successore di Berlusconi? No, il succedaneo!
11 – Sinistra: Mussolini è morto, Berlusconi è morto … ma anch’io non mi sento molto bene…
12 – Le vedove e le olgettine in gramaglie per B: l’elaborazione del letto.
13 – Con la morte di Berlusconi tutto è cancellato: e finché il MAL fu sopra lui richiuso.
14 – Berlusconi è stato un uomo davvero raro … Non abbastanza.
15 – Vita nei campi: Berlusconi, dalla discesa in campo, al campo dei miracoli, al campo largo … al camposanto!
16 – Difficile immaginare un’Italia senza Berlusconi… anche senza Mussolini.
17 – Parabola italiana: dal ventennio al trentennio.
18 – Non esisteva nessuno capace come Berlusconi di mettere d’accordo dieci persone usando intelligenza e astuzia … e quattrini!
19 – Cos’hanno in comune un barista e Berlusconi? Entrambi la danno a bere!
20 – B: Con la morte tutto è perdonato … Allora tutto è perduto
21 – Prospettive odonomastiche: VIA SILVIO BERLUSCONI. Allora via anche Salvini, Meloni e La Russa!
22 – Meglio l’odio sincero contro Berlusconi che l’amore finto dei suoi servi sciocchi.
23 – Berlusconi è stato un vero benefattore dell’umanità …e allora perché non ha fatto il missionario?
24 – Parabola italiana da B. in poi: dall’etica, all’estetica, all’erotica, alla zotica, alla zoccola …
25 – D’Alema: Berlusconi ha contribuito a creare una destra italiana ancorata all’Europa democratica … S’è messo anche lui a raccontare barzellette?
26 – Italia moderna. In Italia, grazie a Berlusconi, abbiamo avuto il peronismo dopo mezzo secolo.
27 – Berlusconi, La Russa, Salvini, Meloni: le scorie siamo noi!

Anna Maria, 25-06-2023

L’Orgia

Racconto tratto da:
Nero Bizzarro : Racconti / Gino Benvenuti. Il punto rosso, 2022

Totò usava dire che “la morte è una livella” perché essa non fa sconti a nessuno. Azzera tutto e mette tutti sullo stesso piano senza discriminazione di classe né di genere.
In realtà c’è anche un’altra contingenza che fa scomparire temporaneamente le differenze e cioè il “buio” per cui anche i “rospetti”, gli esseri deformi o addirittura antipatici possono provare una volta nella vita quello che alla luce non proverebbero mai.

Leggi tutto “L’Orgia”

L’Eco

un racconto tratto da:
Nero Bizzarro : Racconti / Gino Benvenuti. Il punto rosso, 2022

Chi fra tutte le persone che hanno sentito per la prima volta “l’effetto” dell’eco, non è rimasto stupito oppure turbato?. Nessuna ed avrà però pensato sicuramente “da dove proviene questa voce misteriosa che ripete le mie parole?”.
Una mattina presto Amleto, partendo per la consueta passeggiata, dopo una mezzora pensò di fare una sosta e, dando uno sguardo attorno a sé, rimase estasiato da quell’imponente massiccio alpino che si stagliava davanti a lui.

Immaginava di poterlo toccare anche perché da giovane si era cimentato in scalate anche rischiose, tra squarci ed anfratti nella roccia, che ormai aveva relegato nel cassetto dei ricordi. Munito di binocolo cominciò ad osservare, verso una zona dove i faggi e gli aceri erano scomparsi, e la montagna mostrava gli ultimi ciuffi di una vegetazione rada e sporadica insieme ad una distesa di larici. Dopo questa fuggente ricognizione voltò il binocolo in basso.

La vista di una coppia di passeggiatori con piccoli zainetti gli consigliò di riporre il binocolo per togliere da una tasca un potente cannocchiale. Notò che il loro passo non era quello di persone che avessero confidenza con quei luoghi, verso le quali egli nutriva sempre uno strano risentimento in quanto andava ripetendo spesso “la montagna ai montanari”.
-Questi intrusi vengono in montagna calpestano tutto senza criterio, lasciano rifiuti e senza esperienza si infilano in situazioni insidiose- borbottò mentre continuò la sua osservazione.
Quello che non riuscì a decifrare furono le loro fisionomie in quanto erano occultate dal cappuccio del giubbotto e dalle sciarpe che coprivano loro la bocca, unitamente agli occhiali scuri da sole.

Leggi tutto “L’Eco”

A SILVIO

In memoria dello scomparso Anna Maria Guideri ha evocato il grande Giacomo e ci propone questa composizione

Silvio rimembri ancora
il tempo della tua vita amorale
quando bontà spandeano i denti tuoi
smaglianti e seduttivi
ma tu, tronfio e ambizioso
a scalare il potere miravi?

Suonavan le spaziose stanze
e gli alloggi intorno
delle olgettine al canto,
allor che all’orge licenziose intento
miravi e, assai contento
di quel bunga bunga
che in mente avevi …
Era il tempo vizioso e tu solevi
così menare il porno.

Che pensieri lascivi, che indecenze
e che culi o Silvio mio!
Come lieto eri allora e fortunato
e come ti arrideva il fato!
Ma poi ahimè finì la dolce vita:
la gioia ti sfuggiva dalle dita…
Perdesti i voti, , salute e giovinezza
e non ti consolava la ricchezza.

Ahi come, come passato è
il bunga bunga caro alla tua alcova.
tua lacrimata speme …
Vi siete tanto divertiti insieme!
Questo è quel mondo?
Questo il poter per cui tanto lottasti?
Questa la gloria per cui tanto ingannasti?
Questo il piacer per cui tanto trombasti?

All’apparir del vero
tu, Silvio, ci lasciasti
e con la mano
la fredda morte ed una donna ignuda
mostravi di lontano.

Anna Maria, 17-06-2023

12 giugno 2023-1

Finita la fanfara dei funerali a Berlusconi raccogliamo le osservazioni “a caldo ma sbollentate” di amici e lettori di Stoccafissi e Baccalà.
Questa ce l’ha inviata Enrico Tendi. Siamo aperti ad altri interventi

Quando nel ’94 Berlusconi vinse le elezioni sentii una forte stretta al cuore. Quando perse con Prodi nel ’96 mi illusi: andai in bicicletta alla manifestazione in piazza Santa Croce, pensando che fosse finita. Nella mia testa Berlusconi è la personificazione di tutti i mali: non si deve pagar le tasse, non ci sono regole, se sei una donna che vuol star bene sposati un ricco, sei stato fascista? è una ragazzata…..la sua televisione è il paradigma di tutte le idiozie. Non ho mai visto striscia la notizia o il grande fratello perché mi sembravano immorali. Considera che, anche prima che socialista ho un imprinting mazziniano. Il babbo, da vecchio vecchio, quando andava in bagno diceva che andava a fare Berlusconi. Se Adam Smith dice che il mercato è più morale della politica, dice una stupidaggine. Se Berlusconi ha dominato gli ultimi trent’anni i risultati si vedono. Mai siamo stati così in basso. Nella mia opinione lo stato deve, è opportuno che sia ed è necessario che lo sia, uno stato improntato ai valori morali della equità sociale e della giustizia, come mirabilmente sancito nella nostra Costituzione repubblicana. I suoi rappresentanti, dal presidente della repubblica all’usciere di un qualunque ufficio pubblico, devono essere di esempio per tutti. E ora, che ci sono loro, si vede dove vogliono andare. Arrivano i soldi? Aboliamo i controlli.
Poi tutte le pippe sulla colpa delle sinistre. Ho sentito Occhetto che raccontava del suo dibattito con Berlusca. Quando ha detto che avrebbe fatto 1 milione di posti di lavoro, che poteva dire, povero Occhetto, brava persona, quando dice che porterà le pensioni minime a 1000 € che dire? Rilanciare? E’ il popolo che deve essere abituato ad usare il proprio cervello, ed è quello che Berlusconi ha cercato di impedire. Onore a tutti quelli che dicono che da vivo era un emerito stronzo. da morto, parce sepultis.

Enrico Tendi, 17-06-2023

EI FU

Anna Maria Guideri propone questa
“Ode in morte di Silvio Berlusconi con un occhio rivolto al 5 Maggio di Alessandro Manzoni”

Ei fu talmente ignobile …
ed ora ci ha lasciato;
è lì che giace immobile,
ormai senza più fiato …
Così percossa e attonita
l’Italia al nunzio sta:
da morto B. imperversa
di canale in canal.

E chissà quando un simile
portento criminale
lascerà in dote ai posteri
l’impronta digitale?

Vermi striscianti al seguito,
proni in codardo omaggio,
versano finte lacrime
senza nessun coraggio
di dir la verità
sull’uomo più bestial.

E sono i saltimbanchi
a reti unificate
a tesserne le lodi
del tutto immeritate …

E sono i giocolieri,
i nani e le olgettine,
i servi puttanieri,
giornalisti e veline …
i tipi multilingue,
razza che non si estingue.

La corte dei miracoli
per arraffare l’osso,
estende i suoi tentacoli
e a Silvio salta addosso:
anche se ora è morto
per loro è già risorto!

E son molti i politici,
anche quelli avversari
che lo lodan per meriti
del tutto arbitrari
e di fronte alla morte
stanno dentro la corte
perché hanno paura
di far brutta figura.

Dal cemento i miliardi
a go go guadagnati;
dalla Loggia agli azzardi,
ai legali comprati;
alla speculazione,
al calcio mercato,
dalla mafia in politica …

Di tutto ha provato:
la stampa, la televisione,
la condanna, l’assoluzione …
La sua storia è assai lunga …
minorenni e bunga bunga…

A volte nella polvere,
a volte sull’altar.

Fu vera gloria?
Ai postumi l’ardua sentenza!
Noi chiniam la fronte al Massimo
Fattor che volle in lui
del grande mal lo spirito
la vasta ombra mostrar.

Anna Maria, 15-06-2023

Una Bevanda Insolita

un racconto tratto da:
Nero Bizzarro : Racconti / Gino Benvenuti. Il punto rosso, 2022

Da tempo una parrocchia era entrata in uno stato di fibrillazione a seguito di animate discussioni e l’oggetto del contendere non erano le questioni di principio come l’interruzione della gravidanza o la genetica oppure l’eutanasia, bensì la gestione economica ritenuta scriteriata dai fedeli e gli scandali di natura sessuale verificatisi di cui si mormorava nella zona.

La chiusura da parte del vescovo, rispetto a richieste di confronto con i fedeli, per affrontare i problemi di questa canonica, ebbe la conseguenza di evitare qualsiasi contatto con la stampa con la speranza che, non dando a certe rimostranze alcuna rilevanza, tutto si sarebbe esaurito senza clamore; egli però non aveva tenuto conto della esasperazione che serpeggiava tra i presenti. -I panni sporchi si lavano in casa- aveva detto una volta il prete al termine della sua omelia domenicale a cui seguì un “vogliamo sapere; basta con questa strategia del silenzio” urlato da un tizio dal fondo della chiesa subito applaudito da molti fedeli. A seguito di questa rimostranza il sacerdote pensò bene di finire subito la sua omelia, che si era protratta oltre ogni previsione.

Essa era divenuta un problema e più di una persona aveva mostrato il desiderio di andare ad ascoltare la funzione religiosa in un’altra chiesa, perché le sue omelie erano notoriamente verbose e prolisse generando noia e sbadigli tra i presenti. Su questo aspetto il prete aveva ricevuto un amichevole consiglio da chi nella diocesi era preposto alla comunicazione religiosa. Una volta verso la fine della sua omelia. il sacerdote, constatando che essa fosse disturbata da un fitto parlottio ed alcune persone si fossero addormentate, decise arbitrariamente di interromperla “per redarguire questa caduta di interesse”.

Suscitò un brusio che diventò clamore e dopo contestazione mentre alcuni si erano già allontanati con un pacchetto di sigarette e l’accendino in mano. Un’ altra volta, venendo cronometrato, raggiunse il tempo di quaranta minuti. -Oggi ha fatto il record! – . -Ma che fa? – . -Una conferenza signora- . “Vogliamo sapere col massimo di trasparenza” divenne in breve lo slogan dei contestatori a cui se ne affiancarono altri come “Eminenza vogliamo trasparenza” ed anche qualcuno particolarmente caustico “Sesso, coca e rock ne abbiamo piene le bollock” che fece imbestialire il vescovo.

Cominciò un tiro alla fune tra un manipolo di fedeli, che aumentavano di giorno in giorno nel sottoscrivere puntualmente dei comunicati, e le gerarchie ecclesiastiche ed una Domenica la messa vide una partecipazione ridotta perché molti fedeli, tra cui molti giovani, si erano radunati sul sagrato della chiesa ed avevano dato luogo ad una sorta di comizio. La situazione diventò pesante quando a seguito di una serie di assemblee, con discussioni ferventi promosse dal corpo di fedeli, fu presa la decisione di fare una contro-omelia sul sagrato della chiesa.

Un gesto simile di ribellione inconsueta suscitò scalpore e di questa situazione cominciò ad interessarsene la stampa. Fu un gesto dirompente che, annunciato tempestivamente ai giornali cittadini, ebbe molto spazio sui quotidiani locali e sollecitò anche l’interesse delle emittenti radiotelevisive. Interviste, comunicati, servizi televisivi convinsero il vescovo a prendere una decisione. Con un comunicato venne fatto presente che “a causa di impegni inderogabili già programmati non sarà possibile per la prossima Domenica essere presente alla funzione religiosa rimandando però alla successiva festività la mia presenza per incontrare il corpo dei fedeli”.

Leggi tutto “Una Bevanda Insolita”