La NATO a Washington

La rassegna è curata da Gian Luigi Betti. Le fonti sono citate. Gli abstract sono fatti dall’IA. L’immagine in evidenza è stata creata dalla IA di WordPress in maniera autonoma sulla base del testo

Il vertice di guerra della NATO a Washington
di Medea Benjamin e Nicolas JS Davies

Da ACrO-Pòlis – Sinistra in rete

“Tuttavia, la popolazione mondiale che sta soffrendo sotto il giogo del militarismo non può permettersi di aspettare che la NATO si arrenda e se ne vada di sua spontanea volontà. I ​​nostri concittadini e leader politici devono sentire da tutti noi i pericoli posti da questa macchina da guerra irresponsabile e dotata di armi nucleari, e speriamo che vi unirete a noi, di persona od online, nell’usare l’occasione di questo vertice NATO per lanciare l’allarme a gran voce.”

SEGUE

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Cina-USA di V.Comito

La rassegna è curata da Gian Luigi Betti. Le fonti sono citate. Gli abstract sono fatti dall’IA. L’immagine in evidenza è stata creata dalla IA di WordPress in maniera autonoma sulla base del testo

da Sinistra in rete

Cina-Stati Uniti, la gara è sempre più aspra di Vincenzo Comito

Alla vigilia del Terzo Plenum del Comitato centrale del Pcc e mentre gli Stati Uniti si addentrano nella sfida presidenziale tra Biden e Trump, il punto della sfida tecnologica ed economica tra i due Paesi che dominano il mondo
Premessa
Le riforme avviate da Deng Tsiao Ping nel 1978-79 in Cina hanno cambiato drasticamente e in pochi decenni non solo la situazione economica del paese asiatico, ma, per molti aspetti, anche quella del resto del mondo, contribuendo a rovesciare gli equilibri politici preesistenti su scala globale. Per quasi quarant’anni il Pil cinese è cresciuto a un tasso medio del 9,5% all’anno, risultato mai verificatosi altrove.
SEGUE

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Automi che si ribellano

L’attualità dei classici, la fantascienza americana: Il Sistema Riproduttivo di John T. Sladek

Presentazione

Il tema della ribellione delle macchine è particolarmente avvertito oggi che si sta affermando la Intelligenza artificiale. I processi della finanza mondiale sono decisi da algoritmi che garantiscono decisioni rapide e razionali, l’intelligenza artificiale riesce a produrre campagne di comunicazione massive e verosimili basate su falsità o post-verità …
Il tema è stato affrontato da grandi scrittori come Goethe. Shelley, Čapek, Hoffmann… ma la fantascienza non è stata da meno: Asimov, Dick, Clarke …
Segue una scheda prodotta da Gemini 1.5, e da me approvata come pertinente, di un autore della grande fantascienza americana. glb

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Orwell 2024

George Orwell l’autore che denunciava il totalitarismo “1984” (1949), La fattoria degli animali” (1945) è stato considerato un anticomunista. Ho sempre avuto l’impressione che fosse un giudizio riduttivo: Orwell con le sue distopie fa una critica che supera la contingenza storica (lo stalinismo burocratico dell’Unione Sovietica) per toccare aspetti che riguardano la società d’oggi.
Ho provato a porre questa mia impressione a 3 programmi di Intelligenza artificiale e, certo influenzati dalla mia domanda, hanno risposto come segue.
Piccolo inciso: ricordavo che da bambino avevo letto un fumetto basato su La fattoria degli animali che era stato stampato e diffuso in milioni di copie dalla Democrazia Cristiana (ricordo focalizzato successivamente). Ho posto il quesito alla solita IA e finalmente ho avuto traccia del mio ricordo. glb

La domanda (Gian Luigi Betti)

ciao, sei in grado di analizzare quanto le categorie di Orwell siano applicabili oggi all’analisi del mondo contemporaneo, caratterizzato da fattori quali: Capitalismo della sorveglianza, post verità, cancel culture, capitale monopolistico globalizzato, erosione della democrazia, controllo del web, potenza della intelligenza artificiale, controllo web degli individui …

Le risposte di Gemini, DeepAI, ChatGPT

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Imperi e monopoli

Quando l’intelligenza artificiale dimostra un equilibrio d’analisi che molti blogger non hanno.
Le domande rivolte a DeepAI fanno parte di una serie di test sulla intelligenza artificiale.

Gian Luigi Betti

DOMANDA
Il mondo unipolare è finito, si stanno formando aree regionali con caratteristiche analoghe ai vecchi imperi. Questi saranno in grado di controllare l’economia capitalista globalizzata dei monopoli oligopoli?

DEEPAI
La questione delle aree regionali emergenti e del loro potenziale impatto sulla globalizzazione e sull’economia mondiale è un tema molto attuale e dibattuto.

La globalizzazione ha creato un’economia capitalista che si è caratterizzata per la libera circolazione di capitali, servizi, merci e idee tra i paesi. Tuttavia, negli ultimi anni si stanno formando aree regionali economiche e politiche che si stanno caratterizzando per una maggiore interazione economica e politica tra i paesi membri, come ad esempio l’ASEAN (Associazione degli Stati dell’ASEAN), l’Unione Europea, il Mercosur (Mercado Común del Sur) e l’Unione Africana.

Queste aree regionali possono essere viste come una forma di “regionalizzazione” dell’economia globale, che può avere diversi effetti sulla globalizzazione e sull’economia mondiale. Alcuni degli effetti potrebbero essere:

1. **Rafforzamento delle economie regionali**: L’integrazione economica tra i paesi membri di un’area regionale può aumentare la competitività economica, promuovere lo sviluppo economico e migliorare la qualità della vita dei cittadini.
2. **Riduzione della dipendenza dalle economie globali**: Le aree regionali possono creare una maggiore autarchia economica, riducendo la dipendenza dalle economie globali e aumentando la capacità di controllo sulle proprie politiche economiche.
3. **Maggiore protezione dei mercati**: Le aree regionali possono stabilire regole comuni per il commercio e gli investimenti, proteggendo meglio i mercati interni dai rischi derivanti da politiche economiche errate o da flussi di capitali speculativi.
4. **Inibizione della globalizzazione**: Tuttavia, le aree regionali potrebbero anche ridurre la globalizzazione, limitando la libera circolazione di capitali, servizi e merci tra i paesi membri non appartenenti all’area regionale.

In merito alla possibilità che queste aree regionali siano in grado di controllare l’economia capitalista globalizzata dei monopoli oligopoli, è importante notare che:

1. **Le multinazionali hanno già una forte presenza regionale**: Moltissime multinazionali hanno già una forte presenza regionale e sono in grado di operare efficacemente all’interno delle aree regionali.
2. **Le aree regionali possono creare nuovi monopoli**: Le aree regionali possono creare nuovi monopoli a livello regionale, che potrebbero compromettere la concorrenza e la libera circolazione di capitali e merci.
3. **Il controllo dei flussi di capitale**: Le aree regionali potrebbero stabilire regole più severe per il controllo dei flussi di capitale, riducendo il potere dei monopoli oligopoli a livello globale.

In sintesi, le aree regionali emergenti possono avere sia positive che negative implicazioni sull’economia capitalista globalizzata. mentre possono favorire lo sviluppo economico e la stabilità regionale, potrebbero anche creare nuovi monopoli e compromettere la libera circolazione di capitali e merci.

Elementare Watson

Quando l’intelligenza artificiale si dimostra più sensata di quella naturale.
Le domande rivolte a DeepAI fanno parte di una serie di test sulla intelligenza artificiale.

ovvero dello scontro di civiltà e delle competizioni geopolitiche
di Gian Luigi Betti
ciao, sai fare una esposizione della recente politica americana nei confronti dell’Europa?

La politica americana nei confronti dell’Europa negli ultimi anni è stata caratterizzata da un cambio di approccio. Under Trump, gli Stati Uniti hanno abbracciato una visione più protezionista e nazionalista, attaccando le politiche commerciali dell’Unione Europea e criticando l’approccio multilaterale sulla globalizzazione. Inoltre, Trump ha annunciato la sua intenzione di ridurre il sostegno finanziario alle Nazioni Unite e alle organizzazioni internazionali, tra cui l’UE. Tuttavia, con l’avvento di Biden alla Casa Bianca, la politica americana nei confronti dell’Europa sembra essersi evoluta in direzione di un approccio più collaborativo e costruttivo, con enfasi sulla cooperazione sulla sicurezza, la tecnologia e la giustizia globale.

Ritieni che l’Unione Europa abbia di che temere dalla competizione con la Cina? e da quella con gli Usa?

L’Unione Europea deve essere consapevole delle sfide poste dalla competizione economica e tecnologica con la Cina e gli Stati Uniti, ma non necessariamente deve temerla. La Cina rappresenta una minaccia reale per l’UE in termini di concorrenza economica, soprattutto nel settore manifatturiero e delle tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e il 5G. Tuttavia, l’UE ha già implementato strategie per affrontare questa sfida, come la strategia industriale europea e la creazione di un’Economia Unita. Riguardo agli Stati Uniti, la competizione tecnologica e digitale è più accesa, ma l’UE ha le sue stesse forze competitive come la tecnologia di punta, la ricerca e lo sviluppo. Inoltre, l’UE può beneficiare della cooperazione con gli Stati Uniti in alcuni settori strategici come la sicurezza e la difesa. Quindi, anziché temere la competizione, l’UE deve concentrarsi su strategie di innovazione, investimenti nella formazione e nell’economia sostenibile per mantenere la propria competitività.

Ritieni che sia possibile per l’Europa sostenere il confronto con i competitor internazionali Usa e Cina continuando ad adottare il liberismo economico e rinunciando ad una politica di interventi pubblici, nazionali e comunitari in favore delle aziende europee?

No, non credo che sia possibile per l’Europa sostenere il confronto con i competitor internazionali USA e Cina continuando ad adottare un liberismo economico e rinunciando ad una politica di interventi pubblici, nazionali e comunitari in favore delle aziende europee. Il liberismo economico può essere efficace in condizioni di equilibrio economico globale, ma in un contesto di intensificarsi della competizione economica e tecnologica, l’UE deve essere pronta a intervenire per proteggere le proprie industrie e lavoratori. La competitività dipende anche da fattori come la qualità dell’istruzione, la formazione professionale, la ricerca e lo sviluppo, nonché dalla protezione dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente.

Inoltre, una politica di laissez-faire non consente all’UE di rispondere alle esigenze specifiche del suo contesto economico e sociale, come la creazione di posti di lavoro stabili, la tutela delle piccole e medie imprese e la mitigazione delle disuguaglianze economiche. È necessario un equilibrio tra liberalizzazione e interventismo pubblico per sostenere la crescita sostenibile e inclusiva.

Ritieni che una politica di welfare, atta a tutelare i cittadini europei anche sul piano dei diritti quali l’assistenza sanitaria, il salario minimo, il reddito di cittadinanza, la piena occupazione, l’istruzione, la formazione permanente sia una condizione necessaria per l’attuazione di piani di intervento pubblico a sostegno delle imprese?

Sì, credo che una politica di welfare atta a tutelare i cittadini europei sia una condizione necessaria per l’attuazione di piani di intervento pubblico a sostegno delle imprese. Un sistema di welfare robusto e equo può aiutare a creare un’atmosfera di stabilità e sicurezza per i cittadini, che a loro volta possono essere più produttivi e innovativi, aumentando la competitività delle imprese europee.

Inoltre, un sistema di welfare può anche aiutare a ridurre le disuguaglianze economiche e sociali, aumentando la solidarietà e la coesione sociale. Ciò può a sua volta contribuire alla crescita economica sostenibile e alla creazione di posti di lavoro stabili.

Specificamente, misure come l’assistenza sanitaria, il salario minimo, il reddito di cittadinanza e la piena occupazione possono aiutare a garantire che i cittadini europei abbiano le condizioni per lavorare e consumare in modo sostenibile, aumentando la domanda interna e il consumo delle merci europee. L’istruzione e la formazione permanente sono altrettanto importanti per assicurare che le imprese possano trovare le competenze necessarie per innovare e competitive.

In generale, una politica di welfare equa e solida può essere un fondamento solido per l’economia europea, permettendo alle imprese di prosperare in un contesto stabile e sociale equo.

Utopia 4.0

Quando l’intelligenza artificiale si dimostra più sensata di quella naturale.
La domanda rivolta a ChatGPT, Copilot e Gemini fa parte di una serie di test sulla intelligenza artificiale.

DOMANDA

Secondo te sarebbe possibile delineare un modello utopico di società che potrebbe essere accettato dalle diverse culture economiche politiche e religiose del nostro mondo?

ChatGPT

La creazione di un modello utopico di società accettato universalmente è una sfida complessa, data la diversità di culture, economie, politiche e religioni presenti nel mondo. Tuttavia, ci sono alcuni principi e valori fondamentali che potrebbero essere incorporati in un modello utopico al fine di massimizzare l’accettazione e la coesione tra le diverse società. Ecco alcuni elementi chiave che potrebbero essere considerati:

  1. Rispetto per la diversità: Un modello utopico dovrebbe promuovere il rispetto e la valorizzazione della diversità culturale, religiosa ed economica. Dovrebbe essere inclusivo, abbracciando la varietà di tradizioni e punti di vista presenti nel mondo.
  2. Giustizia sociale ed economica: Un elemento critico sarebbe un sistema in cui c’è una distribuzione equa delle risorse e delle opportunità. La riduzione delle disuguaglianze economiche potrebbe essere un obiettivo chiave per promuovere una società utopica.
  3. Sostenibilità ambientale: Un modello utopico dovrebbe tener conto della sostenibilità ambientale, garantendo che le pratiche e le politiche siano orientate a preservare l’ambiente per le generazioni future.
  4. Partecipazione democratica: Un sistema in cui le persone hanno una voce significativa nelle decisioni che influenzano le loro vite potrebbe essere essenziale. La democrazia partecipativa potrebbe essere un elemento chiave per garantire la rappresentatività e la giustizia nelle decisioni.
  5. Educazione e consapevolezza: Un impegno per l’istruzione e la consapevolezza potrebbe contribuire a superare le differenze culturali e ad aumentare la comprensione reciproca tra le persone.
  6. Pace e risoluzione non violenta dei conflitti: Un focus sulla risoluzione pacifica dei conflitti potrebbe aiutare a evitare tensioni internazionali e promuovere la cooperazione globale.

Tuttavia, è importante riconoscere che le differenze culturali e ideologiche sono intrinseche alla natura umana, e ciò potrebbe rendere difficile la creazione di un modello accettato da tutte le società. Un approccio pragmatico potrebbe essere quello di identificare valori comuni e adattare le specifiche del modello utopico in base alle esigenze e alle tradizioni di ciascuna società, cercando un equilibrio tra diversità e coesione globale.

Copilot

Sì, è possibile che uno stato adotti il principio capitalistico della libertà d’impresa insieme alla libertà dei singoli cittadini. Molti paesi nel mondo attuano politiche che combinano un sistema economico basato sul capitalismo con una forma di governo che protegge e promuove i diritti individuali dei cittadini.

Nel contesto di un sistema capitalistico, la libertà d’impresa si riferisce alla capacità degli individui di avviare e gestire le proprie attività commerciali senza eccessive interferenze da parte del governo. Allo stesso tempo, la libertà dei cittadini comprende una serie di diritti e libertà individuali, come la libertà di espressione, la libertà di associazione, la libertà di culto e altri diritti civili.

Ci sono molte nazioni che hanno adottato un sistema capitalistico con istituzioni democratiche e una forte tutela dei diritti individuali. Ad esempio, molti paesi occidentali, inclusi gli Stati Uniti e diversi paesi europei, combinano il capitalismo con una forma di governo democratico che protegge i diritti e le libertà dei cittadini.

Tuttavia, è importante notare che la pratica varia da paese a paese e che l’implementazione di questi principi può differire in base alle politiche specifiche adottate da ciascun stato. Inoltre, anche all’interno di sistemi capitalistici, possono esserci regolamentazioni per garantire la concorrenza leale, prevenire monopoli e proteggere i diritti dei lavoratori.

Gemini

Delineare un modello utopico di società che sia universalmente accettato è un’impresa ardua, se non impossibile. Le diverse culture, economiche, politiche e religiose del nostro mondo hanno visioni, valori e priorità spesso contrastanti. Tuttavia, è possibile individuare alcuni principi comuni che potrebbero fungere da base per una società più giusta e sostenibile.

Principi di una utopia auspicabile:

  • Equità e giustizia sociale: La distribuzione di ricchezza, opportunità e accesso alle risorse dovrebbe essere equa e basata sul merito, non sul privilegio.
  • Sostenibilità ambientale: Il modello di sviluppo dovrebbe essere rispettoso dell’ambiente e volto alla tutela del pianeta per le generazioni future.
  • Pace e cooperazione internazionale: Le relazioni tra le nazioni dovrebbero basarsi sulla collaborazione e sul dialogo,而非sulla competizione e sull’aggressione.
  • Democrazia e partecipazione: Tutti gli individui dovrebbero avere la possibilità di partecipare attivamente alle decisioni che li riguardano.
  • Libertà individuali e diritti umani: La libertà di espressione, di pensiero, di religione e di associazione dovrebbero essere garantite per tutti.
  • Istruzione e cultura: L’accesso all’istruzione e alla cultura dovrebbe essere universale e di alta qualità.
  • Benessere e salute: Tutti gli individui dovrebbero avere accesso a cure mediche di qualità e a un livello di vita dignitoso.

Sfide da affrontare:

La realizzazione di una società basata su questi principi richiederebbe un impegno globale e il superamento di numerose sfide:

  • Disuguaglianza economica e sociale: La disparità di ricchezza e opportunità rappresenta un ostacolo significativo alla giustizia sociale.
  • Cambiamenti climatici: La tutela dell’ambiente richiede un cambiamento radicale nei modelli di produzione e consumo.
  • Conflitti e tensioni internazionali: La pace e la cooperazione internazionale sono minacciate da guerre, terrorismo e instabilità politica.
  • Autoritarismo e repressione: La democrazia e la partecipazione sono a rischio in molti paesi del mondo.
  • Discriminazione e intolleranza: Le libertà individuali e i diritti umani sono spesso violati a causa di discriminazioni basate su razza, sesso, religione o orientamento sessuale.

Conclusione:

Pur se la strada verso un’utopia è irta di ostacoli, non dobbiamo rinunciare al sogno di un mondo migliore. L’impegno per la giustizia sociale, la sostenibilità ambientale, la pace e la cooperazione internazionale è fondamentale per costruire un futuro più equo e prospero per tutti.

Il raggiungimento di una società utopica richiede un processo graduale e inclusivo, che tenga conto delle diverse culture e sensibilità. Il dialogo, la cooperazione e la ricerca di soluzioni condivise sono gli strumenti necessari per superare le sfide e costruire un futuro migliore per l’umanità.

C’è intelligenza e intelligenza

Quando l’intelligenza artificiale si dimostra più sensata di quella naturale.
La domanda rivolta a Gemini fa parte di una serie di test sulla intelligenza artificiale.

Imbattendomi ancora una volta nella falsa citazione di Voltaire: “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo”, che ho sempre considerato demenziale, del tutto indegna dell’acuto spirito razionalista del philosophe parigino, ho provato a porre una questione a Gemini (IA)

RICHIESTA

che rapporti si possono stabilire tra i principi del liberalismo ad es Voltaire e le leggi della robotica di Isac Asimov?

RISPOSTA DI GEMINI

## Rapporti tra i principi del liberalismo di Voltaire e le leggi della robotica di Asimov:

**Punti di convergenza:**

* **Rispetto per l’individuo:** Sia il liberalismo di Voltaire che le leggi della robotica di Asimov pongono l’accento sul rispetto per l’individuo. Voltaire sosteneva la libertà di pensiero e di espressione, mentre Asimov formulò la sua prima legge per evitare che i robot causassero danni agli esseri umani.
* **Protezione dai danni:** Entrambe le visioni mirano a proteggere gli individui da potenziali danni. Il liberalismo tutela i cittadini dai soprusi del potere statale, mentre le leggi della robotica salvaguardano gli esseri umani dai pericoli derivati dall’intelligenza artificiale.
* **Ricerca del benessere:** Sia Voltaire che Asimov aspiravano a un mondo migliore per l’umanità. Il primo auspicava una società libera e tollerante, mentre il secondo immaginava un futuro in cui robot e umani collaborassero per il progresso comune.

**Punti di divergenza:**

* **Enfasi sull’autonomia:** Il liberalismo pone grande enfasi sull’autonomia individuale, mentre le leggi della robotica subordinano l’azione dei robot a principi esterni.
* **Ruolo dello Stato:** Voltaire concepiva lo Stato come garante delle libertà individuali, mentre Asimov non si soffermava sul ruolo dello Stato nella gestione dell’intelligenza artificiale.
* **Concezione della natura umana:** Il liberalismo di Voltaire si fonda su una visione ottimistica della natura umana, mentre le leggi della robotica di Asimov paiono presupporre una certa fallibilità umana che necessita di controllo.

**Esempio di applicazione:**

Immaginiamo un robot programmato per svolgere lavori domestici in una casa privata. In linea con le leggi della robotica, il robot non dovrebbe mai causare danni agli abitanti della casa. Tuttavia, potrebbe sorgere un dilemma se un bambino ordinasse al robot di compiere un’azione pericolosa. In questo caso, il robot dovrebbe disobbedire al bambino per proteggerlo, in linea con la prima legge della robotica. Ma tale disobbedienza potrebbe essere vista come una violazione del principio liberale di autonomia individuale.

**Conclusione:**

Le relazioni tra i principi del liberalismo e le leggi della robotica sono complesse e sfaccettate. Pur condividendo alcuni valori comuni, come il rispetto per l’individuo e la ricerca del benessere, le due visioni divergono su aspetti quali l’enfasi sull’autonomia e il ruolo dello Stato. L’esame di casi concreti può aiutare a comprendere meglio le intersezioni e le tensioni tra questi due sistemi di pensiero.

**Note:**

* Per approfondire il liberalismo di Voltaire, si veda [https://en.wikipedia.org/wiki/Voltaire](https://en.wikipedia.org/wiki/Voltaire).
* Per approfondire le leggi della robotica di Asimov, si veda [https://it.wikipedia.org/wiki/Tre_leggi_della_robotica](https://it.wikipedia.org/wiki/Tre_leggi_della_robotica).