Gli errori di un trentennio

Sintesi dell’intervento di Roberto Artoni pubblicato su Eguagliana e libertà e poi su Sinistrainrete del 09 luglio 2024.
Sintesi effettuata tramite NotebookLM

di Roberto Artoni

Questa fonte, un estratto da un’opera più ampia di Roberto Artoni pubblicata su sinistrainrete.info, analizza criticamente l’impatto del modello neoliberista sulle economie occidentali negli ultimi decenni. L’autore sostiene che le politiche neoliberiste, pur promettendo efficienza e crescita, hanno invece contribuito alla concentrazione della ricchezza, all’oligopolio e all’instabilità finanziaria. Attraverso un confronto tra Stati Uniti, Europa e Italia, Artoni evidenzia come l’applicazione dogmatica del modello in Europa, e soprattutto in Italia, abbia prodotto risultati deludenti rispetto all’esperienza americana, caratterizzata da maggiore pragmatismo. La stagnazione economica italiana, in particolare, è attribuita alla dinamica salariale inadeguata e alla scarsa propensione agli investimenti interni. Artoni conclude invocando un’Europa più solidale e una riforma del mercato del lavoro in Italia per promuovere una crescita inclusiva e contrastare le disuguaglianze.

Sintesi dell’intervento di Roberto Artoni pubblicato su Eguagliana e libertà e poi su Sinistrainrete del 09 luglio 2024. Sintesi effettuata tramite NotebookLM

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Fuoco amico

Sulla guerra Russo-Ucraina i pareri e le passioni son discordi. Quello su cui tutti possono concordare è il fatto che l’Europa nel suo insieme e le sue parti, cioè i paesi membri hanno perso e continuano a perdere su tutti i piani. L’economia arranca a seguito dell’interruzione del partenariato con la Russia e grazie alla guerra dei dazi americani con la Cina. Parlare di maggiore integrazione europea è del tutto fuori luogo. La democrazia è in affanno stretta com’ è da populismi sovranismi neofascismi … Paolo Ferrero ha sintetizzato in maniera esemplare questa situazione in un articolo scritto per Il Fatto Quotidiano e successivamente pubblicato su Sinistrainrete. Oggi lo pubblichiamo anche noi.

Crisi dell’industria tedesca, la conclusione per me è una: sono gli Usa a fare la guerra all’Europa / di Paolo Ferrero

Il Fatto Quotidiano – Sinistrainrete

I dati usciti in questi giorni ci dicono che la produzione industriale tedesca, con i dati del maggio 2024, è diminuita del 2,5% su base mensile e ben del 6,7% su base annua… Si tratta di un crollo assai pesante e non previsto che si colloca in un contesto in cui l’economia tedesca ha chiuso il 2023 in recessione e il 2024 pare seguire lo stesso destino. Ci troviamo quindi in una situazione di crisi dell’apparato produttivo tedesco, una crisi destinata a essere seguita dall’Italia che dell’apparato industriale tedesco è un subfornitore. Che cosa sta succedendo?

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La dittatura delle fascette sui libri

Un interessante articolo sulle sorti dell’editoria a livello mondiale. Pubblicato su Domani in data 8 luglio 2024.

La dittatura delle fascette sui libri, benvenuti nell’epoca della letteratura senza autore / Luca Ricci

Sintesi effettuata da DeepAI

L’articolo discute sulla “dittatura delle fascette” nel mondo letterario, ovvero la tendenza verso una letteratura senza autore e centrata solo sulla vendita. L’autrice Valentina Notarberardino, nel suo libro “Operazione bestseller”, esplora questo fenomeno e le conseguenze che ne derivano.
La letteratura è diventata sempre più orientata al consumo e alla vendita, piuttosto che alla creazione di opere d’arte. Il termine “bestseller” è diventato sinonimo di successo e ricchezza, piuttosto che di qualità artistica. La filiera editoriale è stata conquistata dai grandi gruppi e sigle globali, che dettano l’agenda letteraria mondiale.
Il libro si concentra sul problema della letteratura senza autorialità, ovvero la tendenza ad appiattire la scrittura su forme di intrattenimento di massa, piuttosto che su stile e personalità dell’autore. L’autore di bestseller si concentra sulla storia, piuttosto che sul proprio punto di vista originale, rendendo la lettura più superficiale e meno profonda.
L’articolo conclude sottolineando il problema dell’autorialità e il ruolo dell’intelligenza artificiale nel mettere in discussione lo statuto stesso di autore.

la Nato s’allarga

Sintesi dell’articolo di Tommaso Di Francesco apparso su Il Manifesto del 9 luglio 2024
Rassegna curata da Gian Luigi Betti

Il crepuscolo americano dell’Alleanza atlantica

IL LIMITE IGNOTO. Il macigno che incombe sul summit di Washington è il disastro della leadership Usa, dalla tenuta fisica di Joe Biden all’insidia del probabile arrivo alla Casa bianca del sovversivo Trump …

Si analizza la contraddizione al cuore della NATO nel contesto del suo 75° anniversario e la guerra in Ucraina. e se ne critica l’espansione ed il ruolo nelle guerre, sostenendo che l’alleanza perpetua un ciclo di instabilità e conflitto. Di Francesco evidenzia come l’aumento della spesa militare, stimolato dagli Stati Uniti, vada a vantaggio di figure come Trump e Meloni, a scapito delle spese sociali. L’autore mette anche in luce le preoccupazioni riguardanti la leadership americana, evidenziando la fragilità di Biden e la minaccia rappresentata da un possibile ritorno di Trump, con la sua retorica sovversiva e la sua imprevedibilità. Conclude dipingendo un quadro preoccupante del futuro, dove il declino degli Stati Uniti e la persistente minaccia della guerra segnano un “crepuscolo di potenza” per l’Occidente.

Minoranza sarà lei

Sintesi dell’articolo di Rino Formica apparso su Domani del 7 luglio 2024
“Il sovranismo è andato in crisi. E pure le finte riforme italiane”

Dall’allucinante esternazione di Salvini per cui in Italia esisterebbe una dittatura delle minoranze prende spunto il vecchio Rino Formica nel suo articolo su Domani del 7 luglio 2024.
L’articolo, dal titolo “Il sovranismo è andato in crisi. E pure le finte riforme italiane” affronta la crisi del sovranismo in Europa e in Italia, collegandola al successo dei partiti europeisti come il partito laburista nel Regno Unito. Formica sostiene che il sovranismo, lungi dall’essere una forza maggioritaria, rappresenti in realtà una “dittatura della minoranza”, come dimostra il governo italiano di destra. Egli evidenzia come questa crisi del sovranismo offra un’opportunità per rilanciare il progetto di un’Europa unita e democratica, richiamando il “Codice di Camaldoli” del 1943 come esempio di partecipazione democratica e unità nazionale. Formica conclude con un appello all’azione, invitando le forze democratiche italiane ad unirsi per “cacciare questo governo irresponsabile” e a contrastare i nuovi sovranismi filorussi, esemplificati da Viktor Orbán, che minacciano l’unità europea.

L’eterna leggerezza del riformismo

Sintesi dell’articolo di Carlo Trigilia pubblicato su Domani del 05 luglio 2024

Quello di Starmer non è l’unico riformismo possibile

Carlo Trigilia analizza la vittoria elettorale del Partito Laburista di Keir Starmer nel Regno Unito, valutando se essa rappresenti un modello vincente per la sinistra in generale. Pur riconoscendo l’importanza del successo elettorale, il sociologo evidenzia come il programma laburista si basi su una linea politica moderata, simile a quella liberal-democratica, con un’enfasi marcata su temi come il controllo dell’immigrazione e la sicurezza. L’A. critica la mancanza di attenzione del programma laburista alle disuguaglianze sociali e la sua prudenza in campo fiscale e redistributivo. Suggerisce, quindi, che la sinistra, pur traendo ispirazione dalla vittoria laburista, debba guardare alle esperienze socialdemocratiche del Nord Europa come modello per un riformismo più attento alla giustizia sociale e alla lotta alle disuguaglianze.

L’Autore Carlo Trigilia

sociologo
Professore emerito di sociologia economica dell’università di Firenze, socio dell’Accademia dei Lincei, è stato ministro per la Coesione Territoriale nel governo Letta (2013- 2014).

Democrazia e tirannia della maggioranza

Sintesi dell’articolo di Gianfranco Pasquini apparso su Domani del 5 luglio 2024

In democrazia la maggioranza non ha il diritto di tiranneggiare

Pasquino esplora il concetto di maggioranza in democrazia, sottolineando come il governo della maggioranza non debba tradursi in una tirannia. Sebbene il principio democratico preveda che la maggioranza governi, l’A. evidenzia l’importanza di tutelare i diritti inalienabili delle minoranze, che non possono essere né modificati né eliminati dalla maggioranza stessa. L’autore mette in guardia contro l’erosione dei diritti, che può condurre a forme di autoritarismo, e critica la manipolazione delle regole elettorali per consolidare il potere. Conclude ribadendo che la democrazia si fonda sul rispetto delle regole e sulla possibilità per la minoranza di diventare, a sua volta, maggioranza.

La NATO a Washington

La rassegna è curata da Gian Luigi Betti. Le fonti sono citate. Gli abstract sono fatti dall’IA. L’immagine in evidenza è stata creata dalla IA di WordPress in maniera autonoma sulla base del testo

Il vertice di guerra della NATO a Washington
di Medea Benjamin e Nicolas JS Davies

Da ACrO-Pòlis – Sinistra in rete

“Tuttavia, la popolazione mondiale che sta soffrendo sotto il giogo del militarismo non può permettersi di aspettare che la NATO si arrenda e se ne vada di sua spontanea volontà. I ​​nostri concittadini e leader politici devono sentire da tutti noi i pericoli posti da questa macchina da guerra irresponsabile e dotata di armi nucleari, e speriamo che vi unirete a noi, di persona od online, nell’usare l’occasione di questo vertice NATO per lanciare l’allarme a gran voce.”

SEGUE

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Cina-USA di V.Comito

La rassegna è curata da Gian Luigi Betti. Le fonti sono citate. Gli abstract sono fatti dall’IA. L’immagine in evidenza è stata creata dalla IA di WordPress in maniera autonoma sulla base del testo

da Sinistra in rete

Cina-Stati Uniti, la gara è sempre più aspra di Vincenzo Comito

Alla vigilia del Terzo Plenum del Comitato centrale del Pcc e mentre gli Stati Uniti si addentrano nella sfida presidenziale tra Biden e Trump, il punto della sfida tecnologica ed economica tra i due Paesi che dominano il mondo
Premessa
Le riforme avviate da Deng Tsiao Ping nel 1978-79 in Cina hanno cambiato drasticamente e in pochi decenni non solo la situazione economica del paese asiatico, ma, per molti aspetti, anche quella del resto del mondo, contribuendo a rovesciare gli equilibri politici preesistenti su scala globale. Per quasi quarant’anni il Pil cinese è cresciuto a un tasso medio del 9,5% all’anno, risultato mai verificatosi altrove.
SEGUE

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