la Nato s’allarga

Sintesi dell’articolo di Tommaso Di Francesco apparso su Il Manifesto del 9 luglio 2024
Rassegna curata da Gian Luigi Betti

Il crepuscolo americano dell’Alleanza atlantica

IL LIMITE IGNOTO. Il macigno che incombe sul summit di Washington è il disastro della leadership Usa, dalla tenuta fisica di Joe Biden all’insidia del probabile arrivo alla Casa bianca del sovversivo Trump …

Si analizza la contraddizione al cuore della NATO nel contesto del suo 75° anniversario e la guerra in Ucraina. e se ne critica l’espansione ed il ruolo nelle guerre, sostenendo che l’alleanza perpetua un ciclo di instabilità e conflitto. Di Francesco evidenzia come l’aumento della spesa militare, stimolato dagli Stati Uniti, vada a vantaggio di figure come Trump e Meloni, a scapito delle spese sociali. L’autore mette anche in luce le preoccupazioni riguardanti la leadership americana, evidenziando la fragilità di Biden e la minaccia rappresentata da un possibile ritorno di Trump, con la sua retorica sovversiva e la sua imprevedibilità. Conclude dipingendo un quadro preoccupante del futuro, dove il declino degli Stati Uniti e la persistente minaccia della guerra segnano un “crepuscolo di potenza” per l’Occidente.

Minoranza sarà lei

Sintesi dell’articolo di Rino Formica apparso su Domani del 7 luglio 2024
“Il sovranismo è andato in crisi. E pure le finte riforme italiane”

Dall’allucinante esternazione di Salvini per cui in Italia esisterebbe una dittatura delle minoranze prende spunto il vecchio Rino Formica nel suo articolo su Domani del 7 luglio 2024.
L’articolo, dal titolo “Il sovranismo è andato in crisi. E pure le finte riforme italiane” affronta la crisi del sovranismo in Europa e in Italia, collegandola al successo dei partiti europeisti come il partito laburista nel Regno Unito. Formica sostiene che il sovranismo, lungi dall’essere una forza maggioritaria, rappresenti in realtà una “dittatura della minoranza”, come dimostra il governo italiano di destra. Egli evidenzia come questa crisi del sovranismo offra un’opportunità per rilanciare il progetto di un’Europa unita e democratica, richiamando il “Codice di Camaldoli” del 1943 come esempio di partecipazione democratica e unità nazionale. Formica conclude con un appello all’azione, invitando le forze democratiche italiane ad unirsi per “cacciare questo governo irresponsabile” e a contrastare i nuovi sovranismi filorussi, esemplificati da Viktor Orbán, che minacciano l’unità europea.

L’eterna leggerezza del riformismo

Sintesi dell’articolo di Carlo Trigilia pubblicato su Domani del 05 luglio 2024

Quello di Starmer non è l’unico riformismo possibile

Carlo Trigilia analizza la vittoria elettorale del Partito Laburista di Keir Starmer nel Regno Unito, valutando se essa rappresenti un modello vincente per la sinistra in generale. Pur riconoscendo l’importanza del successo elettorale, il sociologo evidenzia come il programma laburista si basi su una linea politica moderata, simile a quella liberal-democratica, con un’enfasi marcata su temi come il controllo dell’immigrazione e la sicurezza. L’A. critica la mancanza di attenzione del programma laburista alle disuguaglianze sociali e la sua prudenza in campo fiscale e redistributivo. Suggerisce, quindi, che la sinistra, pur traendo ispirazione dalla vittoria laburista, debba guardare alle esperienze socialdemocratiche del Nord Europa come modello per un riformismo più attento alla giustizia sociale e alla lotta alle disuguaglianze.

L’Autore Carlo Trigilia

sociologo
Professore emerito di sociologia economica dell’università di Firenze, socio dell’Accademia dei Lincei, è stato ministro per la Coesione Territoriale nel governo Letta (2013- 2014).

Democrazia e tirannia della maggioranza

Sintesi dell’articolo di Gianfranco Pasquini apparso su Domani del 5 luglio 2024

In democrazia la maggioranza non ha il diritto di tiranneggiare

Pasquino esplora il concetto di maggioranza in democrazia, sottolineando come il governo della maggioranza non debba tradursi in una tirannia. Sebbene il principio democratico preveda che la maggioranza governi, l’A. evidenzia l’importanza di tutelare i diritti inalienabili delle minoranze, che non possono essere né modificati né eliminati dalla maggioranza stessa. L’autore mette in guardia contro l’erosione dei diritti, che può condurre a forme di autoritarismo, e critica la manipolazione delle regole elettorali per consolidare il potere. Conclude ribadendo che la democrazia si fonda sul rispetto delle regole e sulla possibilità per la minoranza di diventare, a sua volta, maggioranza.

La NATO a Washington

La rassegna è curata da Gian Luigi Betti. Le fonti sono citate. Gli abstract sono fatti dall’IA. L’immagine in evidenza è stata creata dalla IA di WordPress in maniera autonoma sulla base del testo

Il vertice di guerra della NATO a Washington
di Medea Benjamin e Nicolas JS Davies

Da ACrO-Pòlis – Sinistra in rete

“Tuttavia, la popolazione mondiale che sta soffrendo sotto il giogo del militarismo non può permettersi di aspettare che la NATO si arrenda e se ne vada di sua spontanea volontà. I ​​nostri concittadini e leader politici devono sentire da tutti noi i pericoli posti da questa macchina da guerra irresponsabile e dotata di armi nucleari, e speriamo che vi unirete a noi, di persona od online, nell’usare l’occasione di questo vertice NATO per lanciare l’allarme a gran voce.”

SEGUE

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Cina-USA di V.Comito

La rassegna è curata da Gian Luigi Betti. Le fonti sono citate. Gli abstract sono fatti dall’IA. L’immagine in evidenza è stata creata dalla IA di WordPress in maniera autonoma sulla base del testo

da Sinistra in rete

Cina-Stati Uniti, la gara è sempre più aspra di Vincenzo Comito

Alla vigilia del Terzo Plenum del Comitato centrale del Pcc e mentre gli Stati Uniti si addentrano nella sfida presidenziale tra Biden e Trump, il punto della sfida tecnologica ed economica tra i due Paesi che dominano il mondo
Premessa
Le riforme avviate da Deng Tsiao Ping nel 1978-79 in Cina hanno cambiato drasticamente e in pochi decenni non solo la situazione economica del paese asiatico, ma, per molti aspetti, anche quella del resto del mondo, contribuendo a rovesciare gli equilibri politici preesistenti su scala globale. Per quasi quarant’anni il Pil cinese è cresciuto a un tasso medio del 9,5% all’anno, risultato mai verificatosi altrove.
SEGUE

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La cassa 1

I racconti di Gino. Da Border Line

Border line : racconti / Gino Benvenuti ; prefazione di Roberto Mapelli
Milano : Punto rosso, ©2019 [ISBN] : 978-88-8351-233-9

Era un giorno piovoso e freddo di fine Novembre quando Irene, tornata anticipatamente dal lavoro, entrando nella camera della suocera le comunicò: -Beatrice ora comincio a prepararti e così tra un’ora quando rientrerà Berardo andremo fuori- .
Gli occhi della donna anziana, quasi inferma da tre mesi per una grave fattura al femore a seguito di una caduta provocata da uno scippo, si illuminarono e su quel visto triste e rassegnato, spuntò un sorriso radioso.

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Il Pestaggio

Gino Benvenuti da Nero Beffardo
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Nero Bizzarro : Racconti / Gino Benvenuti. Il punto rosso, 2022

Una sera gruppo di quattro ragazzi marciò allineato, calcando il passo, in un vicolo del centro occupandone tutta la sede stradale. Dotati di mazze e caschetti da baseball prima di arrivare in quel punto nessuno aveva osato sfidarne lo sguardo, durante il loro passaggio, come altre volte durante le loro scorrerie. Si chiamavano con i loro soprannomi, che non avevano l’impronta e l’autorevolezza di una “sentenza popolare” bensì erano stati scelti da loro stessi; tutti facevano riferimento a nomi di animali feroci o personaggi di film famosi con lo scopo di incutere timore; una sorta di etichetta per accreditarsi con nomi di rapaci, serpenti e gangster.

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La Terza Mano

Gino Benvenuti da Nero Beffardo
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Nero Bizzarro : Racconti / Gino Benvenuti. Il punto rosso, 2022

Un uomo di circa cinquant’anni di nome Fred alle prese con una serie di debiti rispondendo ad una serie di test e superato un colloquio importante, accettò la proposta di un istituto tecnologico per fare da cavia ad un progetto per la costruzione di un avambraccio bionico. Ciò permetteva a lui sia il potenziamento di qualsiasi gesto prensile sia una serie di lucrosi eventi pubblicitari già programmati. La sua assoluta novità consisteva nel fatto che questa protesi poteva essere rimossa e così chiunque la usasse poteva svitarla dalla sua base ancorata sulle ossa del braccio e depositarla nel suo astuccio. Tutte le sere prima di andare a letto si toglieva il congegno per poter dormire senza problemi ed una sera, improvvidamente, invece di metterlo subito nello specifico contenitore, lo appoggiò sul comodino.

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‘A Livella

La morte è considerata, nella nostra cultura moderna, una fase di tregua e di catarsi dal passato vissuto di chiunque, qualunque personaggio esso sia stato. Quando muore un potente l’evento è una ghiotta occasione di confronto acceso tra i pro e i contro, e si presentano argomentazioni di una partigianeria che sfiora il surreale.
Ne discutono con il consueto acume Monsieur Lapalisse e Monsieur Cambronne

Lapalisse

Monsieur Cambronne, lei che è sempre severo ma giusto nei suoi giudizi, può aiutarmi a dirimere alcuni dubbi che si affollano alla mia mente?
Il tema è di quelli che potremmo definire esistenziali, forse ontologici, e che riguardano tutti, il povero e il ricco, il sapiente e il deficiente, l’onesto e il malfattore, l’altruista e, come ama ripetere lei, la merda. Insomma la morte è la grande livellatrice sociale, è il paradiso comune/comunitario/comunista in cielo che ci redime dall’inferno in terra. Le pongo quindi alcuni semplici quesiti:
1. postulato A. Siamo tutti eguali di fronte alla morte livellatrice d’ogni differenza. La morte è il destino comune che assolve ogni comportamento che ognuno di noi ha avuto nella vita. La morte ci rende tutti eguali. Ma è proprio vero ciò? Non c’è differenza tra chi ha condotto una vita povera, magari anche onesta, nonostante tutto, e che ha sempre sofferto, che si è sacrificato per la famiglia, i figli e pure per la comunità dei suoi simili, e chi invece ha rubato, ingannato, gozzovigliato, beffato (e qui ci vorrebbe Dante per proseguire) il prossimo, sempre, comunque e a prescindere, pensando, come direbbero gli epigoni della sua scuola espressiva, Monsieur Cambronne, solo ai cazzi suoi? Basta la morte per redimere un delinquente? E soprattutto come la mettiamo con il fatto che lui in vita ha goduto e gli altri, anche grazie a lui, han patito? La livella che cosa ha livellato?
2. postulato B. Tradizionale. Per molte teosofie e religioni tutti facciamo parte di un disegno superiore basato sulla giustizia e sulla valutazione dei ns comportamenti in vita che condizioneranno la ns vita successiva. Che sia extraterrena come quella dei crstiani o dei mussulmani o nuovamente terrena (almeno in progress) come per la metempsicosi … Allora è sufficiente la semplice morte per cancellare i comportamenti ignobili in vita e far meritare all’empio la dignità di una reincarnazione di livello superiore? E se il comportamento del soggetto (anima) è stato semplicemente ignobile, meritevole pertanto di un reincarnazione ad un livello animistico inferiore, o semplicemente all’inferno dei cristiani o in quello arzigogolato degli islamici, perché mai in post mortem si dovrebbe fingere che niente sia successo e rendere tutti gli onori al malfattore e non ricacciarlo nel brago da cui è emerso?
Pertanto, caro e saggio Monsieur, che ne pensi del teatrino pubblico che è stato imbastito per esaltare le virtù di un personaggio che ha dimostrato nei fatti, e nella giurisprudenza di tutta la sua vita di non avere virtù alcuna per il prossimo ma solo un’ossessiva attenzione al proprio egotismo? Perché la cosa dovrebbe interessare la comunità tutta e non solo i suoi sodali in crimine? E’ sufficiente un bello spettacolo mediatico per assolvere un’anima e redimere una vita di mmmerda?. Alla faccia du C..zzo…. come direbbe il tuo amico partenopeo Masaniello. Dacci il tuo parere anche perché i sodali occupano (seppur indegnamente) le più rilevanti istituzioni pubbliche. Hanno il quasi monopolio della comunicazione me non quello della della verità. Confidiamo nella tua comprovata saggezza

Cambronne
Merde!!!