Ei fu talmente ignobile …
ed ora ci ha lasciato;
è lì che giace immobile,
ormai senza più fiato …
Così percossa e attonita
l’Italia al nunzio sta:
da morto B. imperversa
di canale in canal.
E chissà quando un simile
portento criminale
lascerà in dote ai posteri
l’impronta digitale?
Vermi striscianti al seguito,
proni in codardo omaggio,
versano finte lacrime
senza nessun coraggio
di dir la verità
sull’uomo più bestial.
E sono i saltimbanchi
a reti unificate
a tesserne le lodi
del tutto immeritate …
E sono i giocolieri,
i nani e le olgettine,
i servi puttanieri,
giornalisti e veline …
i tipi multilingue,
razza che non si estingue.
La corte dei miracoli
per arraffare l’osso,
estende i suoi tentacoli
e a Silvio salta addosso:
anche se ora è morto
per loro è già risorto!
E son molti i politici,
anche quelli avversari
che lo lodan per meriti
del tutto arbitrari
e di fronte alla morte
stanno dentro la corte
perché hanno paura
di far brutta figura.
Dal cemento i miliardi
a go go guadagnati;
dalla Loggia agli azzardi,
ai legali comprati;
alla speculazione,
al calcio mercato,
dalla mafia in politica …
Di tutto ha provato:
la stampa, la televisione,
la condanna, l’assoluzione …
La sua storia è assai lunga …
minorenni e bunga bunga…
A volte nella polvere,
a volte sull’altar.
Fu vera gloria?
Ai postumi l’ardua sentenza!
Noi chiniam la fronte al Massimo
Fattor che volle in lui
del grande mal lo spirito
la vasta ombra mostrar.
Anna Maria, 15-06-2023