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Tre considerazioni e una notizia. Le tre considerazioni sono molto legate tra loro. La notizia no. La prima considerazione riguarda il fatto che l’enorme mole di debito pubblico emesso dal governo federale tedesco rischia di perdere il rating di tripla A e quindi ha bisogno del favore delle principali Agenzie che assegnano tale rating. Ma di chi sono tali Agenzie? E’ naturale, dei grandi fondi finanziari che diventano così decisivi per la Germania in quanto saranno compratori del debito e gli assegneranno un voto in grado di rendere i loro acquisti particolarmente vantaggiosi e, al contempo, di rendere stabile lo stesso bazooka tedesco, in barba ai debiti degli altri paesi europei aggravati da tassi più alti e voti decisamente più bassi. La seconda considerazione è riconducibile al vero e proprio smantellamento di Agenzie, organi di controllo ed enti statistici operato da Trump e destinato a privare l’economia Usa di reali valutazioni. Ma da chi saranno sostituti questi enti cancellati? Anche qui è facile prevedere che un ruolo centrale nell’attribuzione del valore reale dell’economia Usa passerà attraverso la Agenzie di rating, rafforzando ulteriormente la centralità dei grandi fondi finanziari. La terza considerazione emerge dalla triste intervista di Romano Prodi al Corriere della sera in cui l’ex premier esalta il riarmo europeo, giudicandolo persino troppo debole e accusando la Sinistra di ideologismo e Dottrina. In pratica Prodi contrappone la saggezza del riarmo alla Dottrina dei pacifisti. Sarebbe da chiedere al prof. Prodi quanto sia stato saggio costruire un ipercapitalismo dove i grandi fondi danno i voti agli Stati e ne dettano le politiche economiche, a partire dalla alimentazione di una colossale bolla finanziaria legata proprio agli armamenti che a Prodi parrà certo molto saggia.
La notizia, me ne scuso, è personale. La casa editrice Laterza mi ha comunicato che il mio testo I padroni del mondo, dopo aver riscosso un notevole successo italiano, è stato acquistato da uno dei principali editori dell’America Latina – il Fundo de cultura economica – e sarà tradotto in spagnolo.
Alessandro Volpi 22-3-25