Ucraina, 26/02/2023 di Corrado Cirio
Nota x anziani.
Ad un giovane l’argomento certamente non interessa. Ma a molti della mia generazione si, a giudicare dalle discussioni in cui vengo coinvolto ogni giorno.
La guerra in Ucraina è comparabile a quella in Vietnam? Se sostenevamo il popolo vietnamita contro gli americani invasori, perché ora abbiamo problemi a mandare armi agli Ucraini invasi dai Russi?
Ebbene, suggerisco di “pensare”.
1)la guerra Ucraina è in primo luogo una guerra di confine. La geografia non è solo segni su una carta: è popoli coinvolti, motivi di sicurezza essenziali, argomenti forti(e non vuote ideologie)per ambedue le parti, soprattutto il confine è un dato stabile nel tempo. Se, cacciati gli invasori, i Vietnamiti hanno ripreso il loro cammino nel mondo, non è mai così tra paesi confinanti, serve un grande accordo politico globale(vedi UE, pensando ai confini tra Francia e Germania) per sperare in una conclusione abbastanza stabile.
Le guerre imperiali/coloniali si svolgono a prescindere dai confini, e sono altra cosa .
2) La guerra in Ucraina è tecnicamente una guerra simmetrica. Le due parti hanno in campo eserciti che si confrontano esattamente con le stesse tipologie di armi e con le stesse modalità di combattimento .La narrazione mediatica dei ragazzi ucraini a Kiev che riempivano le bottiglie di benzina è persino imbarazzante, di fronte a un esercito (2021, fonte IISS) con 856 carri armati, 1184 VCF, 622 blindati, 547 blindati da ricognizione, (totale corazzati circa 3200) 1120 pezzi di artiglieria, 354 lanciarazzi. Aviazione e alleato “forte”.
Non proprio guerra di guerriglia e di resistenza, insomma.
3)Il governo vietnamita chiedeva ai popoli del mondo solidarietà, e noi davamo solidarietà al popolo vietnamita. Non ci pensavamo neppure a inviare armi, quel traffico è appannaggio degli stati, per interessi sempre pelosi.
La gente, i popoli, sa benissimo che è comunque un traffico di morte e non ha mai ragioni nobili.
Chi combatte certamente cerca ovunque armi, e per averle è disposto a tutto. In un mondo con pochi soggetti realmente autonomi, a decidere i flussi di armi sono i soggetti principali, le superpotenze.
3) Le superpotenze. La guerra in Ucraina è una guerra di confine, ma è soprattutto una guerra (quasi diretta) tra Usa e Russia. Dopo pochi giorni dall’invasione del 24 febbraio, Usa e Nato hanno definito ufficialmente termini e obbiettivi della guerra: non solo e non tanto respingere l’invasione, ma distruggere la potenza della Russia.
Per chi fa il paragone assurdo con il Vietnam, sarebbe come se gli alleati del Vietnam (URSS e Cina) avessero dato ai vietnamiti, in cambio degli aiuti, l’obiettivo di distruggere la potenza USA.
Mi scuso con chi legge per la totale inutilità di questo post fuori dal tempo. Ma sentir continuamente settantenni che presi da furore antirusso e da spirito atlantista sognano di tornare giovani partigiani di Ho Chi Zelinsky mi cuoce il fegato.
Corrado Cirio, 26/02/2023