L’Inno di Babele

(ovvero, la notte dei grandi cervelli)

Il tema della confusione sotto il cielo, ma anche sopra – visto lo sciame pandemico che ci funesta – è di un’attualità tanto drammatica quanto, almeno in parte, non compreso o sottovalutato, come hanno ben argomentato, nei loro interventi Gianluigi Betti ed Enrico Tendi. Se da un lato la ragione e la scienza forniscono spiegazioni plausibili al caos che ci devasta attribuendolo in gran parte agli errori umani prevedibili e controllabili per quanto gravi, è anche vero che l’attuale situazione presenta aspetti che sembrano sfuggire al controllo e alla ragione come variabili impazzite. Ed infatti il virus, con tutto quello che ha scatenato non solo come emergenza sanitaria, ma anche come fenomeno di alienazione collettiva, può essere considerato, a tutti gli effetti, la variabile impazzita per eccellenza. Questo ci induce ad allargare lo sguardo oltre i confini segnati dai dati oggettivi evidenti per dirigerlo dentro noi stessi, dentro le nostre menti. Forse allora possiamo dire che il modello di sviluppo socio-economico e lo stile di vita che hanno accompagnato per lunghi anni il cammino delle magnifiche sorti e progressive della nostra civiltà, non sono del tutto incompatibili con la follia. Il caos che regna nelle menti offuscate che rifiutano di salvarsi perché vedono nella salvezza – il vaccino – una condanna, e nella condanna – il virus – la salvezza, come si spiega se non con una psicosi collettiva? A ben guardare le avvisaglie di tale turbolenza che ha investito i neuroni e le sinapsi delle nostre celluline grigie è da un po’ di tempo che si danno da fare inducendo i cervelli a pensare all’incontrario.

Spacciando il virtuale per il reale, il torto per la ragione, l’ offesa e l’abuso per il diritto, la parte per il tutto, il superfluo per l’essenziale, il carnefici per le vittime, la scemenza per la scienza. Già Collodi con Pinocchio aveva magistralmente ritratto, con un infallibile intuito profetico, non solo il suo, ma anche il nostro tempo anticipando situazioni e personaggi della nostra attualità. Basti pensare al Paese degli acchiappacitrulli dove si arrestano gli innocenti e non i colpevoli … Oppure all’omino di burro del Paese dei Balocchi che è il perfetto ritratto di Berlusconi, oggi potenziale candidato al Quirinale … E seguendo il trend virtuoso, che dire di un parlamento che vota Ruby nipote di Mubarak, dei leghisti bossiani che promettono di destinare il tricolore ad un uso , per così dire, igienico, dei grillini eletti al grido di vaffa, del ministro Salvini che sventola il rosario in nome della crociata contro i barbari invasori del suolo patrio lasciati per giorni e giorni in balia delle onde? Per non parlare delle azioni violente ed eversive delle bande neofasciste trattate, anche dagli opinionisti più accreditati, con la paterna indulgenza che si usa nei confronti di ragazzi scalmanati e un po’ idioti da commiserare più che da temere e denunciare … L’arena mediatica pullula delle bufale più strampalate: dalle bare vuote, ai morti finti, ai complotti della Spectre che nemmeno 007 … ai feti utilizzati per i vaccini e mentre c’è chi muore e fa morire perché non si vuol vaccinare c’è chi muore perché non si può vaccinare. A coronamento di tanta pandemica idiozia mancava solo il corteo dei no-vax e no-pass travestiti da deportati ebrei nei lager dell’Italia neonazista alla vaccinara.

Ma non tutto è perduto, abbiamo una grande risorsa: Draghi uno e trino, Presidente del Consiglio italiano e forse anche europeo, nonché probabile futuro Presidente della repubblica, con l’auspicio, quasi dichiarato, di assolvere ai vari compiti contemporaneamente. Il suo spirito aleggia sulle acque, in cielo in terra e in ogni luogo. Come novello re Mida quel che tocca diventa oro, perfino i ritardi e le gaffe – vedi quella clamorosa del colle Oppio di Roma – non sono che astute strategie il cui senso sfugge ai comuni mortali. Ma c’è un altro faro che illumina il nostro cammino: la stampa. Più che di libertà, si può parlare di unità di stampa. In un momento tanto confuso è consolante vedere i maggiori organi di informazione, così graniticamente determinati e univocamente orientati al servo encomio verso Draghi ed al codardo oltraggio verso i malcapitati Conte e Letta che le sbagliano tutte, ma proprio tutte anche quando ad affossare il DDLZAN si sa bene chi è stato. Ma non perdiamoci d’animo, come ci insegna la teoria del Big Bang, finché c’è caos, c’è speranza!

Anna Maria Guideri, 14-11-2021

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