In questi giorni sono malata e quindi lontana dai miei GC*. Mi sono messa a cercare per casa “Fondamenta degli incurabili” per curarmi con le parole di Brodskij ma non l’ho trovato. Però ho ritrovato “Una parentesi luminosa” di Marella Caracciolo Chia. Pubblicato nel 2008 da Adelphi Edizioni, è uno dei miei libri del cuore. Un libro nato quasi per caso mentre l’autrice stava facendo delle ricerche su Leone Caetani, quindicesimo duca di Sermoneta e marito di Vittoria Colonna. L’autrice si era incuriosita della storia di Leone Caetani. Viaggiatore, orientalista, membro del Parlamento dal 1909 al 1913, nel 1921 abbandona tutto: moglie, figlio e gli immensi possedimenti ereditati dalla famiglia. Insieme alla sua nuova compagna Ofelia Fabiani e alla loro bambina parte per il Canada e si stabilisce in una cittadina di pionieri tra le montagne dell’Okangan e in quel luogo trascorrerà gli ultimi quattordici anni della sua vita. Marella Caracciolo Chia si chiede il perché di una scelta così radicale e per diversi anni inizia a cercare il carteggio tra Vittoria Colonna e il marito in un viaggio tra gli archivi di Roma, Subiaco, la Pianura Pontina e il Canada ma senza risultati. Nel 2006, casualmente, le ricerche d’archivio portano alla luce anche un’altra vicenda, una storia d’amore breve ma intensa: quella tra la principessa romana e Umberto Boccioni. Un incontro che avviene nel giugno 1916 sul Lago Maggiore dove Vittoria aveva una casa sull’Isolino di San Giovanni, la più piccola delle isole Borromee. I due amanti si incontreranno ogni giorno fino al 23 luglio, meno di un mese dopo Boccioni morirà per una caduta da cavallo. Questo libro racconta una passione rapinosa, una storia vera che ha tutti gli ingredienti di un romanzo: una principessa, un artista, la guerra, un tragico destino, un fascio di lettere nascoste per quasi un secolo.
Molto prima della saga dei Florio, molto prima dei romanzi sulle principesse siciliane o sulle famiglie imprenditoriali lombarde, Marella Caracciolo Chia ci regala una storia – ricca e ben documentata – che ha il respiro della grande narrativa.
*GC = Gentile Cliente.
Cinzia Zanfini 11-12-24 #vitadalibraia
Giovanna Ragionieri
Lo lessi molto volentieri alcuni anni fa, anche per la mia passione per Boccioni. E se le novità stilistiche dell’ultima fase del pittore, con il ritorno al paesaggio, dovessero qualcosa anche all’amore per Vittoria?