Miseria e nobiltà a Piombino

Post pubblicato su Facebook da Tommaso Fattori.

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Leggete fino in fondo quel che ha scritto Roberto Bragiola, operaio delle acciaierie ex Lucchini di Piombino. Non è uno “sfogo”, è una sintesi perfetta della situazione presente:

Lunedì le acque del canale di Piombino sono state attraversate dal bellissimo mega Yacht “Nord”. Un gioiellino di 142 metri, di proprietà del miliardario russo Alexey Mordashov, principale azionista e presidente di Severstal. Sì, proprio lui, l’ex proprietario delle Acciaierie Lucchini, che si è presentato nelle acque antistanti il suo vecchio stabilimento, ormai in totale disfacimento, con la sua barchetta da 500 milioni di dollari. Proprio quello stabilimento che lui ha abbandonato dopo aver riversato 700 milioni di debiti del Gruppo Severstal senza che nessuno gliene abbia mai chiesto conto. E mentre lui, bello bello, si gode tranquillamente il suo Yacht con piscina, palestra, ascensore e sala cinema, 1200 dei suoi ex dipendenti sono da 7 anni in cassa integrazione, gli altri 500 lavorano parecchio a singhiozzo e 3000 persone dell’indotto hanno perso il lavoro. Il tutto grazie anche al prezioso contributo di un altro paio di multinazionali e dei governi che si sono succeduti. Questo è il capitalismo bellezza.

Altra piccola considerazione. Naturalmente lo Yacht non è passato inosservato agli occhi di molti piombinesi che non hanno esitato ad esternare la loro ammirazione verso l’imponente imbarcazione, pur sapendo benissimo chi fosse il proprietario. Perché è così – prosegue Roberto Bragiola – davanti ad un barcone di migranti disperati che scappano da guerre, povertà, persecuzioni e torture, si spara contro tutto l’odio, il becero razzismo e tutta la merda possibile. Ma davanti allo Yacht di un miliardario che ha sfruttato e contribuito massicciamente ad affamare questa città, si resta in fantozziana ammirazione. Come se il “merci Rebrab”, uomo dell’anno, non fosse stato abbastanza

Nota della Redazione

Merita ricordare che i piombinesi accorsi ad ammirare lo yacht sono gli stessi che, con il loro voto, hanno permesso l’elezione di un sindaco espressione di una coalizione di tutte le destre, tradendo la lunga tradizione operaia della città

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