Nel cielo smarrito
di questa notte d’Agosto tu sei,
fra tutte le stelle cadute,
la più luminosa.
La morte ti ha rubato il respiro,
ma non la voce;
ti ha spenta, ma non vinta.
Fiera come nessuna,
hai fissato negli occhi la vita
e la morte da pari a pari
e sono loro che hanno abbassato lo sguardo.
Hai spezzato le loro eterne catene
con le tue sapienti parole,
chiavi d’accesso ad un possibile altrove
di libertà, coraggio e dignità.
Hai usato parole vere
e smascherato parole finte,
hai mostrato la complessità
dietro l’ovvietà.
Hai sgretolato la roccaforte dei luoghi comuni,
dei pregiudizi, dei giochi di potere …
Hai svelato l’infinito potenziale creativo
delle diversità, la loro insolita bellezza,
la forza invincibile della loro alleanza.
Hai reso solare ciò che era notturno,
vincente ciò che era perdente.
Hai strappato all’ingiustizia
la sua maschera ipocrita
e al dolore il suo senso rivoluzionario
e una magica gioia.
Il tuo disarmante sorriso attutiva
l’impatto con l’arma affilata delle parole.
Non alzavi la voce, non ne avevi bisogno:
erano le tue idee a gridare
dentro le tue parole dure e lucenti
come il diamante …
Ed ancora riempiono
il silenzio innaturale del tuo addio.
Tu, testimone del tuo tempo,
messaggera di un tempo che non vedrai,
vivrai per sempre
come parola disincarnata.
Anna Maria, 10-08-2023