Amaleq, by A.Floridia

Una questione attuale, le tradizioni e la scusa della storia

Antonio Floridia

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AMALEQ … chi era costui, molti si chiederanno … è un personaggio biblico, citato dal leader israeliano Netanyahu in un suo recente discorso: era il capo degli Amaleciti, storicamente una confederazione di tribù nomadiche che abitavano le zone desertiche del Sud-Est della Palestina, uno dei popoli che viveva nella terra di Canaan, la Terra Promessa, “la terra in cui scorrono latte e miele”. Netanyahu ha citato un passaggio dal Primo Libro di Samuele (15,3), in cui il profeta Samuele si rivolge a Saul: “ho vagliato ciò che fece Amaleq ad Israele, ostacolandogli il cammino mentre saliva dall’Egitto. Ora va’, colpisci Amaleq e votate allo sterminio tutto ciò che possiede. Non avere pietà di lui. Ucciderai uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e agnelli, dromedari ed asini”. Ma si potrebbero citare molti altri passi biblici. Ad esempio, Esodo (34, 10). Qui è il Signore che parla direttamente a Mosè: “Io scaccerò dalla tua presenza gli Amorrei, i Cananei, gli Hittiti, i Perizziti, gli Hivviti e i Gebusei. Guardati dallo stringere alleanza con gli abitanti della terra nella quale stai per entrare, perché si rivelerebbe una trappola in mezzo a te. Anzi, demolirete i loro altari, frantumerete le loro stele…”. (qualcuno, anche oggi prende alla lettera queste parole e va sulla spianata delle Moschee a Gerusalemme, a provocare…)

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GOSSIP DI STATO

(galeotto fu il video e chi lo sparse …
Piccolo alfabeto delle riflessioni)
Anna Maria Guideri

ABILITA’
Da ogni dove si plaude alla grande abilità con la quale donna Giorgia ha gestito l’imbarazzante situazione venutasi a creare a seguito della performance del suo compagno Andrea Giambruno in un fuorionda diventato virale. Lo stile istituzionale con il quale la premier ha liquidato il suo incauto compagno ha ricompattato tutte – o quasi – le forze politiche e una larga parte dell’opinione pubblica riconosciutasi nella sua prova di forzae di dignità. E di abilità indubbiamente si tratta se quello che avrebbe potuto essere un disastro totale, si è rivelato un successo politico, almeno a giudicare dai sondaggi. Se sull’abilità politica di Meloni non ci sono dubbi, ce ne sono invece sulle reali motivazioni di quanti celano, dietro la maschera del politicamente corretto, la propria ammirazione e il desiderio di emulazione augurandosi di trovare prima o poi , anche a sinistra, un leader altrettanto abile all’insegna del … peccato che la Meloni la ‘un ci s’abbia noi!

BRAVA

La Meloni è brava – si sente ripetere ovunque – è il contesto che è scadente. Poveretta, con quei personaggi che si ritrova fa anche troppo! Ma è possibile che sfuggano ai più due ovvie osservazioni? A) Se lei è tanto brava perché si circonda di figuri impresentabili e incompetenti? B) E perché i bravi non si schierano con lei, a meno che non siano i bravi di don Rodrigo?

CHAPEAU!

Quanti cappelli si sono sollevati ossequiosi e quante schiene si sono piegate al cospetto di un tal portento di donna! Più cappelli che teste – verrebbe da dire – E anche più groppe piegate che schiene dritte!

COMPLOTTO

Meloni, mentre annunciava – fronte alta, cipiglio fiero, schiena dritta – la sua separazione da Giambruno, invece di rifarsela con il fedifrago che l’ha messa alla berlina davanti all’orbe terracqueo – se l’è rifatta con un fantomatico complotto di odiatori che avrebbe dovuto invece ringraziare per averla informata sulla reale natura del suo compagno che lei, in dieci anni di convivenza, non aveva imparato a conoscere. A meno che lei non sia così geniale da aver premeditato tutto scegliendo un compagno picchiatello per far salire i sondaggi! E se anche fosse vero che sono molto odiati – il che non è da escludere – chiediamoci: ma loro non odiano nessuno o odiano solo per legittima difesa i migranti, i gay, i nomadi, i tossicodipendenti, gli ultimi della terra? Spacciare l’incerto – in questo caso il complotto – per il certo – l’inganno subìto – è ormai una strategia difensiva dei piagnoni populisti che sparano nel mucchio per distogliere l’attenzione dai veri responsabili dei disastri. E se sono abili come la Meloni, non solo non pagano pegno, ma ci guadagnano pure!

COMUNICAZIONE

La tanto apprezzata, ma poco frequentata onestà intellettuale vuole che tutti gli opinionisti, nessuno escluso, riconoscano e apprezzino l’ars oratoria di Giorgia Meloni tanto da fare ammettere, anche ai suoi più acerrimi avversari, che è dotata di una dialettica potente, accattivante, carismatica. A fronte di una loquela comprensibile ed efficace e di un tono intimidatorio e autoreferenziale, i contenuti sono quanto mai aleatori e generici. Chi sono i complottisti? Chi sono gli impresentabili? Chi sono gli odiatori? Chi si rotola nel fango? Quali sono le mirabolanti imprese del suo governo tali da scatenargli contro tutte le forze del male? Non è dato sapere. A che serve parlare bene se non si fa capire di cosa si parla? Qualcuno direbbe: Non dice nulla, ma lo dice così bene!

DETERMINAZIONE

Uno dei motivi che più hanno contribuito a rafforzare l’immagine della premier è stato il modo con cui si è sbarazzata del compagno scomodo. Determinata, ferma, sicura. Con un post essenziale che non dava adito a dubbi, l’ha fatto fuori. Una vera donna … coi coglioni! Poche donne saprebbero fare altrettanto. Ad esempio Hillary Clinton non lasciò il marito in seguito allo scandalo che lo travolse. Ma vuoi mettere la Clinton con la Meloni? La Giorgia … lei sì che ha coraggio e dignità! Chiediamoci: Meloni aveva un’alternativa? Come poteva restare legata ad un personaggio così squalificato? Coraggio o scelta obbligata? Forse in questa tifoseria per la leader de noantri sfugge un particolare non irrilevante: il marito della Clinton era il Presidente degli Stati Uniti d’America, il compagno della Meloni era Andrea Giambruno. No comment.

IMPRESENTABILI

Meloni, nel post in cui licenzia Giambruno, accenna agli impresentabili che, a suo dire, si rotolano nel fango in preda al livore per i successi del suo governo, rivendicando con orgoglio la schiena dritta e la dedizione al popolo. Si potrebbe anche lasciarsi coinvolgere dal suo tono accorato ed indignato se non fosse per il fatto che, a fronte degli impresentabili da lei non meglio identificati della parte avversa, ce ne sono diversi molto bene identificabili dalla sua parte: La Russa, Salvini, Sgarbi, Donzelli e nel recente passato, Berlusconi … Sarebbero questi gli esempi edificanti a sostegno della sua tesi accusatoria contro i complottisti?? Chi è senza impresentabili scagli la prima pietra!

PERSONALE, POLITICO

Si assiste ad una gara, soprattutto a sinistra, a chi è più politicamente corretto e rispettoso della privacy di Meloni. Insomma, anche chi si dichiara avversario politico ritiene disdicevole l’irruzione nelle sue vicende famigliari che sono private, della serie, noi non ci abbassiamo al gossip! Personale e politico, privato e pubblico: quanta confusione! Per costoro, la premier deve rispondere solo delle sue decisioni politiche e quelle riguardanti la sua famiglia non rientrano fra queste. Una volta si dicevail personale è politico nel senso che, chi riveste un ruolo istituzionale, non è un cittadino comune e perciò deve essere – o almeno apparire – credibile anche sul piano personale. Quindi, se la sua situazione famigliare contraddice l’idea di famiglia per la quale si batte politicamente, ecco che la sua vicenda privata diventa pubblica, cioè, politica. Se poi il suo compagno è così incauto da metterla in imbarazzo di fronte al mondo intero, l’aspetto politico diventa dominante. Purtroppo il senso della politica è scomparso dall’immaginario collettivo, anche di chi la pratica e così tutto diventa privato e intoccabile. E invece è vero il contrario perché se è vero che il personale, per chi fa politica è politico, non è altrettanto vero che il politico sia personale. In tal caso, cambiando l’ordine dei fattori il prodotto cambia, eccome! La politica se diventa personale, anzi, personalistica, cessa di esistere. E’ ciò che sta accadendo nell’indifferenza generale.

Anna Maria Guideri 01-11-2023

ATTUALITA’

Divagazione semiseria sull’attualità dei classici
Anna Maria Guideri ci conduce ad una profonda riflessione sulla natura umana.
Siamo davvero degli Stronzi galattici caduti sul pianeta Terra, la nostra cloaca?

Si usa spesso l’aggettivo attuale per designare – apprezzandole – opere letterarie del passato che hanno il pregio di avere anticipato il nostro tempo, soprattutto nel prevederne gli aspetti più discutibili. A pensarci bene è piuttosto curiosa questa soddisfazione mista a compiacimento nel constatare, grazie ai capolavori del passato, aspetti della natura umana tanto poco encomiabili quanto tristemente prevedibili e reiterati all’infinito. Stranamente, scoprire di essere ancora – nel 21° secolo – quelli della pietra e della fionda (per dirla con S. Quasimodo), ci dà una specie di eccitazione, la sensazione di possedere un’identità collettiva inaffondabile in grado di sopravvivere a tutti gli attacchi e alle trappole che il progresso umano e civile ha seminato lungo il nostro cammino. Il valore dei capolavori letterari si misura dalla loro lungimiranza nel prevedere il peggio dell’umana specie con grande soddisfazione della specie stessa. Ogni poesia che parla della guerra e dei suoi orrori ci piace più di quanto ci addolori perché, per fortuna, la guerra c’è ancora e, grazie alla poesia scopriamo che non siamo cambiati per niente. Attuale è la violenza perpetrata fin dalla notte dei tempi, come altrettanto attuale è lo sgomento che la poesia ci trasmette regalandoci un senso consolatorio di assoluzione e di continuità. Così è per tutti gli altri lati oscuri della natura umana: la brama di potere, l’inganno, l’egoismo, l’odio, l’ingiustizia che si perpetuano senza sosta dall’infinito passato. Più essi ci rappresentano, più ne siamo lusingati. I grandi autori greci e poi Dante, Shakespeare, Goethe, Leopardi, Manzoni … ci hanno ritratto fedelmente e sono tutt’ora meravigliosamente (sic!) attuali – per merito loro più che nostro – tanto che più sono citati più ci sentiamo gratificati perché l’attualità ci dà il senso dell’immortalità: siamo pezzi di merda indistruttibili! Se nemmeno le guerre, le calamità naturali, le pandemie, le ingiustizie ci hanno cambiato – Il gattopardo docet – ciò significa che siamo stronzi resistenti ad ogni trattamento terapeutico e per questo … geniali! Chi ce ne pole con noi? Le opere classiche hanno nobilitato e riscattato la nostra oscurità trasformandola in luce e consegnandola per sempre alla “bellezza.” Sarà l’orgoglio di essere così come siamo a frenare la spinta propulsiva verso la palingenesi? Però senza nulla togliere al merito dei grandi autori classici, mi chiedo: come potevano non essere attuali se la natura umana è così da sempre senza soluzione di continuità? Sono loro che si sono proiettati in avanti o siamo noi che siamo rimasti indietro? Hanno indovinato tutto? Per forza! Infatti, a fronte delle mirabolanti scoperte e invenzioni che hanno gloriosamente segnato il nostro cammino, risultano abbastanza irrilevanti i progressi etici e civili dell’umanità. Conclusione: siamo figli di puttana e lo saremo sempre. A prescindere dai classici, merde si nasce e noi, modestamente, lo nacquimo!

Anna Maria Guideri, 21-10-2023

Caterina Betti a Pistoia

Nella bellissima cornice del complesso bibliotecario di Pistoia la oersonale di Caterina Betti
Pistoia Biblioteca San Giorgio 4-28 novembre 2023

Il programma della mostra

Biblioteca San Giorgio | Artist invasion| Pistoia 4-28/11/23
Di voli, abbracci, animali e altre storie di Caterina Betti In collaborazione con Artist Invasion

🎉Inaugurazione:

🔴Giovedì 4 Novembre ore 18.00
Biblioteca di San Giorgio, via Sandro Pertini, 51100 Pistoia

👧🏻Eventi per bambini:

🔴Mercoledì 8 Novembre ore 17.00

Visita alla mostra e laboratorio di disegno per bambine/i con l’illustratrice.

🔴Mercoledì 22 Novembre ore 17.00

Lettura de “Il compleanno del Babau”

(Claudia Souza, Caterina Betti, Albero delle Matite Editore) e laboratorio con l’illustratrice.

laboratori su prenotazione

Max 22 partecipanti: 12 bambini, età compresa tra 4 e 6 anni.

•Biblioteca comunale San Giorgio, Via Sandro Pertini s.n.c. Pistoia
Orari di apertura: il lunedì h.14-19; dal martedì al sabato 9-19.
Chiuso la domenica,

Contatti 0573.371600 sangiorgio@comune.pistoia.it

…”𝐂𝐚𝐭𝐞𝐫𝐢𝐧𝐚 𝐁𝐞𝐭𝐭𝐢, ha un approccio onirico all’illustrazione. I suoi disegni, coloratissimi e dalle palette inusuali, sono ricchissimi di particolari. I personaggi si muovono in mondi inventati, senza prospettiva, in cui lo sguardo si perde. 𝐈𝐥𝐥𝐮𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐫𝐚𝐟𝐟𝐢𝐧𝐚𝐭𝐞, 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞 è 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐝𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐞𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢”…( Angela Catrani, Agente letteraria e Editor per CatWork Agency)

Www.Caterinabetti.it

MOTTI DA LEGARE 27

di Anna Maria Guideri
Mentre ci accingiamo alla pubblicazione del post giunge la notizia del deliberato del Consiglio Comunale di Lucca che ha bocciato la proposta di intitolare una strada a Sandro Pertini. A Grosseto intanto hanno pensato bene di dedicare una via a Giorgio Almirante, fascista, repubblichino, firmatario di un bando che ribadiva la pena di morte per i giovani che non avessero risposto alla chiamata alle armi nell’esercito repubblichino.. Bene continuate così, nel caso che qualcuno non avesse capito che siete proprio fascisti.

1 – Terrorismo: se si fa di tutto per tirar fuori il peggio dalla gente, prima o poi ci si riesce.
2 – Il fascismo è come la plastica, non è biodegradabile.
3 – Il papa ha denunciato lo sfruttamento de migranti. La destra: noi non li sfruttiamo, li affoghiamo!
4 – PD e questione femminile. La maggior parte del partito è composto da uomini … E le donne? Le donne le son’ omini anche loro! (R. Benigni)
5 – Per Giorgia Meloni gli unici migranti legali sono i turisti.
6 – In tutti gli esseri umani esiste, in fondo una scintilla di umanità. Per la Russa non ci sono prove.
7 – Crisi degli intellettuali. Di solito chi invoca il pensiero è colui che non ce l’ha.
8 – Ci sono uomini ricchi che esprimono ai poveri grande solidarietà … Più che di solidarietà si tratta di gratitudine!
9 – In un sistema di corruzione diffusa è meglio fare il proprio dovere e passare per diversi o delinquere e passare per normali?
10 – La democrazia è una figlia che abbiamo adottato dall’Inghilterra, forse è per questo che non l’amiamo molto. Invece il fascismo è proprio nostro, lo abbiamo partorito noi: sarà per questo che lo amiamo tanto!?
11 – Paradosso. I diritti umani, più sono universali, meno sono condivisi.
12 – Israele e Hamas: se il terrorismo è l’unica risposta al terrorismo, il terrorismo vince.
13 – Contro il politicamente corretto si è ingaggiata una lotta di liberazione … dai diritti democratici.
14 – Qualcuno alla manifestazione del 7 ottobre a Roma indetta dalla CGIL gridava: la Meloni è una puttana! Forse aveva bevuto … In vino veritas!
15 – Sfiga. In alcuni momenti storici bisogna scegliere se salvare il partito o il paese. Il PD ha sempre scelto di salvare il paese senza riuscire a salvarlo, né … a salvarsi!
16 – Perché voto PD? Perché ad oggi è l’unica debolezza che abbiamo a sinistra che ha qualche probabilità di diventare forza.
17 – Spirito democratico. A chi piace lavorare in squadra? Al caposquadra!
18 – I mali non sono mai gli stessi, ma si ripetono all’infinito…
19 – L’essere umano cerca la propria sicurezza ripetendo i suoi comportamenti, soprattutto quelli sbagliati.
20 – Non c’è niente che possa ostacolare la pace come l’idea di possedere la verità. (In ricordo di G. Vattimo)
21 – Le varie sinistre per unirsi dovrebbero avere un nemico comune, ma non ce l’hanno … oppure un bene comune … ma non hanno neanche quello!
22 – Meloni: l’underdog della sgarbatella.
23 – La vera libertà è una meta irraggiungibile alla quale dobbiamo tutte le mete che abbiamo raggiunto.
24 – Il fascismo è una malattia autoimmune del sistema democratico che viene attaccato dai suoi stessi anticorpi democratici deputati a difenderlo.
25 – Gli stupidi dovrebbero avere paura, ma se l’avessero non sarebbero stupidi. Gli intelligenti non dovrebbero avere paura, ma se non l’avessero non sarebbero intelligenti. Ecco spiegato il male del mondo!
26 – La destra crede a quello che dice … Il problema è che ci crede anche la sinistra!
27 – PD – M5S: il dialogo non è brutto come lo si dipinge.28 – Talk shaw interminabili, social virali, bombardamento pubblicitario … siamo affetti da incontinenza mediatica.
29 – La vita scorre lungo una traiettoria di forse fra i due estremi del e del No.
30 – Nostalgia canaglia: rigurgiti fascisti non sempre esternati, ma molto rimasticati.

Anna Maria Guideri, 18 ottobre 2023

Cassetti della vergogna

Grazie a Facebook e alla segnalazione di Paolo Adomi e Lino La Mendola scopriamo un grave atto di censura che segnaliamo

🟥 C’È UN GIUDICE IN ITALIA?
Questa Fiction RAI, sull’esperienza di Riace, è ferma da anni nei “cassetti” perchè “qualcuno” ne ha bloccato la messa in onda
(Quei “qualcuno” a cui non piace l’UMANITÀ)
La Fiction ha avuto dei costi, pagati dal pubblico, dato che la RAI è anche finanziata da tutte e tutti Noi nella bolletta elettrica
Chiedo sommessamente la messa in onda di ciò che ho contribuito a pagare e magari, con i proventi della pubblicità, la RAI rientra dei costi già avuti e non ci aumentano la “bolletta”
Questo blocco politico e conseguente spreco dei nostri soldi come lo vogliamo chiamare? Associazione a delinquere? Appropriazione indebita? Distrazione di soldi pubblici? ecc ecc