Una premier al di sopra di ogni sospetto

di Anna Maria Guideri

Si resta basiti, quasi intimiditi, al cospetto di Donna Giorgia infuriata che in Parlamento sbraita a più non posso per difendere la propria lesa maestà da chi osa sollevare qualche dubbio su come il suo governo abbia coordinato le operazioni di soccorso per salvare i migranti annegati nel naufragio di Cutro. Di fronte a tanta accorata indignazione verrebbe quasi da chiedersi – davvero – come si fa a dubitare di lei se non ci fossero tutte quelle bare e se la ricostruzione dei fatti non presentasse qualche evidente incongruenza sui tempi e i modi dell’azione di soccorso. E’ lecito chiedersi se è stato fatto tutto il possibile per evitare l’ennesima strage degli innocenti? Parrebbe di no. Meloni, non forte di argomenti e riscontri, ma solo della retorica dell’indignazione e dell’invettiva apodittica, mette tutti a tacere sfruttando la sindrome fantozziana della sottomissione al capo che, in quanto tale, si crede al di sopra di ogni sospetto. Ma come si fa a dubitare della sua buona fede e delle forze dell’ordine che ce la mettono tutta, ma proprio tutta per salvare le vite umane? Se c’è stato un ritardo nei soccorsi , non è colpa dei soccorritori, ma del destino cinico e baro, dell’opposizione che gufa contro la nazione e … sì, diciamolo pure, soprattutto dei migranti i quali, con grande sprezzo del pericolo e del tutto inspiegabilmente, solo per fare un dispetto a lei – tanto sfortunata poerella! – si sono imbarcati contro ogni ragionevole timore. O non lo sapevano a cosa andavano incontro? E se lo sapevano perché non sono rimasti buoni buoni a casa loro? Potevano morire anche lì? Ma vuoi mettere il vantaggio di morire di stenti e di patimenti, ma sulla terraferma e dentro la propria catapecchia, piuttosto che morire affogati in mare? Anche se si muore, si muore meglio! Come osano i malpensanti accusare la sottoscritta – MADRE – sì, MADRE, di avere voluto la morte di quei bambini ( magari la morte in mare no, ma a casa loro…)? Come può la sottoscritta, essendo, DONNA, MADRE, PATRIOTA E CRISTIANA, essere responsabile? (ma se restavano a casa loro era meglio…) Son tutte belle le mamme del mondo …? Non è ancora una certezza scientifica, come dimostra l’altra famosa canzone Balocchi e profumi cara alla nostra memoria. Questa accusa, signori miei, più che un’offesa alla sottoscritta, è un’offesa alla NAZIONE! Sì, lo so, qualcuno mi può rinfacciare che quando ero all’opposizione non ci andavo giù tanto leggera contro il governo in carica e che anch’io, quindi, offendevo la nazione. La NAZIONE? Ma di quale nazione si parla, signori miei? Una nazione che si cala le braghe davanti all’Europa, che svende i suoi gioielli di famiglia, che si fa invadere dai migranti clandestini (alias poveracci), che per colpa loro va incontro alla sostituzione etnica, che legalizza l’aborto, che vuole dare la cittadinanza ai negri, che considera uguali i normali e i pedofili, pardon, pederasti, si può definire NAZIONE? Una nazione che non ha le palle che nazione è? E’ uno staterello moscio, privo di identità e di bicipiti; un’espressione geografica che non sa nemmeno cos’è l’olio di ricino e il manganello. La vera NAZIONE è la mia, cari signori, quella governata da una DONNA, MADRE, PATRIOTA E CRISTIANA in barba a tutti i naufragati dell’orbe terracqueo! Non vi va? E fatevene una ragione!

Anna Maria Guideri, 24-03-2023

Commento della Redazione, politicamente ma non sostanzialmente, scorretto

La faccia come il culo

felloni di casa nostra

di Corrado Cirio su facebook

Credo che la Von der layen debba essere incriminata x crimini contro l’umanità e per tradimento. Quando, senza nessun tipo di mandato popolare né titolo, un paio di giorni dopo l’invasione russa in Ucraina, decise e disse che l’Europa si dava come obbiettivo la sconfitta della Russia, (badate, non il ritiro dei russi sulle posizioni preinvasione) di fatto si assunse la responsabilità di un delirante salto di qualità nello scontro tra due paesi che non facevano parte dell’Europa, coinvolgendo irrimediabilmente tutti i paesi europei in una guerra non dichiarata. Cosa assolutamente non prevista dal suo mandato.
Che poi abbia continuato ad agire seguendo pedissequamente le posizioni della Nato, anche evidentemente contro gli interessi europei, è un clamoroso tradimento del suo mandato, che non è il controllo del mondo, ma la difesa della pace e del benessere nei paesi dell’EU.

Corrado Cirio, 20/3/2023

usati

di Corrado Cirio su facebook

La svolta si avvicina. Il prezzo che l’occidente americano sta pagando all’arroganza di comandare il mondo da soli inizia ad apparire evidente.
Cina in campo senza esitazioni, arabi che non si fidano più delle banche e delle promesse americane, (e vorrei vedere, dopo che questi sequestrano i fondi affidati a loro, che siano dello stato afgano o di singoli ricconi, fregandosene di ogni regola e dunque seminando incertezza), crisi interna agli Usa sia finanziaria che politica.
Il boomerang delle sanzioni sta tornando a casa. I Russi stanno vincendo sul campo. Gli Ucraini (o meglio Zelinsky e i suoi) chiedono armi, armi armi e non hanno più carne da cannone cui affidarle, tra un po’ daranno i fucili agli adolescenti. L’Europa ha pagato il prezzo politico più alto, ma i paesi più strutturati non rimarranno per sempre a guardarsi sfottere e fottere dagli Usa.
Il mondo sta cambiando rapidamente, molto più rapidamente di quanto prevedevano gli apprendisti stregoni del partito democratico USA, nel preparare l’accerchiamento e depotenziamento della Russia e la deindustrializzazione dell’Europa, contando di fare tutto ciò per affrontare con calma a tempo debito una Cina isolata.
E si divertano pure con i mandati di arresto a Putin, questi irresponsabili imbecilli.
Purtroppo il crollo degli imperi fa sempre un gran botto.

Corrado Cirio 20/03/2023

La mia anima ha fretta

Mario de Andrade

Ho contato i miei anni e ho scoperto che ho meno tempo per vivere da qui in poi rispetto a quello che ho vissuto fino ad ora. Mi sento come quel bambino che ha vinto un pacchetto di dolci: i primi li ha mangiati con piacere, ma quando ha compreso che ne erano rimasti pochi ha cominciato a gustarli intensamente. Non ho più tempo per riunioni interminabili dove vengono discussi statuti, regole, procedure e regolamenti interni, sapendo che nulla sarà raggiunto.

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Taiwan

da Facebook di Andrea Montagni

La presidente socialista dell’Honduras, Xiomara Castro ha dichiarato di aver disposto la ripresa ufficiale delle relazioni con la Cina e la rottura delle relazioni diplomatiche con Taiwan, paese che finora l’Honduras riconosceva.
La presidente ha pubblicato su Twitter di aver incaricato il suo ministro degli Esteri di svolgere le procedure per avviare relazioni diplomatiche ufficiali con la Cina Sono ormai soltanto 13 gli stati che riconoscono Taiwan come paese sovrano: Belize, Città del Vaticano, Guatemala, Haiti, le Isole Marshall, Nauru, Palau, Paraguay, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Saint Lucia, Swatini e Tuvalu.
Come si vede da questo elenco mancano tutti i paesi che in questi mesi hanno usato Taiwan come pretesto per accrescere la tensione con la Repubblica popolare cinese.
Quanto tempo è passato da quando nel 1971, la comunità internazionale prese atto della realtà e riconobbe il governo della RPC come unico governo della Cina.
«L’ammissione di membri nell’ONU deve essere in definitiva decisa dagli Stati Membri delle Nazioni Unite. Lo status di membro è dato a paesi sovrani. La posizione delle Nazioni Unite è che la Repubblica Popolare Cinese rappresenta l’intera Cina come unico e legittimo governo rappresentativo della Cina. Finora la decisione sull’aspirazione degli abitanti di Taiwan di entrare a far parte delle Nazioni Unite è stata presa su quella base. La Risoluzione (Risoluzione 2758 dell’Assemblea Generale) che avete appena citato stabilisce chiaramente che il Governo della Cina è il solo e legittimo governo e la posizione delle Nazioni Unite è che Taiwan è parte della Cina.» Bank Ki Moon, Segretario generale dell’ONU 2007

Franco Bortolotti

Il mondo e’ pieno di gente che vorrebbe andare per conto suo (poi magari ci ripensa, come, sembra, i catalani). Il caso di Taiwan e’ complicato dal fatto che non solo la costituzione cinese, ma anche quella taiwanese riconosce l’ unita’ indivisibile della Cina. Quindi Taiwan viene, dai pochi ricordati, come rappresentativa della intera Cina, ma non come indipendente.