Motti da legare 7

1 –Differenze: Socrate morì per difendere il vero, i NO VAX muoiono (e fanno morire) per difendere il falso.
2 –Gli autori dei femminicidi: “Noi amiamo e l’odiamo le donne.
3 – Non si è mai parlato tanto di cultura come in questo periodo in cui dilaga l’ignoranza.
4 – Draghi non ha fatto sparire il virus: duro colpo per i credenti!
5 – “La Meloni ha il coraggio di dire quello che pensa.” Sarebbe meglio non ce l’avesse!
6 – Cacciari: più che la verità poté la visibilità.
7 – Il frastuono dei no vax supera ampiamente le loro ragioni, ma non le loro farneticazioni.
8 – Renzi non risponde alle domande: dritto di replica.
9 – Le piazze no vax sono espressione di un libero dissesto.
10 – I no vax: “Non vogliamo arricchire le case farmaceutiche …” meglio arricchire le imprese di pompe funebri!
11 – Credibilità e influencer. Renzi aveva promesso che in caso di sconfitta avrebbe lasciato la politica; non l’ha fatto, ma nessuno ci aveva creduto. Fedez aveva annunciato il suo ingresso in politica; non l’ha fatto, ma tutti ci hanno creduto.
12 –“ Pensare solo per sé uccide …” gli altri.
13 – Lanciamo una petizione per mettere il burqa obbligatorio a chi ha il coraggio di insultare mettendoci la faccia.
14 – Campagna antivirus: facciamo tutti un green pass avanti!
15 – A volte la nostra ignoranza nuoce più agli altri che a noi stessi, così come la cultura, in certi casi, può danneggiare più i colti che gli ignoranti …(vedi come si è ridotto M. Cacciari)
16 – Selvaggia Lucarelli è stata aggredita durante la manifestazione dei NO green pass : testata giornalistica.
17 – “La politica ha fatto molti passi per i diritti delle donne…” sì, anche gli assassini li hanno fatti!
18 – Più il villaggio è globale, più aumenta il separatismo.
19 – Le donne e i loro assassini: le belle e le bestie.
20 – I cattivi maestri sono coloro che si innamorano delle proprie idee e ne sono così gelosi che non le lasciano nemmeno se scoprono che sono demenziali.
21 – Scioglilingua rivisitato. Sopra la panca il NO VAX campa, sotto la panca il NO VAX crepa.
22 – “Gli italiani vogliono Berlusconi al Quirinale perché non hanno memoria … “ Al contrario, lo vogliono perché se lo ricordano bene!
23 – “ Renzi avrà tanti difetti, ma ha coraggio …” A volte la più grande prova di coraggio è quella di vergognarsi.
24 – No vax? Ma vax!
25 – Berlusconi Presidente della Repubblica sarà il difensore dell’ordine prostituito.
26 – Non è il vaccino che divide, sono i morti: c’è chi li vede e chi non li vuol vedere.
27 – NO VAX pensiero/ da nebbia offuscaaato,/ NO VAX ti posa sui vili e sui grulli/ dove dormono ignari i cerveeelli/ il sooonnooo della ragion …

Anna Maria Guideri, 23-12-2021

Il covid è un problema didattico?

(Le parole per dirlo)

In un momento di grave crisi e di incertezza per la nostra vita presente e futura ci consola sapere che, tutto sommato, il diavolo non è proprio brutto come lo si dipinge e che la chiave per uscire dalla pandemia più che nella vaccinazione sta nella comunicazione. A giudicare dallo spazio che i vari salotti televisivi dedicano al deficit comunicativo dei politici, dei medici e degli organi di informazione, sembra si tratti più di un problema didattico-pedagogico che sanitario. A seconda dei casi, la comunicazione sul covid viene definita carente, paternalistica, contraddittoria, confusa, strumentale, parziale, inattendibile … Senza voler minimizzare gli errori e l’inadeguatezza di una comunicazione costretta a reggere il passo con la velocità del contagio e delle varianti, mi sembra proprio che si guardi il dito e non la luna. E’ mai possibile che chi non si convince a vaccinarsi con i 130mila e passa morti e con l’intasamento delle terapie intensive, possa convincersi con l’ars oratoria di buoni comunicatori? Quali parole potrebbero essere più eloquenti dei fatti per chi è già convinto che il covid è una gigantesca bufala montata dai poteri occulti della Spectre mondiale? In barba agli scettici che si attengono scrupolosamente all’evidenza dei fatti – che dovrebbero parlare da soli – molti confidano nel potere taumaturgico delle parole sensate e bene ordinate … Convincere i no vax non sarebbe una questione emergenziale, ma un problema grammaticale. Basta saper trovare le parole giuste, il modo giusto … basta saper spiegare bene come stanno le cose e gli irriducibili saranno indotti a più miti consigli sottoponendosi, come mansuete pecorelle, alla vaccinazione conquistando, per la gioia di tutti, l’immunità di gregge! L’insistenza – innocente o pretestuosa(?) – sul tema del deficit comunicativo rischia di mettere in ombra il vero dramma che stiamo vivendo: il virus che muta e acquista velocità e capacità di contagio. Mentre ci si balocca con le parole come soci dell’Accademia della Crusca e si indugia ad imporre l’obbligo vaccinale a tutti, il virus procede sordo alle nostre sottili disquisizioni sull’arte della comunicazione. E’ proprio il caso di dirlo: fatti, non parole!

Anna Maria Guideri, 20-12-2021

Usa go home

Da Facebook proponiamo la segnalazione di Andrea Montagni

Nel pomeriggio del 10 dicembre 1981, unità del Battaglione Atlacatl dell’esercito salvadoregno , creato nel 1980 presso la US Army’s School of the Americas , arrivarono nel remoto villaggio di El Mozote dopo uno scontro con i guerriglieri nelle vicinanze. L’Atlacatl era un “battaglione di fanteria a schieramento rapido” appositamente addestrato per la guerra di contro-insurrezione . È stata la prima unità del suo genere nelle forze armate salvadoregne ed è stata addestrata da consiglieri militari degli Stati Uniti La sua missione, Operación Rescate (“Operazione Rescue”), era quello di eliminare la presenza ribelle in una piccola regione del Morazán settentrionale dove l’FMLN aveva due campi e un centro di addestramento.El Mozote consisteva di circa 20 case su un terreno aperto intorno a una piazza. Sulla piazza si affacciava una chiesa e, alle sue spalle, un piccolo edificio detto “il convento”, il sacerdote se ne serviva per rivestire i suoi paramenti quando veniva in paese per celebrare la messa. Vicino al paese c’era un piccolo scuola.Al loro arrivo nel villaggio, i soldati scoprirono che, oltre ad essere pieno di abitanti, il villaggio era anche pieno di contadini che erano fuggiti dal territorio circostante e vi si erano rifugiati. I soldati ordinarono a tutti di uscire di casa e di entrare in piazza. Hanno fatto sdraiare le persone a faccia in giù, le hanno perquisite e interrogate sui guerriglieri. Hanno quindi ordinato agli abitanti del villaggio di chiudersi a chiave nelle loro case fino al giorno successivo e li hanno avvertiti che chiunque fosse uscito sarebbe stato fucilato. I soldati rimasero nel villaggio durante la notte.La mattina dopo, di buon ora, i soldati hanno riassemblato l’intero villaggio nella piazza. Hanno separato gli uomini dalle donne e dai bambini, li hanno divisi in gruppi separati e li hanno chiusi nella chiesa, nel convento e in varie case.Durante la mattinata, hanno proceduto a interrogare, torturare e giustiziare gli uomini in diversi luoghi. Verso mezzogiorno, hanno cominciato a prendere le donne e le ragazze più grandi in gruppi, separandole dai loro bambini e uccidendole con le mitragliatrici dopo averle violentate. Ragazze di appena 10 anni sono state violentate e, secondo quanto riferito, i soldati si sono vantati di quanto gli piacessero particolarmente le ragazze di 12 anni. Infine uccisero i bambini, prima sgozzandoli, poi appendendoli agli alberi; secondo quanto riferito, un bambino ucciso in questo modo aveva due anni. Dopo aver ucciso l’intera popolazione, i soldati diedero fuoco agli edifici.I soldati quella notte rimasero a El Mozote ma, il giorno dopo, si recarono nel villaggio di Los Toriles e compirono un’ulteriore strage. Uomini, donne e bambini sono stati portati via dalle loro case, messi in fila, derubati e fucilati, e le loro case poi sono state date alle fiamme.Morirono 1000 persone tra uomini, donne e bambini.Il villaggio di El Mozote non era in alcun modo collegabile alla guerriglia del Farabundo Martì. Gli abitanti erano di religione cristiana protestante e distanti anni luce dalla ideologia della teologia della Liberazione… e dalla commistione delle comunità cristiane di base con la guerriglia comunista. Ma erano indios e contadini…

La Confessione

A detta dei più anziani abitanti dei borghi della vallata, con una punta di orgoglio, la loro pieve è sempre visibile, anche quando dalla pianura, specialmente nel periodo autunnale, una leggera nebbiolina si spande avvolgendo tutte le case che come un presepe degradano fino al torrente. Si narra che solo una volta in antichità la chiesa fosse inghiottita completamente dalla nebbia e ciò fu il preludio di una terribile pestilenza che spopolò tutto il comprensorio. Vista dall’alto a volte, sembra che sia sospesa nel vuoto perché la nebbia riesce a lambire la parte superiore del bassorilievo che circonda il perimetro, ingoia la piccola scalinata, e si ferma a pelo del lastricato davanti all’ingresso. Nel bar centrale della più grande frazione c’è in proposito una spettacolare gigantografia in bianco e nero che risale ad un inverno degli anni ’50. Oggi ricorre la festa della fine di quell’epidemia e pertanto tutti i borghi che fanno riferimento alla pieve sono in fermento. Anche Camilla decide di visitare la chiesa non tanto motivata da un sentimento di devozione, quanto dai discorsi degli abitanti del luogo scelto come villeggiatura, ormai da tre anni consecutivi.

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Meglio di Wikileaks – Biden e Putin sull’Ucraina

Cosa si sono detti Biden e Putin nel colloquio riservato sulla crisi Ucraina?

Data la riservatezza dei colloqui per ragioni di sicurezza i due leader hanno comunicato in sanfredianino, antica lingua iniziatica fiorentina oramai desueta. La ns redazione è riuscita ad entrare in possesso della trascrizione

C’è Baiden che gli fa a Putin:
B – Bada tettu che te la devi smette di provocà in Ucraina,
P – Provocare icchè? gli fa Putin a Baiden
B – Tutti quei carrarmati …
P – Ma sono a casa mia. Te piuttosto che vieni affà tutte quelle manovre militari della Nato a immi uscio?
B – Bada che se tettuinvadi l’Ucraina e io ti fo le sanzioni
P – Sai che paura
B – E poi te le fa anche l’Europa
P – E io gli taglio iggasse
B – E ammè che me ne frega? e poi voddì che si mettono immaglione… Quelli un possono di’ nnulla, se unnera pennoi erano ancora a fa’ ippasso dell’oca
P – Bono … se unn’era pennoi vorrai di’ … l’armata rossa inddò ttulla metti?
B – Da’ retta palle, e la Guerra fredda chi l’ha vvinta? E vi s’è fatto un bbe’ cculo…
P – Si ma quando vu ll’avete fatta carda vu l’avete sempre persa, come in Corea, ni Vvietnamme e l’Afganistan poi …
B – Ma insomma … noi siam democratici e te no. E ora ti lascio che devo andà a bere cogli amici
P – Se è ppe bbere … ci posso venì anch’io?
B – No, eun ti garberebbero: e c’è Borsonaro …
P – Chi? Quello della candeggina?
B -C’è poco dappiglià peiccculo … E e poi c’è quellartri … , ma unvoglio ffannomi … tutta gente ammodo, bada bene, mica mugichi come te che c’hanno ancora le zolle tra l’unghie
P – Ma che gente frequenti? Certo vavete fatto sempre così: Videla, Pinochet, … tutta gentina ammodo davvero… e meno male che tettusseite iddemocratico.
B – E unnè questa la questione, untenavvè ammale, quelli mi danno retta, mica come te chettussei un cerpicone e chetuvvoi pretende d’esse lo zarre de la grande madre russia
P – Contento tene
B – E poi gnene dico due anche aillimoncino
P – Ti posso di’ ‘na cosa? Attento che te tu ci batti innaso immuso e anche le corna
B – Intanto alle Olimpiadi un ci si va noi avvedelle …
P – Gli fa ‘na sega a cincincin…
B – Eicclima?
P – In culo, Zaira
B – Basta chiacchere, che si fa? ci si rivede?
P – Fammi un fischio
B – Bona buco
P – Bona

Il Baffo Aretino, 8/12/2021

La Variante B

(ovvero la zecca dello Stato)

Un insetto è penetrato
dentro il corpo dello Stato.
Ci ha affondato la testina,
scava con la sua zampina …
E’ una vera sanguisuga,
non si può metterlo in fuga.

Parassita di valori,
tutti quanti li fa fuori:
l’onestà, la trasparenza,
la giustizia, la decenza …
Il Paese ha dissanguato:
è la zecca dello Stato!

Han provato a farlo fuori
per il lodo Mondadori
e per Ruby Rubacuori …
e pareva quasi morto …
poi chissà perché … è risorto!

Come un virus mutante
della zecca è una variante.
La sua specializzazione?
La variante corruzione
e anche quella della tratta
di minori: lui si adatta …

Berlusconi è un trasformista,
un esperto equilibrista.
Prima era un evasore,
ora fa il moderatore
e si candida – sfacciato –
a garante dello Stato.

Lui è un virus straordinario,
è un supermiliardario
pronto ad ogni cambiamento
e a infettare il Parlamento…
Qui ci vuole un bel vaccino;
il rimedio par vicino,

ma si teme la cilecca
dei seguaci della zecca:
i no vax berlusconiani
pronti a battergli le mani.

Sono furbi o son coglioni
i no vax di Berlusconi?
Lor non vogliono guarire,
preferiscono morire
e tenersi la variante
della zecca ripugnante.

Contro la democrazia
scelto han la pandemia …
e l’Italia resta lì
ferma alla variante B!

Anna Maria Guideri, 06-12-2021