I governi, i costi della ricerca, i benefici di salute prodotti, i guadagni. Il Servizio Sanitario che sogniamo
Gino Strada, un sognatore che ha fatto cose concrete, scrive senza mezzi termini che la salute dei cittadini deve essere affidata esclusivamente allo stato, che rappresenta tutti, e si occupa di tutti senza distinzioni di censo; e non messa nelle mani di compagnie private, che hanno fini economico-commerciali.
I desideri di Gino Strada non rispecchiano la situazione in atto in questi tempi. Nel campo della gestione della sanità l’impresa commerciale ha una presenza importante nel nostro paese, che diventa preponderante in gran parte del pianeta. Presenza commerciale che è invece quasi esclusiva, salvo pochi paesi, nel campo della preparazione dei farmaci e dei dispositivi medici. Ed in questo settore le compagnie competono fra di loro, cercando di occupare quanto più spazio possibile, per massimizzare i guadagni. Si chiama “guerra commerciale”, e le vittime, come in tutte le guerre, restano le persone.
Un racconto su “Urania”, di tantissimi anni fa, di cui non ricordo né il titolo né l’autore, era centrato su una guerra spietata, condotta più con metodi terroristici o di tipo mafioso che secondo la prassi di una guerra tradizionale, ma ancor più letale, in cui si affrontavano non più le Nazioni, ormai organizzazioni ininfluenti sui destini del mondo, ma le grandi, onnipotenti compagnie private, con sedi sparse ovunque. Chiamiamole “Big Industry” o “Big Business”. Non mi ricordo in quali anni futuri il racconto fosse collocato, ma, se invece che alla storia pensiamo alla realtà, direi che il processo è già in atto e già abbastanza sviluppato.
Un po’ come il processo di modifica del clima. Già in atto, ma, spero, ancora a tempo a fermarne gli effetti più deleteri. E, uno dei passaggi obbligati per fermare sia la modifica del clima, che la concentrazione del potere verso Big Business è mantenere la conoscenza non subalterna al profitto.
E’ il tema che Gino Strada esplicita senza mezzi termini, e che l’articolo del Nuovo Manifesto tratta, riferendolo alla Sanità, che possiamo considerare come paradigma e come trait d’union tra scienza, tecnologia ed industria. L’articolo amplia il concetto di sanità pubblica, sottolineando che il sistema salute è interconnesso fra tutte le popolazioni del mondo, e non limitabile ai confini nazionali. Si occupa specificamente del caso del mondo di oggi, la pandemia da Covid. Dice Massimo Florio, l’economista intervistato dal Manifesto: “Abbiamo regalato la ricerca pubblica alle imprese» «Le aziende farmaceutiche hanno fatto solo l’ultimo miglio della ricerca, subappaltandolo spesso ad altre società che lavorano su contratto”.
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