Portateceli morti bene, sennò si rizzano

Antico proverbio toscano

commento incredulo a una situazione che appare assurda o a un racconto inverosimile
(da Accademia della crusca, “il vocabolario del Fiorentino contemporaneo”)

Commento a quanto ricevuto oggi da “Sinistra in rete “: il portale riporta l’intervento di Stefano Tenenti del coordinamento USB Ancona, su Cumpanis. vedi il link
https://www.sinistrainrete.info/societa/21212-stefano-tenenti-sui-vaccini-e-sul-green-pass.html
e che bisogna leggere, anche se ormai noto, sennò il mio commento non sa di nulla e non si capisce il titolo. Possibile comunque, che il commento non sappia di nulla.

Non ho un minimo di discernimento, non mi sono neppure accorto di essere un cittadino di seconda classe, o meglio, di esserlo diventato da quest’anno, e non esserlo perché non ho quei previlegi che i pochi, ricchi davvero, hanno. Non porto, ancora, una catenina al collo con l’immagine (sacra) del vaccino, né ho (ancora) il distintivo del Partito Nazionale Vaccinista, però chissà, …, mai dire mai.

Ho visto le manifestazioni dei partigiani della libertà, che, con grande coraggio, oltraggiano e spintonano giornalisti asserviti. Ho visto anche sventolare le loro libere bandiere. Tanta Italia, a sottolineare l’amor patrio, e ho sentito gridare quei sacrosanti, imperituri valori di libertà tramandatoci dai nostri padri e propri della nostra gloriosa stirpe.

Ma, stupidamente, mi ero già fatto iniettare il vaccino. E, con questo, chissà quali altre diavolerie. Perché da allora ho sentito, a dir la verità da un orecchio solo, come delle voci, che mi spingevano a pensare che forse avevo fatto bene. Ho cercato di scacciare questi pensieri, ma le voci continuavano. Allora, per contrastarle, mi son detto: “cerca di avere un po’ di discernimento, trova i documenti e vedrai che tante dittature sono iniziate con una vaccinazione…,”.

Ho guardato su Wikipedia: parole chiave: Dittatura, Vaccinazione. Niente. È proprio vero che su internet non si può contare. Ho sfogliato qua e là Mein Kampf. Niente nemmeno li. Se qualcuno ne trova traccia me lo faccia sapere. Forse però il dottor Albert Heim ha scritto qualcosa… Ho escluso il periodo della prima guerra mondiale. Sono sicuro che non vi furono dittature nate da una vaccinazione; infatti, fortunatamente, per la spagnola nessuno si vaccinò, e la democrazia fu salva. Sul fascismo sono sicuro: Salvemini non ne parla, De Felice nemmeno, nel Mussolini di Scurati non c’è traccia di Hub vaccinali, quei centri di concentramento fioriti invece in quest’epoca fosca. E anche nella caduta del Frente Popular non ho trovato traccia di vaccinazioni forzate e istituzione di lasciapassare sanitari. E anche in quell’altro tragico 11 settembre, quello del 1973, non ho trovato riferimenti alle vaccinazioni coatte. Ho trovato però una sorprendente assonanza tra il nome delle fazioni dei gruppi pro Pinochet, “patria e libertà”, e le parole che risuonano oggi tra le fila dei combattenti nostrani

Niente nemmeno negli altri regimi autoritari, dalla Russia Sovietica alla Cina Maoista e la Corea. E neppure il nuovissimo governo dei Taleban sembra essere nato in conseguenza di vaccinazioni forzate. È anche vero che c’è sempre una prima volta.

E così ho ceduto, e mi sono fatto anche la dose di richiamo.
Da allora sento le voci anche dall’altro orecchio. La diavoleria funziona. Le voci ora dicono che le origini dei disordini popolari, delle repressioni e controrivolte che seguono, hanno sempre origine da esasperazione sociale. Di cui è sempre opportuno tenere conto, ma che intellettuali riconosciuti di gran livello non dovrebbero fomentare. Poi le voci mi fanno ridere, e mi dicono che è come la storia di quello che in chiesa, nel periodo delle quarant’ore, toccava il c… a una signora, che, risentita gli disse: oh!, ma icché fa? E al suo impacciato dire: mi scusi sa son le quarantore … rispondeva lapidaria: ma icché c’entra il c. con le quarantore? L’ultima cosa che mi hanno detto è che qualche volta anche i migliori pisciano fuori dal vaso.

Enrico Tendi, 24-09-2021