RENZI E CALENDA. IDILLIO PASTORALE

Dialogo tra un venditore di pentole toscano e un amministratore di condominio romano, in aperta campagna.
(La crudezza dei termini è necessaria al bozzetto realistico campestre).

David Riondino da Facebook 9 agosto 2022

Andava a vender pentole al mercato
Un giorno Renzi con il suo somaro,
Ed incontrò Calenda, incamminato
col suo costume da peracottaro.
(Calenda, Enrico nello sceneggiato
Cuore di Comencini, che ha turbato
Milioni di fanciulli brutti e belli,
Col maestro che fu Johnny Dorelli.)

“O icche tu fai laggiù con quella lisca
lunga, che ti trastulla come vòle,
Impegolato dentro quella bisca
Di finocchiacci e di madonne sole?
Vieni con me, di modo che sortisca
Un gruzzolo per noi, finché si pòle,
Che ognun per se resta un povero stronzo,
ma insieme siamo corazza di bronzo. “

“Me disturbi ner mentre che m’abbronzo,
Ma però ce penzavo da parecchio,
E stai a mette ronzo sovra ronzo
Ficcandomi la purce nell’orecchio.
Qui stavo a fà la figura del gonzo:
Diamoje un carcio e buonanotte ar secchio!
Chi ha avuto ha avuto, e chi ha dato ha dato:
Mettemoce alle spalle quer passato.”

“I’ssimbolo ce l’ho depositato,
Le firme non le devi raccattare:
Mettici quattro amici e tuo cognato
E quattro stracci per rimpannucciare:
Io porto la Maria, son condannato,
sennò la mi potrebbe strangolare:
Le propagande sono preparate,
L’agenda Draghi ed altre due minchiate. “

“Porca pupazza, proprio a mezza estate
Che traslocavo sulla barca a Ponza!
Germini e la Carfagna le ho invitate
A strafogasse de facioli e lonza!
Una pare la strega delle fate,
E quell’antra la monaca di Monza:
A ripensacce già peggio me sento:
Vederle tutti i giorni in parlamento.“

“Quando ci arrivi, passa lo sgomento.
I patti siano chiari tra di noi:
Mettiamo insieme queste vele al vento
E poi ognuno per i fatti suoi.
Io vado all’arrembaggio al bastimento
Del gran pappone e dei votanti suoi,
E finché campa mi ci metto al piede:
Poi quando schianta ne sarò l’erede. “

“Quanno facevo Enrico, ci hai da crede,
Ero già tanto fijo de mignotta:
Ma quanto a te la fama te precede,
Anche in Arabia er sole nun te scotta.
Me diceva Dorelli de avé fede:
“Pari quello del libro, e nun c’è lotta:
E come insegna il libro, un deficiente
Può solo far da classe dirigente “

E se ne andarono serenamente
Insieme, gorgogliando, alla ventura:
Armati di una spocchia inconsistente
Ma genuina, seconda natura.
Rappresentano in fondo tanta gente
Che borbottando passa, e si pastura:
E la mano di Dio veglia e protegge
Questo dolente amareggiato gregge.

David Riondino 9 agosto 2022 su fb

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *